Vertigini

Vertigini: cause, sintomi associati, rimedi, fisioterapia
Indice
“Avvertimi se soffri di vertigini” si legge nel testo della canzone intitolata per l’appunto “Vertigini” di Tedua, il giovane rapper genovese.
Prima di lui, lo raccomandano da sempre i fisioterapisti a chiunque soffra di costanti giramenti di testa ed ha, spesso, l’impressione di ruotare su se stesso o che l’ambiente circostante si muova.
Si tratta di un disturbo dell’equilibrio, non del giramento di testa passeggero che può capitare a chiunque. Alcuni provano la sensazione di un vero e proprio svenimento mentre, per altri, il disturbo si limita ad un senso di instabilità.
Le cause possono essere molteplici e riguardare l’apparato vestibolare dell’orecchio interno (periferiche) o l’encefalo (centrali).
Le due forme più comuni sono la vertigine da cervicale e la VPPB (vertigine parossistica posizionale benigna), un disturbo dell’apparato vestibolare dell’orecchio interno che, nel peggiore dei casi, può portare alla perdita dell’udito.
In questo articolo, ci occupiamo prevalentemente delle vertigini associate alla cervicale, da trattare con le giuste tecniche fisioterapiche per risolvere il problema, ma vi raccomandiamo di rivolgervi ad uno specialista per risalire alla vera causa attraverso una diagnosi accurata.
Vertigini: cause
Chi soffre di vertigini prova la costante sensazione che il suo corpo o gli oggetti che lo circondano siano in continuo movimento oscillatorio.
Elenchiamo di seguito tutte le possibili cause di questo disturbo:
– Alcol e fumo;
– Allergia e anafilassi (grave e pericolosa reazione allergica);
– Anemia emolitica ed emolitica autoimmune (carenza di ferro);
– Attacco di panico;
– Cervicale;
– Chetoacidosi alcolica;
– Cinetosi;
– Colpo di calore;
– Colpo di frusta cervicale;
– Criptococcosi;
– Dieta molto rigida o digiuno prolungato;
– Disidratazione;
– Disturbi del sistema nervoso;
– Drepanocitosi;
– Emicrania e cefalea;
– Emicrania vestibolare;
– Emoglobinuria parossistica notturna;
– Encefalopatia di Werniche;
– Febbre gialla;
– Feocromocitoma;
– Gastrite;
– Herpes zoster oticus;
– Ictus o TIA (attacco ischemico transitorio);
– Insulinoma;
– Ipoglicemia o iperglicemia;
– Labirintite;
– Malattia di Creutzfeldt-Jakob;
– Mestruazioni/menopausa/gravidanza;
– Neurinoma acustico:
– Neurofibromatosi;
– Neuronite vestibolare;
– Otite barotraumatica;
– Policitemia vera;
– Sbalzi di pressione;
– Sclerosi multipla;
– Sferocitosi;
– Sindrome di Ménière;
– Sinusite;
– Stress;
– Trombocitemia essenziale;
– Trauma cranico;
– Assunzione di determinati farmaci (effetti avversi).
La causa che determina giramenti di testa costanti deve essere verificata dal medico specialista attraverso una diagnosi accurata.
Vertigini: cervicale e sintomi associati

La cervicale associata a vertigini ed altri sintomi può essere dovuta a tre principali tipi di cause:
– Traumatiche (colpo di frusta, tanto per citare un esempio);
– Posturali, abitudini scorrette di posizionamento che, a lungo andare, provocano infiammazione della muscolatura e dei legamenti;
– Degenerative (ad esempio, artrosi cervicale).
Se la causa responsabile dei giramenti di testa è la cervicale possono manifestarsi altri sintomi:
– Sensazione di testa ovattata, specie nei bruschi cambi di postura;
– Senso di sbandamento;
– Stanchezza e sonnolenza dovute all’ansia;
– Dolore al petto e tachicardia;
– Intorpidimento degli arti;
– Secchezza della bocca;
– Crisi di panico;
– Crampi e dolori addominali;
– Nausea e vomito.
Vertigini e cervicale: diagnosi

Per comprendere quale di queste tre cause genera il disturbo cervicale responsabile dei giramenti di testa ed altri sintomi, è necessario rivolgersi ad un medico ortopedico per procedere ad una diagnosi accurata (questionario, esame obiettivo e di approfondimento, test, TAC del tratto cervicale e Risonanza magnetica nucleare in grado di mostrare la condizione dei dischi intervertebrali o l’eventuale presenza di protrusioni o ernie).
Un altro esame possibile è l’esame Baropodometrico che serve ad analizzare e diagnosticare problematiche a carico del sistema muscolo-scheletrico.
E’, oltretutto, un esame posturale computerizzato che mira a prevenire l’insorgere di disturbi legati ad una postura sbagliata che si riflettono sul piede e sull’intera struttura corporea.
Spesso, trovare l’origine del problema vertigini in una sola causa è una missione impossibile. Se il problema risiede nelle vertebre e nei muscoli cervicali bisognerà indagare su varie problematiche perché la questione potrebbe nascondere più di una causa:
– posture scorrette;
– ansia e stress;
– genetica;
– movimento;
– masticazione sbagliata;
– disturbi ai muscoli oculari;
– problemi di metabolismo;
– disturbi al Nervo Vago (talvolta, super stimolato da muscoli e vertebre cervicali mal funzionanti);
– riduzione della microcircolazione.
Il punto è che la ricerca della vera causa, spesso, è tanto illusoria quanto inutile: al di là di quali possano essere le cause, una tecnica fisioterapica, un programma di riabilitazione completo, efficace e personalizzato può, comunque sia, risolvere il problema ripristinando l’equilibrio a livello del sistema nervoso centrale.
Spondilosi cervicale e vertigini
Attraverso una normale lastra si può individuare la presenza di una spondilosi cervicale: si tratta di una problematica artrosica che porta alla formazione di apposizioni di calcio in prossimità delle faccette articolari.
Queste formazioni di calcio possono limitare il movimento ed incidere sul flusso sanguigno che attraverso le arterie vertebrali arriva al cervello.
Spesso, la spondilosi cervicale è associata a vertigini, ad un dolore diffuso al collo (ma può anche essere asintomatica), intorpidimento delle braccia (cervicobrachialgia) e rigidità muscolare accentuata quando si inclina o si rotea il collo.
Vertigini: rimedi, cure ed interventi efficaci di fisioterapia

Il primo step importante, nelle fasi acute, consiste nell’intervenire sull’infiammazione attraverso una terapia farmacologica mirata a base di cortisonici o farmaci anticolinergici (in caso di nausea e sbandamenti).
Successivamente, si passerà ad una buona cura riabilitativa.
Per impostarla e scegliere trattamenti mirati (finalizzati al miglioramento delle condizioni muscolari e delle vertebre), il miglior fisioterapista dovrà prima esaminare le condizioni del paziente.
Dovrà, in sostanza, valutare il tratto cervicale ed il livello di mobilità di tutta la colonna vertebrale attraverso alcuni test per verificare se il collo si muove in tutto il suo range, se la colonna di estende e si piega in modo naturale oppure è rigida, se la respirazione è corretta.
Non si può intervenire sul tratto cervicale senza occuparsi, contemporaneamente, di tutta la colonna vertebrale: migliorare una singola parte trascurandone altre difettose sarebbe un lavoro a metà e, perciò, inutile.
Il trattamento riabilitativo offerto dalla fisioterapia avanzata include alcune terapie da preferire per intervenire efficacemente sul problema vertigini e sintomi associati alla cervicale. Ecco quali sono:
– Tecarterapia, trattamento che sfrutta l’energia interna del nostro corpo per favorire la riparazione di tessuti danneggiati in seguito ad un trauma, di un’infiammazione acuta o cronica;
– Terapia manuale eseguita dall’Osteopata;
– Metodo Mezieres (rieducazione posturale globale);
– Laser Yag, una metodica di Laserterapia ad Alta Potenza indicata nelle patologie muscolo-tendinee e, soprattutto, di origine traumatiche articolari: risolve dolore ed infiammazione, rigenera i tessuti lesionati.
E’ importante trattare prima la muscolatura soprattutto dei muscoli occipitali (con esercizi di distensione ed allungamento) per, poi, intervenire con manovre di mobilizzazione del rachide cervicale finalizzate a sbloccare soprattutto le prime due vertebre cervicali.
Vertigini: i consigli del fisioterapista
Il fisioterapista vi darà anche consigli preziosi come:
– Modificare il cuscino scegliendone uno specifico per cervicale;
– Correggere la postura quando si lavora, da seduti, ecc. (rieducazione posturale);
– Seguire un’alimentazione sana che regolarizzi ormoni, tratto gastroenterico e Nervo Vago (verdure con proprietà antinfiammatorie, quantità di calorie adeguata, assunzione di vitamina B, ecc.):
– Migliorare l’idratazione bevendo almeno 1,5 l di acqua al giorno fino ad arrivare anche a 3 l al giorno;
– Praticare una costante attività fisica a tutto vantaggio di muscoli e ossa, per mantenersi in forma e migliorare l’energia;
– Eseguire tecniche di rilassamento per gestire lo stress ed esercizi mirati a creare gli stimoli giusti;
– Migliorare la respirazione per ridurre la tensione accumulata sul collo come pure l’equilibrio e la stabilità.
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Massofisioterapista specializzato in terapia fisica strumentale, nel trattamento delle sindromi dolorose e in rieducazione posturale Mezieres. Iscritto all’Ordine TSRM delle Professioni Sanitarie
