Elettrostimolazione muscolare in campo terapeutico, sportivo
L’elettrostimolazione muscolare fa male? A cosa serve e come funziona un elettrostimolatore?
Se ne parla da anni e, spesso, si confonde il ‘giocattolo’ acquistato online o consigliato in palestra con l’apparecchiatura professionale impiegata in Fisioterapia.
Vediamo di fare chiarezza e di spiegare, con l’onestà e professionalità che contraddistingue il Centro Ryakos, tutto quello che c’è da sapere sull’elettrostimolazione estetica, sportiva e terapeutica: a che serve, effetti e benefici reali, cosa fare e non fare, effetti collaterali, controindicazioni.
Prima di iniziare il trattamento, chiedi sempre il parere del medico.
Elettrostimolazione muscolare: cos’è
E’ una forma di elettroterapia che stimola le fibre muscolari tramite impulsi elettrici a bassa frequenza per combattere il dolore e per ottenere un’azione eccitomotoria.
Un apposito apparecchio genera un campo elettrico che raggiunge le placche neuromotrici per stimolarle determinando una contrazione del muscolo.
Questo tipo di terapia utilizzata in campo riabilitativo e medico, attualmente viene sfruttata anche in campo sportivo (calcio, ciclismo) per i buoni risultati che i preparatori atletici riescono a raggiungere.

Caratteristiche elettrostimolazione muscoli denervati e normoinnervati
Nell’ambito dell’elettroterapia, vengono utilizzate numerose forme d’onda per la stimolazione neuromuscolare.
E’ necessario scegliere la forma d’onda più adeguata al singolo caso, in base alle caratteristiche del muscolo da stimolare distinguendo tra:
- Stimolazione del muscolo normoinnervato (ipotrofia muscolare, deficit per mancanza d’uso, paralisi isterica);
- Stimolazione del muscolo denervato o parzialmente innervato.
Correnti di elettrostimolazione del muscolo normoinnervato
A questa prima distinzione segue quella delle tre correnti di elettrostimolazione muscolare da utilizzaresul muscolo normoinnervato:
- Faradica, caratterizzata da forme d’onda tuttora impiegate per stimolare il muscolo normoinnervato e parzialmente denervato;
- Rettangolare, una forma d’onda caratterizzata da una salita rapida, una durata variabile seguita da una caduta a zero altrettanto rapida.
Questo tipo di corrente, insieme a quella di Kotz, ha di fatto sostituito quella Faradica nel trattamento di stimolazione del muscolo normoinnervato;
- Kotz, una corrente sinusoidale (alternata) a media frequenza (2500 Hz) con spiccato effetto eccitomotorio.
L’utilizzo di questa particolare forma d’onda garantisce un discreto incremento della massa muscolare cui si associa un aumento della forza sviluppata dal muscolo ed una buona compliance.

A cosa serve in ambito terapeutico e sportivo
L’elettrostimolazione muscolare viene utilizzata in tre diversi campi: terapeutico, sportivo ed estetico. In campo terapeutico e riabilitativo risulta efficace in caso di:
- Ipotrofia muscolare post-infortunio;
- Dolore da eliminare grazie ad una corrente localizzata di tipo antalgico (TENS);
- Paralisi per lesione del secondo neurone (muscolo denervato);
- Patologie muscolari di tipo traumatico e degenerativo;
- Mantenimento del tono muscolare quando (a causa di un infortunio) non è possibile praticare sport (se il periodo di stop supera la settimana);
- Recupero della tonicità di un determinato gruppo muscolare (ad esempio, dopo un interventochirurgico).
In campo sportivo, questa terapia è indicata per:
- Potenziare le performance atletiche;
- Mantenere un tono e trofismo muscolare ottimale.
Si utilizzano programmi specifici per allenare i diversi gruppi muscolari per incrementare Forza, Forza Esplosiva, Resistenza. L’elettrostimolazione non può sostituirsi all’allenamento. Oltretutto, l’elettrostimolazione quadricipite non ha molto senso al solo scopo di allenare questo muscolo perché si potrebbero facilmente creare squilibri nella muscolatura dell’atleta.
In campo estetico, l’elettrostimolazione serve a:
- Aumentare la massa muscolare e rinforzarla;
- Dimagrire;
- Favorire il rilassamento;
- Rassodare e rimodellare cosce, glutei e gambe;
- Favorire il drenaggio migliorando la circolazione sanguigna ed il sistema linfatico;
- Favorire la lipolisi, processo che permette al corpo di bruciare grassi.
L’elettrostimolazione, nonostante la sua azione di drenaggio e lipolisi, fa dimagrire se associata ad una dieta equilibrata e regolare attività fisica.

Come funziona l’elettrostimolazione muscolare
L’elettrostimolatore professionale è un apparecchio che produce microimpulsi elettrici a bassa frequenza che servono ad eccitare le cellule nervose stimolando la contrazione dei muscoli.
Le cellule nervose hanno il compito di trasportare l’impulso elettrico alla placca motrice (il collegamento con le fibre muscolari). In sostanza, questo apparecchio è un generatore di corrente con impulsi a onda quadra: i parametri dell’impulso (durata, frequenza, intensità) possono essere programmati tramite schede da inserire nell’elettrostimolatore in base al tipo di trattamento da effettuare.
Come funziona questa terapia?
L’elettrostimolazione muscolare viene eseguita con l’utilizzo di elettrodi adesivi da applicare sulla pelle in prossimità del muscolo da stimolare per dare origine a contrazioni fisiologiche.
Per raggiungere obiettivi concreti e sottoporti a trattamenti sicuri, ti raccomandiamo di affidarti a specialisti abilitati a questo tipo di trattamento ovvero Fisioterapista, Fisiatra, Massoterapista e Medico riabilitativo.
Elettrostimolazione muscolare: benefici, effetti, vantaggi
I migliori effetti di questa terapia riguardano il campo fisioterapico e riabilitativo, piuttosto che quello sportivo o estetico.
Gli effetti terapeutici di successo sono di tipo:
- Antalgico, antidolorifico;
- Antinfiammatorio;
- Di recupero del tono e trofismo muscolare.
Nel suo complesso, l’elettrostimolazione si rivela utile per:
- Migliorare la circolazione sanguigna ed il sistema linfatico;
- Alleviare i dolori;
- Rivitalizzare specifici gruppi muscolari specie dopo un infortunio o un trauma;
- Rafforzare i muscoli e completare la preparazione atletica;
- Defaticare il muscolo al termine dell’attività fisica;
- Migliorare la postura;
- Sollecitare un muscolo denervato per evitarne la degenerazione;
Favorire il drenaggio ed il processo di lipolisi (azione drenante e brucia grassi). In ambito riabilitativo, se possibile, l’elettrostimolazione deve essere completata da un adeguato e mirato esercizio fisico per far lavorareattivamente il muscolo.

Elettrostimolazione: affidati soltanto a specialisti
L’elettrostimolazione muscolare è sicura nel campo della Fisioterapia e Riabilitazione. Gli elettrodi vengono applicati da specialisti a singoli gruppi muscolari per il recupero della funzionalità dopo un trauma o una malattia.
L’industria del fitness ha estremizzato questa terapia arrivando ad applicare gli elettrodi su tutto il corpo con conseguenze ancora da definire.
Applicare più elettrodi su gambe, braccia e tronco significa trasmettere molta corrente simultaneamente: questa possibilità è ancora da verificare e non se ne conoscono le effettive conseguenze.
L’elettrostimolazione è sicura se applicata a piccole dosi, in modo selettivo, soltanto su alcuni muscoli(non su tutto il corpo), stando fermi (per evitare eventuali danni muscolari) affidandosi a Fisioterapisti qualificati. Il trattamento non sostituisce l’allenamento, la normale attività fisica; può solo completarla per chi si allena almeno 3 volte alla settimana.
Effetti collaterali
L’elettrostimolazione va utilizzata dopo aver consultato il medico. Se il trattamento viene effettuato dalla mano esperta di un Fisioterapista qualificato su persone sane, non provoca effetti collaterali.
L’importante è non stravolgere i parametri dei programmi terapeutici perché si rischierebbe di causare nel paziente affaticamento o dolori muscolari. Raramente, questa terapia (specie se viene eseguita in ore serali) può causare insonnia. Se il soggetto sottoposto a trattamento ha una pelle sensibile, dopo la seduta potrebbe riportare un temporaneo arrossamento cutaneo nella zona trattata con applicazione di elettrodi.

Prezzi Elettrostimolazione

Un lieve effetto collaterale che scomparirà dopo pochi minuti. Elettrostimolazione: controindicazioni L’elettrostimolazione muscolare non deve essere eseguita in caso di:
- Presenza di pacemaker, defibrillatore o altri dispositivi elettronici simili;
- Gravidanza;
- Età inferiore ai 18 anni;
- Epilessia;
- Ferite aperte;
- Lesioni cutanee;
- Infezioni;
- Febbre;
- Flebiti e tromboflebiti, trombosi;
- Ischemia;
- Diabete;
- Malattie cardiache con disturbi del ritmo;
- Ipertensione arteriosa;
- Alterazioni della sensibilità locale;
- Danni muscolari non risolti;
- Intolleranza alla corrente elettrica;
- Problemi neurologici anche lievi come fascicolazioni;
- Tumori.
In caso di capillari fragili, non bisogna eccedere con il trattamento in quanto potrebbe causarne la rottura. L’elettrostimolazione non va eseguita sulle parti laterali ed anteriori del collo, sulla regione toracica (in caso di aritmie cardiache) e sulla fascia addominale (in presenza di ernie).
L’utilizzo esagerato di questa terapia causa il classico ‘dolore del giorno dopo’ che potrebbe coinvolgere anche i tendini.