Cura Cervicale

Cura cervicale: dalla diagnosi al migliore trattamento di Fisioterapia
Indice
Si inizia a pensare seriamente ad una cura per la cervicale quando il semplice torcicollo si trasforma in qualcos’altro. Non è più un disturbo passeggero ma un dolore costante che condiziona la vita.
Perché non passa? I sintomi che avverti e che sembrano essersi ‘affezionati’ a te sono quelli tipici della cervicalgia? A quali esami diagnostici dovrai sottoporti per scoprire cos’hai?
E, soprattutto, qual è la cura più efficace e risolutiva per sbarazzarti del tuo problema evitando recidive?
Limitarsi a ‘zittire’ i sintomi o indagare sulla vera causa per intervenire in modo mirato? I farmaci antinfiammatori, analgesici e cortisonici intervengono sui sintomi ma, a lungo andare, si rischiano effetti collaterali anche gravi. La Fisioterapia d’elezione, dopo aver risolto i sintomi (dolore e infiammazione), indaga sulle cause del tuo dolore cervicale per evitare, il più possibile, che si ripresenti. Scoprirai come.
Cura cervicale: risolvi prima che peggiori

Il tuo disturbo è localizzato al rachide cervicale, spesso soggetto a traumi diretti o indiretti, contratture da stress, artrosi, ernie discali. E’ composto da 7 vertebre: la prima è l’atlante che consente di flettere e ruotare il capo, mentre le altre vertebre cervicali hanno la funzione di sostenerne il peso e di consentire i movimenti di rotazione, flessione/estensione e lateroflessione. Quella sorta di cuscinetto chiamato disco intervertebrale ha il compito di evitare che le vertebre sfreghino l’una contro l’altra e di ammortizzare i traumi.
La cervicalgia è una patologia infiammatoria da non trascurare perché potrebbe peggiorare nel corso del tempo. Inizia a documentarti sui sintomi (che, in parte, purtroppo già conosci), sulle possibili cause, esami diagnostici da effettuare, terapia conservativa ed i migliori trattamenti strumentali e manuali di Fisioterapia. Ti daremo anche qualche consiglio utile.
Sintomi su cui indagare
Una diagnosi accurata sarà in grado di indagare sull’origine della patologia.
Discopatia, torcicollo o neuropatia?
Il semplice torcicollo è dato da contratture muscolari per stress o posizioni errate durante il riposo.
La discopatia che coinvolge le vertebre superiori (C1, C3) dà i seguenti sintomi:
- Mal di testa, cefalea;
- Cerchio alla testa;
- Sbandamenti (che possono anche essere il segnale di una compressione dell’arteria vertebrale);
- Nausea, vomito;
- Vertigini;
- Instabilità.
La patologia cervicale che interessa le vertebre da C4 a C7 causa i seguenti sintomi:
- Dolore a collo, spalla, braccio, area scapolare, mano e gomito;
- Formicolii;
- Perdita di forza e debolezza muscolare;
- Intorpidimento e rigidità di collo e braccio.
Cervicale cause

I sintomi variano in base alle cause del dolore cervicale. Le cause sono tante e diverse tra loro. Una diagnosi errata porterebbe ad una terapia inadeguata proprio perché non in grado di scoprire l’origine del problema (che può comprendere anche più di una causa). L’origine può essere di tipo meccanico, infiammatorio, muscolare, metabolico o interessare il sistema nervoso.
Le cause possibili sono:
- Squilibri, sovraccarichi e stress di natura posturale che provocano infiammazione a muscoli e legamenti. Se trascurata, questa infiammazione può portare a degenerazione dei dischi intervertebrali (discopatia cervicale, artrosi) o alterazioni del microcircolo;
- Traumi a seguito di infortuni sportivi o incidenti;
- Stress, tensione nervosa responsabili di contratture e rigidità muscolare;
- Alterazione delle funzioni muscolari nel tratto cervicale;
- Malocclusione mandibolare;
- Respirazione scorretta (toracica piuttosto che diaframmatica) che porta ad un costante sovraccarico della muscolatura del collo;
- Problemi di metabolismo che alterano la massa muscolare;
- Recettore oculomotorio mal funzionante;
- Neoplasie;
- Utilizzo di cuscini sbagliati, con supporto cervicale inadeguato.
Diagnosi accurata = terapia adeguata per la cura del rachide cervicale
La diagnosi di tipo clinico e strumentale comprende:
- Anamnesi ovvero la storia clinica del paziente;
- Esame obiettivo (che comprende test specifici, ortopedici e neurologici);
- Radiografia standard del tratto cervicale;
- RMN (Risonanza Magnetica Nucleare) per verificare le condizioni dei dischi ed un’eventuale presenza di ernia o protrusione.
E’ importante, in particolare, comprendere se la vertigine è causata da una patologia discale o muscolare. Per chiarire questo dubbio, il medico ortopedico prescriverà la diagnosi differenziale che include VPB (vertigine posizionale benigna), trauma labirintico, vertigine centrale e disfunzione vestibolare, vertigine associata ad emicrania. Questo tipo di diagnosi coinvolge diverse figure professionali, oltre all’ortopedico: fisioterapista, neurologo, cardiologo, gnatologo, otorinolaringoiatra.
La preziosa valutazione del Fisioterapista

Il fisioterapista, dopo la diagnosi del medico ortopedico, procederà con la valutazione fisioterapica e funzionale del rachide cervicale ed altri test specifici.
Noi del Centro Ryakos offriamo una prima visita gratuita completa di tutti i test specifici essenziali con valutazione globale e distrettuale. In seguito, potremo programmare un percorso terapeutico personalizzato.
Questo percorso include l’Esame Baropodometrico per il controllo totale della postura. Se necessario, raccomanderemo al paziente la correzione, la Rieducazione Posturale Globale metodo Mezieres in grado di ristabilire l’equilibrio dell’intera colonna vertebrale per evitare che il problema si ripresenti.
Un fisioterapista esperto non si limita a curare i sintomi ma intende individuare le cause di qualsiasi patologia per intervenire su questa e risolvere il problema alla radice.
Come curare la cervicale nella fase acuta: terapia conservativa

Nella fase acuta del dolore, il medico prescriverà farmaci antinfiammatori non steroidei e analgesici, a base di cortisone, oppiacei o miorilassanti (in caso di contratture muscolari) a seconda dei sintomi accusati. Lo specialista può anche consigliare l’utilizzo di un collare, utile in caso di un trauma diretto (come il colpo di frusta) ed in tutti gli stati infiammatori acuti. Va applicato per 7-10 giorni (la durata della fase acuta), non oltre.
In seguito, si potrà iniziare un percorso di Fisioterapia strumentale e manuale.
Nella prima fase, si punterà a ridurre ed eliminare dolore ed infiammazione con i migliori trattamenti fisici strumentali:
- Tecarterapia che agisce sia sui muscoli sia sui dischi e sulle strutture nervose;
- Laser Yag ad alta potenza, un metodo rapido nel contrastare e risolvere infiammazione e dolore;
- Ionoforesi.
In seguito, per ripristinare la funzionalità articolare e recuperare il range di movimento migliorando l’elasticità e la forza muscolare, si eseguiranno i seguenti trattamenti:
- Terapia manuale eseguita dall’Osteopata per rilassare la muscolatura, ridurre la compressione dei nervi e sciogliere i blocchi cervicali (specie delle prime due vertebre);
- Trattamento miofasciale dei trigger point;
- Esercizi di stretching, decompressione, rinforzo muscolare.
Lo step finale prevede il controllo della postura tramite Esame Baropodometrico. In caso di difetti posturali (responsabili di infiammazione e dolore), il fisioterapista raccomanderà La Rieducazione Posturale Globale con il metodo Mezieres per ristabilire la postura di tutta la colonna vertebrale.
Cura cervicale: consigli utili
A scopo preventivo o riabilitativo ti consigliamo di:
- Eseguire regolarmente gli esercizi posturali, di stretching e rinforzo muscolare indicati dal Fisioterapista;
- Concederti momenti di relax per combattere lo stress;
- Utilizzare un materasso ed un cuscino cervicale ortopedico per una postura corretta anche di notte;
- Adottare una postura corretta quando cammini e quando lavori soprattutto al PC. In quest’ultimo caso, regola l’altezza della sedia poggiando completamente la schiena allo schienale, sistema il monitor ad una distanza visiva di 50-80 cm, avvicina quanto basta la sedia regolando l’altezza della scrivania per poggiare correttamente gomiti e braccia, utilizza una poltrona ergonomica;
- Non trascurare il bruxismo (se digrigni i denti di notte);
- Non assorbire i capelli bagnati in qualsiasi periodo dell’anno. Asciugali bene dopo averli lavati;
- Fare attenzione ai colpi d’aria evitando sbalzi di temperatura repentini o getti d’aria diretti da ventilatori e aria condizionata;
- Evitare movimenti bruschi e sbagliati quando muovi il collo;
- Non indossare scarpe inadeguate, con il tacco consumato o (per le donne) troppo alto;
- Controllare gli stress emotivi evitando eccessi di ansia;
- Non sollevare carichi pesanti.
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Massofisioterapista specializzato in terapia fisica strumentale, nel trattamento delle sindromi dolorose e in rieducazione posturale Mezieres. Iscritto all’Ordine TSRM delle Professioni Sanitarie
