Frattura del Malleolo

Frattura del malleolo: sintomi, cause, diagnosi, terapia, riabilitazione
Molti di voi, probabilmente, non conoscono il termine ‘frattura del malleolo’: in realtà, si tratta di una lesione piuttosto diffusa, si riferisce alla rottura della prominenza ossea interna o esterna della caviglia.
E’ il classico infortunio riportato a seguito di una caduta ‘infelice’, quando si atterra con forza o in modo violento sulle caviglie.
Si spera in una semplice distorsione ma può succedere che il malleolo si fratturi e si rompa, avvengano delle microfratture o un’ infrazione. Il trauma può causare fratture di vario tipo che richiedono trattamenti differenti.
In alcuni casi, si ricorre al gesso o all’intervento chirurgico, ma è fondamentale ricorrere sempre a trattamenti di fisioterapia e riabilitazione finalizzati al buon recupero funzionale dell’articolazione ed al potenziamento muscolare.
Questo approfondimento comprende la descrizione di frattura del malleolo tibiale, frattura malleolo peroneale e posteriore, sintomi, cause, tipologie di frattura, diagnosi, terapia, riabilitazione e trattamenti di fisioterapia più efficaci e risolutivi.
Le domande più frequenti riguardano i tempi di recupero, la prognosi, quanti giorni sono previsti per il gesso, dopo quanto si cammina (una volta tolto il gesso) ed altro ancora.
Siamo pronti a rispondere a queste ed altre domande sul malleolo rotto.
Cenni di anatomia: che cos’è il malleolo?
La caviglia(tibio-tarsica) si può definire un’articolazione ‘a cerniera’ che consente di ruotare il piede su un solo piano con movimenti di dorsiflessione (verso l’alto) e flessione plantare (verso il basso).
L’articolazione è formata dalle ossa tibia, perone, astragalo (o talo) e spessi legamenti che assicurano stabilità.
Il malleolo è una prominenza ossea visibile sia sul lato esterno sia su quello interno di entrambe le caviglie.
Quello presente internamente prende il nome di malleolo tibiale o mediale (appartenente alla tibia), mentre quello esterno della caviglia è il malleolo peroneale o laterale (costituisce il perone).
Esiste anche un terzo malleolo, detto posteriore, una protuberanza situata nella parte posteriore della tibia: anch’esso può essere coinvolto in una frattura.
I malleoli mediali e laterali sono anche la sede di legamenti fondamentali le cui funzioni garantiscono stabilità all’articolazione della caviglia.
Video dell anatomia della Tibia e del Perone
Tipi di frattura caviglia
In base alla posizione dei frammenti ossei, la frattura del malleolo può essere:
– Composta se i frammenti ossei non subiscono spostamenti, non si distaccano dall’osso (che mantiene, quindi, il suo corretto allineamento): in tal caso, sarà sufficiente un trattamento conservativo;
– Scomposta se i frammenti ossei, a causa del trauma della frattura (con violente rotazioni esterne o interne del piede), si spostano ritrovandosi in una posizione anomala rispetto alla normale sede anatomica: in tal caso, si possono verificare rotture dei legamenti o della capsula articolare.
Quando il trauma della frattura scomposta è violento a tal punto che i tronconi scomposti tranciano tessuti e cute fuoriuscendo, ci troviamo di fronte ad una frattura esposta.
Sono tre le tipologie di frattura del malleolo se, invece, si considera il numero di malleoli coinvolti:
– monomalleolare che interessa un solo malleolo: tibiale (interno o mediale), peroneale (laterale, esterno) o posteriore (della tibia);
– bimalleolare che coinvolge sia il malleolo laterale sia quello mediale e può portare alla lussazione del piede;
– trimalleolare che interessa tutti e tre i suddetti malleoli e che, spesso, è associata anche a lussazioni del piede.
La frattura più frequente e meno grave è quella monomalleolare mentre le fratture bi e trimalleolari causano una maggiore instabilità articolare oltre ad essere, talvolta, responsabili di lesioni o stiramenti dei legamenti relativi all’articolazione della caviglia.
Sintomi
La rottura dei malleoli comporta diversi sintomi:
– Forte dolore;
– Gonfiore;
– Possibile ematoma a causa della lesione dei tessuti, dei vasi sanguigni e dell’infiammazione conseguente al trauma;
– Difficoltà a stare in piedi oppure a camminare;
– Deformità articolari (evidente soprattutto nella frattura scomposta);
– Difficoltà nel compiere movimenti dell’articolazione della caviglia.
Cause

Nei soggetti giovani e negli adulti la frattura del malleolo può verificarsi a causa di:
– distorsioni della caviglia a seguito di traumi sportivi;
– Urti violenti subiti a seguito di un incidente stradale o cadute accidentali.
Nei soggetti anziani le cause, solitamente, sono dovute a semplici cadute che si trasformano in traumi per:
– Maggiore fragilità ossea;
– Osteoporosi;
– Osteopenia.
Indipendentemente dall’età e dal tipo di trauma, l’osso può risultare più debole e facilmente soggetto a frattura anche per altri fattori come tumori ossei o infezioni ossee (osteomielite).
Complicanze
Una frattura del malleolo può portare a complicazioni e rappresentare un fattore di rischio per lo sviluppo di:
– Artrosi della caviglia, soprattutto a seguito di fratture complesse che non vengono trattate in modo adeguato;
– Infezioni, specie in caso di frattura esposta in quanto cute e tessuti sottostanti risultano più soggetti agli agenti patogeni ambientali;
– Lesioni muscolari, soprattutto in caso di forti traumi e frattura scomposta, in quanto i monconi ossei possono danneggiare le fibre muscolari;
– Deformità scheletriche che rischiano di trasformarsi in permanenti se, in caso di frattura scomposta, il malleolo non viene riportato nella sua normale sede anatomica.
Diagnosi

La frattura malleolare viene diagnosticata sulla base di:
– Anamnesi, corrispondente alla storia clinica del paziente, sintomi riportati ed eventuali fattori di rischio;
– Esame obiettivo della condizione della caviglia, del movimento articolare, di eventuali ematomi e deformità;
– Radiografia per verificare la presenza e le caratteristiche della frattura;
– TAC in grado di evidenziare fratture piccole e composte difficilmente visibili nella radiografia;
– Risonanza Magnetica Nucleare in grado di mostrare le condizioni di tessuti molli peri-articolari (ad esempio, legamenti e tendini).
Cura e trattamenti: tutore, gesso, intervento chirurgico
Cure e trattamenti variano a seconda del tipo e della gravità della frattura o del numero di malleoli coinvolti: nei casi lievi, sarà sufficiente ricorrere al gesso, in quelli più gravi sarà necessario l’intervento chirurgico.
In caso di frattura del malleolo composta (o appena scomposta), lieve e monomalleolare con caviglia stabile, si procederà con un trattamento conservativo: la frattura, mentre guarisce, andrà protetta utilizzando un tutore o gesso corto per evitare stress ed immobilizzare l’articolazione compromessa.
Il medico ortopedico consiglia quasi sempre un tutore bivalva indicato soprattutto nella fasi di riabilitazione e/o post gesso.
In tal caso, la magnetoterapia alla caviglia può rivelarsi utile per ridurre i tempi di guarigione.
Una volta trascorso il tempo indicato dal medico, bisognerà ripetere la radiografia per assicurarsi che i frammenti ossei non si siano spostati.
Generalmente, la prognosi sarà di 40/50 giorni per camminare senza l’uso delle stampelle e di 3 mesi circa per tornare progressivamente a praticare attività sportiva.
Una frattura scomposta (bimalleolare o trimalleolare) con caviglia instabile può essere trattata e risolta soltanto con un intervento chirurgico.
Durante l’operazione, la frattura viene ridotta tramite allineamento corretto dei frammenti ossei ed unione degli stessi alla superficie esterna dell’osso utilizzando viti, placche e fili metallici.
Al termine dell’intervento, riposo ed immobilizzazione della caviglia operata sono d’obbligo e dovrebbero durare tra le 6 e le 8 settimane.
Di solito, dopo un anno, una volta verificata l’avvenuta guarigione eseguendo nuove radiografie, viti e placche vengono rimosse attraverso un semplice intervento.
Frattura del malleolo: fisioterapia e riabilitazione

Indipendentemente dal fatto che la frattura del malleolo sia composta o scomposta, la fisioterapia è un passaggio determinante per la completa guarigione e per evitare complicanze.
Trattamenti mirati di fisioterapia servono per rinforzare il polpaccio, ridurre il dolore alla caviglia, ripristinare la corretta funzionalità dell’articolazione, recuperare perfettamente la forza muscolare, l’ampiezza del movimento, l’equilibrio, la stabilità, la corretta postura.
Per verificare la postura e prevenire l’insorgere di problematiche legate ad una postura sbagliata, è importante ricorrere all’esame Baropodometrico computerizzato.
I vari esercizi riabilitativi indicati per il trattamento, molti simili a quelli eseguiti per la distorsione della caviglia, consentono di ridurre notevolmente i tempi di recupero.
Gli esercizi in questione rientrano nelle seguenti categorie:
– Mobilizzazione passiva;
– Mobilizzazione attiva;
– Potenziamento muscolare.
La riabilitazione può essere iniziata subito dopo l’intervento chirurgico mentre, in caso di gesso, bisognerà attendere 30/40 giorni.
Trattamenti di fisioterapia da preferire per intervenire in modo efficace per il recupero da una frattura del malleolo sono:
– Tecarterapia che, sfruttando l’energia interna del corpo, favorisce la riparazione dei tessuti danneggiati in seguito ad un trauma, riducendo dolore, infiammazione e gonfiore rilassando i muscoli contratti;
– Terapia manuale eseguita dal Fisioterapista;
– Metodo Mezieres (rieducazione posturale totale);
– Magnetoterapia per accelerare il processo di consolidamento del callo osseo(disponibile e consigliato il noleggio per eseguirle per più ore e più volte al giorno).
Infine in caso di ritardo di consolidamento osseo si può optare per la terapia d’urto che consente la formazione di nuovi vasi sanguigni nella zona di applicazione e quindi formazione di nuovo callo osseo.
Video di alcuni esercizi utili per riabilitare una frattura malleolare
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Massofisioterapista specializzato in terapia fisica strumentale, nel trattamento delle sindromi dolorose e in rieducazione posturale Mezieres. Iscritto all’Ordine TSRM delle Professioni Sanitarie

Giovanna
Buongiorno, sono caduta l’agosto scorso ma non c’era rottura. Da allora però mi fa sempre male la caviglia da ambo le parti,posso camminare benissimo ma se accenno a correre sento dolore. Sono senza speranza ?no rotture no ematomi solo un po’ di gonfiore.
Roberto Franzese
bisogna fare una valutazione fisiatrica per comprendere la causa del problema e curarlo
Stefano Rappa
Buongiorno mi sono procurato una frattura composta al malleolo peronale e ora mi hanno fatto mettere un tutore ma posso solo sapere come e quando va messo?? Posso utilizzarlo da sdraiato ??!
Aspetto vostre notizie.
Saluti.
Roberto Franzese
buongiorno purtroppo non posso aiutarla il medico che la sta seguendo le deve dare indicazioni in tal senso saluti
angelo
salve ad ottobre ho avuto un brutto incidente stradale portando varie ferite ke nn vi sto a raccontare tra cui frattura del malleolo peronale …quello ke mi domando sn passati ormai quasi 7 mesi e possibile ke mi fa ancora male….e cammino sempre zoppicando?? ci tengo a precisare ho fatto 40 terapie con la fisioterapista grazie a chi mi risponderà
Roberto Franzese
il dolore persiste per diverso tempo talvolta. Bisogna valutare la mobilità articolare e la deambulazione.
Giovanna
Buongiorno due mesi fa ho riportato una frattura al malleolo sx, sono passati quasi 3 mesi, ovviamente già faccio fisioterapie, però volevo sapere se è normale che fa male quando cammino, e se gonfia un po’
Roberto Franzese
si può essere normale il gonfiore e anche il dolore.
Vany 84
Salve.. Mia figlia di 9 anni il 14 aprile saltato sui tappeti elastici si è procurata una microfrattura al malleolo… Ha tenuto il gesso fino al 13 maggio… Deve mettere un tutore.. Ma nel camminare gli fa male la parte sotto del tallone.. Sa spiegarmi il motivo e come posso aiutarla..? Grazie
Roberto Franzese
si rivolga al medico ortopedico che la sta seguendo. Il dolore è normale e deve recarsi presso un fisioterapista per la riabilitazione
Adriano
Buonasera
Il 19 maggio ho subito una frattura scomposta del malleolo tibiale, con conseguente intervento il giorno 23 dello stesso mese.
Ad oggi, 13 giugno ho lasciato la valva gessale per un tutore Walker, tra quanto tempo potrò tornare in moto accelerando al massimo la riabilitazione?
Roberto Franzese
salve credo che un mese di riabilitazione dovrebbe essere sufficiente per recuperare. Deve capire se la consolidazione ossea è in buona stato, valutare gonfiore e forza oltre che ripristino della completa mobilità articolare.Cordialmente
Lino
Salve,vorrei sapere dopo.quanto tempo ripotró guidare dopo una frattura bimalleolare scomposta tibua e perone caviglia sinistra?Mi sono infortunato al lavoro andando a schiacciare la caviglia sinistra sotto la ruota sinistra posteriore del muletto.Giorno infortunio 11 Giugno 2019 operato il 15 Giugno 2019.Non mi hanno fatto mettere il gesso ma un tutore.Mi hanno messo una placca e 9 viti e fili metallici.26 punti totali.Ora sto facendo riabilitazione,ma vorrei sapere da Voi quando potró incominciare a camminare piano piano?Appoggiare tutto il peso e a poter guidare?L’ortopedico mi ha detto che ogni giorno posso mettere un peso massimo di 10 kg sopra alla bilancia ogni giorno.In attesa di una vostra risposta Vi porgo i miei cordiali saluti.
Roberto Franzese
salve potrà iniziare a caricare in base alle indicazioni del medico. In genere comunque vi è carico parziale a distanza di 40 giorni. Almeno due mesi di riabilitazione
Gregorio
Salve mi sono fratturato il malleolo giorno 8 agosto e il 9 il medico mi ha fasciato dicendo che per il 4 settembre starei stato bene vorrei sapere da voi quanto tempo di riabilitazione dovrò fare prima di tornare a giocare a calcio
Roberto Franzese
In genere si effettuano almeno venti sedute di riabilitazione comprensiva di rinforzo muscolare, stabilizzazione articolare e rieducazione propriocettiva e al passo
Diana villegas
Buonasera è normale dopo 2 giorni del’intervento maleolo sentire le dita gonfie? In generale formicolio su tutto il piede? Sensazioni diverse sento sul piede sono preoccupata, nervosa Grazie
Roberto Franzese
è normale stia tranquilla.
Antonella
Buonasera,
Ho subito un intervento per una micro frattura scomposta lunedì 16/09/2019.
Mi hanno dato una prognosi di 30 giorni.
Ho avuto per la prima volta un incarico annuale a cui non posso rinunciare.
Come posso fare per accelerare la guarigione e camminare entro il 01/10/2019?
Vi prego aiutatemi, sono disperata.
Roberto Franzese
purtroppo non può camminare rischia di non consolidare bene la frattura. Può accelerare la guarigione noleggio un apparecchio di magnetoterapia che consente un accelerazione della formazione di callo osseo
Angela Rossi
Sono stata operata un 1 anno fa per una frattura trimalleolare alla caviglia dopo 40 gg di gesso e riabilitazione eseguo esercizi tutti i giorni ma sento la caviglia ancora molto legata e rigida anche se l ortopedico dice che ho recuperato il movimento quasi al 100x 100 dopo una valutazione radiografia a gennaio 202o dovrei decidere per togliere placca e viti .nel frattempo tavoletta esercizi e camminare sulla spiaggia a piedi nudi ?? Potrei fare anche altre terapie …grazie
Roberto Franzese
probabilmente togliendo placca e viti la mobilità sarà recuperata totalmente e la rigidità diminuirà ulteriormente. Continui con esercizi propriocettivi e rinforzo muscolare. Saluti
Grazia
Ma è vero che il piede comunque rimane sempre un po’ più gonfio dell’altro dopo una frattura al malleolo peronale?
Io ho avuto una frattura composta al malleolo peronale destro il 13 settembre in ospedale me l’hanno ingessato gonfio e ho rischiato tantissimo ancora sono col tutore
Roberto Franzese
dipende. Se la riabilitazione sarà eseguita correttamente e precocemente il gonfiore non sarà più presente.
Luciana
Buona sera il 10 settembre sono caduta dalla scala e ho avuto frattura plurilineare pluriframmentaria del calcagno sx ho portata doccia e gesso in totale 40 giorni. Dopo aver tolto il gesso il 21 ottobre dovevo iniziare a fare fisioterapia ma purtroppo per impossibilità nn sono riuscita a farla tutti i giorni ad ora solo 4 sedute a questo punto vorrei sapere cosa mi comporta nn fare la fisioterapia tutti i giorni? Continuo ancora ad avere gonfiore e dolore partendo dalla caviglia per quanto tempo sarà così e quando potrò tornare a camminare? Grazie a chi potrà aiutarmi
Roberto Franzese
salve la fisioterapia è fondamentale dopo un immobilizzazione. Non farla significa non recuperare la mobilità, il tono muscolare, la stabilità e la propriocezione. I tempi sono all’incirca di due mesi post gesso. Il gonfiore talvolta rimane nonostante passino anni dal trauma. Camminare verrà subito dopo aver fatto almeno 20 sedute di riabilitazione.
Adele
Buona sera , il 25 settembre 2019 sono caduta e ho avuto una frattura scomposta al malleolo. Sono stata operata il 30 settembre .. ho la placca più 7 viti . Hanno messo il gesso e me l’hanno tolto il 30 di ottobre. L’ortopedico mi ha detto di far passare 15 giorni e iniziare ad appoggiare il tallone e camminare, mi ha anche detto che non avevo bisogno di terapia. Io ho fatto passare 10 giorni e ho iniziato a camminare , camminare solo col tallone faceva male allora ho provato ad appoggiarlo tutto ed è andata un po’ meglio.. camminavo zoppicando. Ieri ho passato tutta la giornata camminando senza stampelle.. Oggi , ho provato a camminarci ma non riesco , lo sento come fosse bloccato. Cosa mi consiglia di fare? Grazie in anticipo
Roberto Franzese
deve fare riabilitazione.
Aliria
Buongiorno, ho avuto frattura trimalleolare tibio tarsiale il 23 agosto 2018.. dopo vari tipi di tutore sono passata a fare fisioterapia x 50 sedute.. però non ho mai recuperato la piena mobilità e frequentemente ho forti dolori che mi costringono a prendere farmaci.
Ho placche e viti che non mi hanno tolto perché non sarebbe cambiato nulla? Volevo un parere se la situazione migliorerà o dovrò tenere a vita questo gravoso problema
Cordiali saluti
Roberto Franzese
probabile che la situazione migliorerà togliendo placche e viti
Nadia Biuso
Buonasera, il 25 Maggio mi sono procurata una frattura scomposta al malleolo peroneale. 3 giorni dopo il chirurgo ha inserito placca e 8 viti e una doccia gessata tenuta per 30 giorni.
Un mese e 10 giorni dopo l’intervento inizio la fisioterapia tutti i giorni.
Ad oggi sono 6 sedute.
Già dal 3 giorno il fisioterapista mi fa fare esercizi che mi fanno caricare tutto il peso sulla gamba da riabilitare. Il dolore c è, anche se sopportabile e vorrei chiederle se non fosse troppo presto.
Uso entrambe le stampelle, secondo lei quando potrò lasciarle? Pensa che il callo osseo si sia già formato? Ho 36 anni e peso 44 kg. Dicono che sia importante il peso e l’età. Grazie in anticipo, cari saluti
Roberto Franzese
salve purtroppo no conoscendo la sua storia e non avendo visto ne radiografie ne prescrizione medica non posso rispondere a nessuna delle domande mi spiace saluti
Carla marchese
Buona sera ho avuto frattura malleolo tibiale ,2o giorni gesso 20 tutore 9 sedute ultrasuoni e tens 11 sedute Tecar sono giunta a 90 giorni ,ancora non cammino bene Zoppico e ho dolore devo camminare o no ? devo continuare con la Tecar ? Posso usare là siglet?
Grazie non so più che fare
Roberto Franzese
deve fare riabilitazione motoria, stretching, rieducazione propriocettiva e rieducazione al passo. Le terapie che ha eseguito servono per limitare il dolore non a riabilitare l’arto.
cordialmente
Massimo
Buongiorno, 2 anni fa circa mi sono lussato la caviglia con frattura del malleolo peroneale esterno, intervento con applicazione di placca, poi fisioterapia ecc.
Premesso che anche se la mobilità del piede non è proprio come prima, soprattutto quando vado a chiudere l’angolo fra collo del piede e tibia, riesco a fare praticamente tutto, anche a correre senza problemi, ho notato però da un paio di mesi che il piede fratturato è visibilmente un po’ piu piccolo dell’altro, Da cosa è dipeso? E’ possibile porvi rimedio con esercizi specifici o altro? Ultima domanda: la placca che non mi da fastidio, va tolta in ogni caso, oppure no? Su questo ci sono parereri contrastanti.
Grazie per la gradita risposta.
Massimo
Roberto Franzese
se la placca non da dolore ne limitazione di mobilità può tenerla. Per quanto riguarda il piede visibilmente più piccolo probabilmente vi è un calo del tono muscolare dell’arto. Per questo può rimediare con esercizi di rinforzo e potenziamento seguito da fisioterapista e personal trainer
cordialmente
Cristina Foti
Salve io volevo un informazione il 31 agosto sono scivolata fratturandomi il malleolo peronale e malleolo posteriore la frattura era lievemente scomposta e anno optato per il gesso poi il 16 settembre mi anno fatto mettere un tutore perché non riuscivo a sopportare il gesso …la mia domanda è la seguente …all’inizio non nulla di particola ma da 2 sere a questa parte sento bruciore al piede senza che lui sia caldo prendo una tac pirina e mi passa posso sapere se mi devo preoccuparmi grazie..
Roberto Franzese
non deve preoccuparsi è normale avere dolore, bruciore, gonfiore. SI affidi ai medici e successivamente segue scrupolosamente un percorso riabilitativo
Giovanni
Buonasera
Il 20/11 ho subito la frattura distale composta del malleolo peroneale dx, applicata fasciatura elastica ed in data 23/11 doccia gessata, in data 22/12 rimuovo il gesso ma l’ortopedico del nosocomio nonostante le mie insistenze non mi prescrive fisioterapia sostenendo che debba semplicemente alzarmi e camminare come un moderno Lazzaro..a distanza di 10 gg la caviglia è gonfia e nn riesco a caricare più del 10% del mio peso sul piede offeso. È un normale decorso? Grazie
Roberto Franzese
no si rivolga ad un Fisiatra per poi seguire un percorso di fisioterapia e riabilitazione.
Lorenzo
Buonasera,
sono un ragazzo di 33 anni. Il 22 maggio sono caduto con la moto e ho riportato una frattura bimalleolare scomposta con interessamento di legamenti (se non ricordo male il deltoideo) alla caviglia destra. Il 25 maggio mi operano, sintesi tramite placca e 8 viti sul perone e ricostruzione/sistemazione del legamento (la frattura al malleolo tibiale non era scomposta) . Gesso per un mese, tutore, fisioterapia per tutto il mese di luglio in un centro specializzato.
Tutto Agosto al mare a fare mobilità in acqua con pinne, camminate sulla sabbia e le prime e leggere partitelle a Beachvolley (premetto che lo pratico a livello agonistico),. A settembre continuo gli esercizi a casa per recupero di movimentazione articolare, potenziamento muscolare, potenziamento propriocettivo e torno verso fine mese sui campi ad allenarmi ma comunque dolorante e claudicante, soprattutto nella seconda metà dell’allenamento, gonfiori (ghiaccio sempre post allenamento) e rigidità. Oggi sono 9 mesi quasi e diciamo che la mobilità l’ho ripresa in gran parte ma non completamente, me la sento ancora rigida quando tento di eseguire quei movimenti e rotazioni ad ampio grado (forse perché ho ancora la placca, non so) ma alla fine riesco a fare un pò tutto. La cosa che mi preoccupa di più è che ancora ho dolore, anche fitte nella parte esterna della caviglia quando mi metto sulla punta (quando faccio i polpacci per esempio) e quando salto in fase ti attacco (parlo nel beachvolley) e dolori meno preoccupanti nella parte laterale esterna/pianta a metà del piede quando lo ruoto all’interno. Ovviamente, soprattutto il primo dolore descritto, non mi permette di tornare a giocare come prima della frattura, non ho più fatto tornei perché non sono assolutamente competitivo in questa condizione. Pensavo di stare bene, senza dolori dopo 9 mesi di tanto impegno e tanti esercizi. Cosa e dove ho/sto sbagliando? tornerò a smettere di sentire dolore? Consigli?
Grazie in anticipo.
Roberto Franzese
deve valutare la rimozione di placca e viti.
Roberta
Salve ho rotto il malleolo perineale ,frattura composta, e mi hanno ingessata per 30 gg. Sono al settimo giorno e pur tenendo la gamba sempre in alto sento la caviglia molto gonfia, il gesso non è stretto è proprio il gonfiore che persiste molte ore della giornata. È normale? Faccio eparina.
Grazie
Roberto Franzese
è normale stia serena. una volta tolto il gesso dovrà seguire un percorso riabilitativo. saluti
Antonella
Salve, 14 gg fa ho avuto una brutta storta ( 6 marzo) alla caviglia sx e i raggi hanno evidenziato ” lieve linea di frattura del malleolo perineale” quindi gesso per 20 giorni. Ho 2 domande: solo 20 giorni e non 1 mese perché sono passati già 14 gg senza gesso ( sono andata non subito a fare rx) oppure perché 20 gg sono sufficienti?….e….siccome potevo mettere anche un tutore posso togliere il gesso tra 1 settimana e usare il tutore? Questo perché non sopporto il gesso. Se sapevo mettevo subito il tutore perché la frattura è leggera…
Grazie
Roberto Franzese
non prenda iniziative. se il medico ritiene che deve avere il gessi per 20 giorni segua le indicazioni scrupolosamente. saluti
Bruna
Sono caduta cinque giorni fa e ho frattura malleolo peroneale sinistro lievemente scomposta, hanno fatto gambaletto gessato e controllo fra sette giorni per valutare se necessario o meno intervento. È normale questo? Dopo trenta giorni di gesso (se non necessario intervento) mi hanno consigliato un tutore , sarò in grado di camminare per la seconda settimana di settembre secondo lei, dovrei andare al mare , secondo lei è indicato?
La ringrazio
Roberto Franzese
deve seguire il medico ortopedico. andare al mare non è indicato nella sua condizione attuale
Annarisa
Salve,,questi giorni scorsi,sono caduta riportando una microfrattura parcellare dellapice del malleolo parenterale…..ora ho la gamba ferma con il tutore..e trz dieci giorni dovrò fare di nuovo visita di controllo……vorrei chiedere e normale sentire molto dolore al piede…. e ginocchio…..e la gamba deve stare ferma ho posso camminare senza caricarla grazie
Roberto Franzese
deve stare ferma a riposo almeno 20 giorni e il dolore è piuttosto normale. le consiglio di noleggiare una magnetoterapia cemp per accelerare processo di guarigione della frattura
Pamela
Salve sono caduta l’8 settembre mi hanno detto dibessermi fratturato il malleolo pereonale e lo spiroide (frattura composta)
Dopo 10 giorni di una fasciatura con doccia il dottore ha deciso di farmi gesso …. Mabio ho rifiutato x motivi di attacchi di ansia . cosi il dottore mi ha fatto indossare un tutore ma io lo metto poco perche nn.lo sopporto …peri’ nn mi muovo sto sempre sul divano con gambavalzata ….ma ora da qualche giorno sempre con ilntutore facciobqualche passo ma sento. Un po” di dolore e gonfiore devonpreiccuparmi? Grazie
Roberto Franzese
no è tutto normale tranquilla
Domnita
Buongiorno, io sono caduta il 3 dicembre 2020,mi hanno operata perché avevo una rottura di malleolo peroneale scomposta dx, mi hanno messo placca e viti, dopo 5 mesi ho ricominciato a lavorare, ma non potevo camminare veloce, correre era diventato un sogno….piagare le ginocchia per legare i lacci…molto difficile. Quindi da maggio l’anno scorso fino adesso a maggio, ero già 5 volte in malattia a causa dei dolori molto forti, ma anche zoppicavo. ad ottobre sono arrivata in pronto soccorso del dolore…mi hanno messo in lista per la rimozione della placca e viti, ma a causa del covid19 non mi hanno fatto, poi avanti di me erano altri con precedenza …poi sono andata in privato, e mi hanno messo subito in lista, il giorno 9 giugno mi hanno operato. vorrei sapere se è normale avere dolori quando camino, sto usando ancora le stampelle, e ancora gonfia la caviglia… devo fare fisioterapia? Aspetto una risposta e un vostro consiglio
Grazie mille
Roberto Franzese
deve fare fisioterapia. gonfiore e dolore normale.
Chiara chiaraselmi58@mail.com
Buongiorno ,sono caduta il 18 ottobre ho avuto frattura bimalleolare scomposta e mi hanno operata dopo 13gg perché s formavano vesciche sulla pelle del piede. Fatto intervento messo placca e viti più tre fili di trazione ora gesso fino al 30 novembre. Ho 63 anni e osteoporosi.devo stare a letto senza caricare assolutamente fino al 30 novembre. Sono un po’ preoccupata per decorso e riabilitazione mi può dire cosa mi aspetta ecosa è meglio fare . GRAZIE Chiara58
Roberto Franzese
salve sicuramente magnetoterapia per accelerare processo di formazione callo osseo. poi si affida un fisiatra per un piano terapeutico riabilitativo
Daniela Cioeta
Buongiorno, il giorno 8 ottobre ho rotto l’apice del malleolo. Gesso per 30 gg, eparina, riposo con gamba sollevata. Poi tutore, canadesi, eparina, fisiokinesiterapia e magnetoterapia. Dovrò iniziare a caricare leggermente ma ho ancora dolore e gonfiore, il piede è rosso. Rientra nella norma? Quanto tempo ci vorrà ancora? Grazie
Roberto Franzese
tre mesi almeno dal trauma ci vogliono per riprendersi bene
Anna murgia
Buongiorno ,sono caduta lunedì 21 ,mi sono Fratura del malleolo ,dovrei andare il 3 dicembre per un controllo, vorrei sapere quanto dovrei tempo dovrei portare il gesso
Roberto Franzese
almeno 20 giorni
Gianfranco
Salve ho avuto una frattura scomposta del perone, e una composta al malleolo peroneale trattate con operazione di osteosintesi con filo di krishner, queste fratture le ho avute in seguito a una distorsione che mi ha causato anche disomogeneità ai compartimenti legamentosi laterali della caviglia, e impegno reattivo sinoviale nel seno del tarso e versamenti, infortunio avvenuto 28 settembre, operazione 2 ottobre rimozione filo 2 novembre dopo 1mese e mezzo di fisioterapia ho incominciato a caricare e a camminare anche se con zoppia, non supero il lunge test e ho un deficit in dorsiflessione sento un blocco dove é presente l’estensore dell’alluce e nella porzione astragalica, a volte sento come se il piede andasse a scivolare da sopra il pavimento come se tendesse a scappare, non riesco a camminare sui talloni, non riesco nemmeno a distribuire un peso equo su entrambe le gambe sovraccarico sempre di più quella non infortunata e sento dolore quando cerco di portare il ginocchio in avanti nella porzione del malleolo peroneale dove ci sono queste disomogeneità lesioni di secondo grado che l’ortopedico definisce infiammazioni. Nonostante gli ortopedici mi hanno detto che a livello osseo é tutto apposto ho ancora questi deficit riuscirò a camminare senza problemi spingendo ancora a secco con la fisioterapia? Vincendo questi blocchi anteriori, questo deficit di dorsiflessione, questa tensione sul tendine di achille che dalla risonanza non é retratto ma sono sempre a fare stretching perché anche stando seduto con i piedi a terra mi tira dietro al tendine, con questi blocchi non rischio un’artrosi post traumatica?
Roberto Franzese
se i medici dicono che è tutto ok stia tranquillo. è solo questione di tempo. continui esercizi di rinforzo e stretching oltre che riabilitazione propriocettiva. nel caso può rivolgersi anche ad un osteopata per valutare i micromovimenti. saluti
Michle
Ho subito un operazione con inserimento di pacca e gessattura a seguito di una frattura del malleolo pereonale è che dopo una settimana noto gonfiore e colore violaceo delle dita, è normale ?
Roberto Franzese
è normale stia tranquillo
Roberto
Buongiorno e perdoni il disturbo.
Ho subito in data 18/12/2021 una frattura trimalleolare scomposta e pluriframmentaria.
Dopo l’intervento (con applicazione di placca e viti) ho iniziato fisioterapia.
A tutt’oggi riesco a deambulare senza stampelle: il controllo radiografico era nella norma ed a breve, su indicazione dell’ortopedico e del fisioterapista, rimuoverò definitivamente l’utilizzo del Walker.
Vorrei per cortesia sapere se dovrò usare per i primi tempi una cavigliera.
Eventualmente quale sarebbe la più corretta?
Grazie e buona giornata.
Roberto Franzese
queste indicazione le darà il medico specialista ortopedico.
Claudio
Buon giorno,
ho avuto una frattura singola malleolo peronale, con leggero distaccamento,
trattato in modo conservativo,
ma alla rimozione dell’ultimo gesso/gambaletto mi e’ stato detto che invece andava operato, e ora probabilmente andro’ incontro ad artrosi etc.
Sto pensando di rivolgermi a un traumatologo privato nella speranza di trovare qualcuno di capace.
Generalmente in questi casi e’ ancora possibile fare qualcosa per risolvere completamente?
E’ comunque meglio iniziare la fisioterapia immediatamente?
Roberto Franzese
sicuramente le conviene iniziare la fisioterapia e rivolgersi ad uno specialista di caviglia
Graziella
Salve. Febbraio 2020 mi sono fratturata il malleolo e a distanza di due anni mi fa ancora male, è normale?
Roberto Franzese
no non è normale. si rivolga ad un fisiatra
Lucia
Ad agosto 2021 mi sono rotta il malleolo in 3 punti, mi hanno operato mettendomi una placca e delle viti. Adesso è aprile 2022 e nonostante io abbi ripreso a camminare, dopo un po’ che cammino mi fa male e questo mi impedisce di lavorare, inoltre la caviglia nella zona bassa della placca è costantemente gonfia. Volevo chiedere se è normale. Dopo la rimozione della placca tornerò a camminare senza problemi? La caviglia mi si sgonfierà? È possibile che resti così per sempre?
Roberto Franzese
gonfiore normale, dolore meno.il gonfiore potrebbe restare tale per sempre o diminuire.
Maria Elena
Buongiorno,
Ho avuto una frattura all’apice del mallei con un legamento rotto e uno lesionato a gennaio.. ad oggi cammino ancora male, la caviglia non è libera, è bloccata, sento delle fitte.. aggiungo anche che non ho mai smesso di fare fisioterapia.. è normale?
C’è chi mi dice che dovrei essere in campo a giocare da un pezzo.. e chi invece che ne avrò ancora per un bel po..
Roberto Franzese
in genere dopo circa 3 mesi si guarisce completamente.
Alex
Buongiorno,
30 gennaio, frattura bimaleolare scomposta, 9 febbraio l’intervento con placca e vite, 5 aprile ho iniziato la fisioterapia ad oggi sono 13 sedute, ho eliminato una stampella, fra 2 settimane ho l’indicazione di togliere anche la seconda, al momento attuale la mia preoccupazione è che la mia caviglia e sempre gonfia dopo la fisioterapia e dopo ogni giorno che sto in piedi più di 4/5 ore…e normale!
La seconda domanda è:
A l’ultima visita la dottoressa di turno mi ha prescritto di fare ogni giorno una iniezione di Clody 200mg, per 20 giorni, più la magnetoterapia, potrei fare solo la magnetoterapia senza le punture? Oppure distribuire queste punture diversamente? Mi sembra troppo esagerato ogni giorno…
Grazie anticipatamente..
Roberto Franzese
gonfiore normale e deve seguire le indicazioni mediche per clody non improvvisare
Antonio
Mi rivolgo a Lei x la eccezionale competenza e concretezza del Suo approccio. Il 5 aprile riporto frattura composta malleolo peroneale sx e micro frattura base V metatarso sx. Ingessato dal 6/4 al 15/5, a rimozione del gesso segue tutore e magnetoterapia notturna x 25 gg, Con mia sorpresa, concessione immediata carico parziale antalgico essendo calcificazione piu che ottimale.. Dal 17/5 faccio fisioterapia e riabilitazione, il mio problema é la paura di caricare x timore che il malleolo si rifratturi. Essendo credo un problema psicologico diffuso può darci indicazioni su come affrontarlo e in quanto pensa tornerò a camminare decentemente? Grazie x tutti i consigli che ci dá, cordialmemte
Roberto Franzese
in genere entro 3 mesi la frattura si consolida completamente. stia tranquillo che non si frattura se non ha un trauma serio
elena
buongiorno, mi hanno appena rimosso il gesso alla caviglia sinistra per frattura pluriframmentaria spiroide, sostanzialmente composta del malleolo peroneale. settimana prossima vedrò il fisiatra ma fino ad allora avrei delle domande: il tutore lo devo tenere sempre? la gamba deve restare sollevata? è ancora necessaria l’eparina? dovrei fare altri test oltre radiografie? ho 22 anni, non sono ne altletica ne forte.
Roberto Franzese
sono domande che deve fare al medico ortopedico
Marco
Buongiorno, il 20/05/22 ho avuto un infortunio sul lavoro, la caviglia è stata schiacciata da un macchinario attivato accidentalmente da un mio collega mentre eseguivo un operazione di pulizia del macchinario stesso.
Sono stato portato in pronto soccorso dove mi hanno detto che c’era una frattura bimalleolare e mi hanno operato subito per mettere un fissatore esterno.
Dopo 15 giorni di ricovero in ospedale mi hanno operato di nuovo e mi hanno messo 3 viti un filo di kishner e messo un nuovo fissatore esterno modello Excalibur perché la placca non riuscivano a metterla siccome la situazione cutanea era grave.
Il giorno 11 agosto mi hanno rimosso il fissatore esterno, ho già fatto una 50ina di sedute di fisioterapia, mi hanno detto che posso appoggiare un 30% del mio peso ma dopo 5 minuti che provo a camminare il piede diventa nero la caviglia è gonfia e bloccata perché non si piega a più di 90° è normale?
Roberto Franzese
è normale deve continuare la fisioterapia e nel caso dovrà poi rimuovere le viti e placca
stefania palamara
Buongiorno,
scrivo per mia mamma… ha lussato la caviglia il 31 luglio, frattura scomposta…fissatore esterno per 15 giorni in quanto trauma della cute e dei tessuti molli non permetteva di fare intervento definitivo. Il 16 agosto operazione con placche e viti. Gesso fino al 31 agosto e poi tutore fino al 19 settembre. Ora deve ancora iniziare fisioterapia sta aspettanto chiamata da ospedale.. il piede si gonfia di più verso sera e si sta allenando con deambulatore caricando poco poco… Secondo lei in quanto tempo potrà camminare normalmente?
La ringrazio molto
Roberto Franzese
in genere due tre mesi si risolve il tutto
Laeti
Buonasera
A mia madre di 70 anni è stata riscontrata una frattura monomalleolare peroneale composta 4 giorni fa. Volevano ingessarla ma siccome prende l’aereo (2 ore e mezza di volo) fra 3 giorni per tornare a casa sua dove farà una seconda visita dall ortopedico, le hanno prescritto il tutore walker giorno e notte e impacchi di ghiaccio 3 volte al giorno per mezzora, rassicurandomi che può tranquillamente volare poiché sta facendo anche clexane 4000.
Ad oggi, il gonfiore è diminuito o dovrei dire si è “sciolto” verso il piede ma non è ancora del tutto sparito e si sta formando un livido giallo dalla caviglia che diventa un po nero nella parte bassa del piede, intorno alla pianta.
Volevo chiederle se gonfiore e lividi sono normali a questo stadio e sopratutto se non sono una controindicazioni o se vi sono pericoli ad effettuare un volo di linea di 2 ore e mezzo.
Grazie in anticipo
Roberto Franzese
tutto nella norma non si preoccupi
Laeti
La ringrazio per la sua risposta possiamo dunque essere tranquilli per il volo in aereo di due ore?
Roberto Franzese
i
Giorgio
Buongiorno,
6 giorni fa causa storta mi sono fratturato il malleolo peroneale sinistro,
(Composta) e mi hanno applicato una semi ingessatura, praticamente la parte posteriore è ingessata mentre la parte davanti e i malleoli sono fasciati!!le chiedo se è corretta
Grazie
Roberto Franzese
non credo ma si rivolga ad un ortopedico
Ugo
Salve, il 21 dicembre sono stato operato per una frattura al malleolo peroneale. Alle dimissioni mi hanno detto di togliere la valva e i punti 15 giorni dopo e di non caricare per 45 giorni. Ora, dopo 15 giorni,ho tolto punti e valva e ho il piede libero. E corretto avere il piede libero già dopo 15 giorni o è meglio mettere.un tutore?
Roberto Franzese
se il medico ha ritenuto corretto non optare per il tutore significa che il callo osseo è in buono stato di consolidamento
Maria
Salve,sono recentemente stata operata per la frattura scomposta del malleolo mediale,alla visita di controllo è risultato dalle lastre che il malleolo è stato riposizionato leggermente più in altro rispetto a come era in origine. Il medico non mi ha dato sicurezze dicendomi “non dovrebbe darle problemi”, ma la mia preoccupazione è proprio questa, ci sono complicazioni a seguito di un posizionamento sbagliato anche se leggero ?
Roberto Franzese
potrebbe ma comunque questo deve dirlo sempre il chirurgo. magari faccia una visita specialistica con un altro ortopedico specialista del piede.
Silvia
Salve. Una settimana fa sono caduta, pensavo ad una distorsione acuta poiché riuscivo a camminare nonostante la caviflia gonfia e livida. Oggi, a distanza di circa 10 gg ho fatto una radiografia che ha evidenziato una frattura al malleolo pereonale nonostante cammini abbastanza bene e abbia dolore solo al tatto Secondo lei dovrò mettere il gesso o andrà bene un tutore walker? Grazie mille
Roberto Franzese
questo lo potrà dire solo un ortopedico