Diatermia

Diatermia
La diatermia è uno dei trattamenti più richiesti dai nostri pazienti e in questo articolo andremo a capire in quali patologie è utile e quali sono gli effetti benefici.
La presenza di una patologia osteo – articolare o dei tessuti molli altera e modifica i processi biologici all’ interno di qualsiasi struttura del nostro corpo inducendo un rallentamento e una diminuzione del livello bioenergetico cellulare e come conseguenza può produrre infiammazione, contrattura o limitazione funzionale.
Ripristinare l’omeostasi è il punto di arrivo di qualsiasi tecnica terapeutica.
L’omeostasi è fondamentale per mantenere tutte le funzioni dell’organismo in equilibrio tra loro e in questo caso si parla di omeostasi intracellulare, ripristinare quanto prima e celermente, senza utilizzo di farmaci, è di notevole utilità per l’economia globale del soggetto.
Un distretto non funzionante al meglio inficia altre parti del corpo concomitanti o correlate determinando ulteriori problemi di dolore, stress, lavorativi e di qualità della vita. Un distretto colpito non è un’isola ma parte di un insieme detto : corpo, psiche, stato psicologico, rapporto con sé e con il mondo esterno; si può convivere con un problema ma a lungo darà scompensi su fattori intrinseci ed estrinseci, deteriorando il rapporto con sé e gli altri.
Fortunatamente, ormai da 20 anni, la diatermia viene in nostro aiuto per la risoluzione più rapida e più celere possibile per le nostre problematiche osteo – articolare e dei tessuti molli, oltre ad avere un’ingerenza positiva anche in estetica e sui trigger points.
Perchè è così efficace la Diatermia
La diatermia genera calore nei tessuti attraverso il trasferimento capacitivo e/o resistivo determinando un’attivazione biologica e chimico elettrico che favorisce la guarigione dei tessuti lesi e il riassorbimento degli edemi e dei versamenti ematici nel caso di traumi, toglie l’infiammazione e de contrattura i muscoli favorendo la riparazione dei tessuti attraverso una movimentazione delle cariche elettriche presenti nel nostro corpo.
Utilizzando il concetto di funzionamento del condensatore con placca positiva e placca negativa, attira e respinge gli ioni , presenti nella zona da trattare ben 486.000 volte al secondo, che inevitabilmente si scontrano tra loro producendo temperatura endogena con conseguente vasodilatazione e aumento del flusso ematico ricco di ossigeno, vitale per le cellule, con beneficio anche sui tempi di guarigione.
La diatermia non fa uso di farmaci, ma di una crema conducente e che facilita lo scorrimento del manipolo sulla cute, per cui può essere somministrata a tutti i pazienti, di qualsiasi età ad eccezione per alcune controindicazioni.
In sintesi, la diatermia, promuove lo sviluppo di energia endogena nella zona richiamando le cariche elettriche naturali e grazie alle tre differenti reazioni che possono essere indotte , incremento del microcircolo, vasodilatazione e incremento della temperatura può accelerare i processi metabolici cellulari sia in caso di patologia che in termini di prevenzione.
Modalità di applicazione
La diatermia, chiamata anche comunemente tecarterapia, applica energia al corpo tramite diversi tipi di trasferimenti:
- Capacitivo : rilascia energia nei primi strati del tessuto, a prescindere dall’impedenza che incontra; drena e migliora l’estensibilità muscolare riducendo il dolore vascolare o articolare;
- Resistivo : rilascia energia nei tessuti profondi ad alta impedenza , quindi quelli poveri di acqua (ossa, cartilagine, grossi tendini, aponeurosi) riattivando il metabolismo.
Il manipolo capacitivo utilizza elettrodi metallici (di varie dimensioni) rivestiti di materiale isolante e viene mosso con movimenti lenti sulla zona da trattare e sulle zone limitrofe, mentre il manipolo resistivo utilizza elettrodi metallici ( di varie dimensioni) non rivestiti che si pone fermo sulla zona da trattare finché non si avverte una temperatura profonda; inoltre si fa uso di una piastra d’acciaio che funge da altro polo.
Campi di utilizzo
Le applicazioni cliniche, della diatermia, vanno dal campo medico a quello ortopedico e vascolare, in ambito traumatologico e sportivo.
In ambito prettamente fisiatrico e traumatologico – riabilitativo, la diatermia, ha un ruolo importante nei traumi sportivi acuti, artropatia di vecchia data, lesioni muscolari croniche e recenti che trovano giovamento in modo risolutivo attraverso l’endotermia, il massaggio e mobilizzazione delle articolazioni soggette a blocchi e limitazioni funzionali.
L’associazione di diatermia con il massaggio manuale integra due fattori fondamentali: la tecnica manuale dell’operatore e la tecnologia della diatermia che garantisce al massaggio stesso una qualità diversa diventando profondo e stimolante, determinato dalla riattivazione, nel distretto , del microcircolo e del circolo linfatico.
La diatermia, ovviamente, va integrata durante il trattamento con mobilizzazioni attive e passive per raggiungere il migliore risultato possibile.
Tra le patologie a maggiore incidenza in termini percentuali di guarigione vi sono le lesioni muscolari con un numero di applicazioni correlato al danno subito e una rimozione degli ematomi anche importanti; è necessario un intervento terapeutico immediato dopo l’evento traumatico.
Nei trattamenti estetici : viso e corpo la diatermia produce gli stessi effetti a livello muscolare vascolarizzando il tessuto, rendendolo più vellutato e spiando le rughe con apporto di sangue e quindi di nutrimento per le cellule.
Ecco un Video della Diatermia
Considerazione Personali
Questo paragrafo è specificamente una disquisizione sull’attività della fisioterapia nel campo dell’utilizzo della metodica della diatermia.
Prescrivere 2-3-4 applicazione di diatermia per una determinata patologia non ha alcun senso perché dipende dal paziente in termini strutturali ( ma non economici):
- Dal tipo di infiammazione e dalla sua localizzazione;
- L’entità del danno;
- Dallo stato patologico recente o cronico;
- L’incidenza sulle lesioni muscolari non si può quantizzare perché dipende dall’ampiezza, larghezza e profondità e il risultato si può verificare a trattamenti congrui ed adeguati eseguiti e conseguentemente al ricorso di una ecografia;
- E’ correlata all’attività che svolge il paziente (se riposa o continua a svolgere la sua normale attività lavorativa senza precauzioni);
Sicuramente la diatermia non toglie calcificazioni così come, spesso richiesto, le onde d’urto non tolgono calcificazione o sperone calcaneare.
Nell’attività di fisioterapia, specie strumentale, è difficile definire il numero preciso di terapie da effettuare; vi sono alcune terapie strumentali che limitano il numero da protocollo e, come la diatermia che è libera da vincoli, solo perché non ha controindicazioni, noi dello studio Ryakos Center non andiamo oltre i dieci trattamenti aspettando un mese per il controllo e la verifica del risultato.
Sicuramente, dalla nostra esperienza decennale, possiamo asserire che una lesione muscolare di un centimetro e non profonda, necessita di cinque trattamenti di diatermia per la sua risoluzione (accertato con esami ecografici prima e dopo i trattamenti) a parte l’uso dei trattamenti di ultrasuoni, successivamente, per elasticizzare il cheloide formatosi.
La stessa cosa non dicasi per le lesioni dei tendini perché pochi irrorati e poveri di sangue.
Conclusioni
A conclusione le sedute di diatermie vengono effettuate a cadenza almeno trisettimanali con una media di sette / dieci sedute a differenza con le applicazioni di altri mezzi fisici è richiesto un numero superiore di trattamenti per raggiungere un buon risultato post – traumatico.
Per le patologie muscolari e il drenaggio degli ematomi si predilige maggiormente l’uso della diatermia a trasferimento energetico capacitivo, mentre per le patologie tendinee i risultati più concreti si ottengono con sedute di diatermia a trasferimento energetico resistivo.
Nella riuscita del trattamento è fondamentale che sia fatta una buona diagnosi, siano rispettate le indicazioni, le modalità e i tempi di applicazione della diatermia da parte dell’operatore.
Indicazioni
- Contratture
- Elongazione
- Lesioni muscolari
- Contusioni muscolari
- Edemi
- Tendinite
- Menisco
- Legamenti
- Contusioni articolari
- Distorsioni
- Artropatia microtraumatica e degenerativa
- Ernie, protusioni
- Cervicalgia lombalgia
- Artrosi
- Tutte le patologie osteo – articolari
Controindicazioni
- Lo stato di gravidanza nel periodo di trattamento
- Portatore di pace maker
- Neoplasie
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Massofisioterapista specializzato in terapia fisica strumentale, nel trattamento delle sindromi dolorose e in rieducazione posturale Mezieres. Iscritto all’Ordine TSRM delle Professioni Sanitarie
