Gonartrosi

Gonartrosi: tutto sull’artrosi ginocchio, cure, Fisioterapia mirata
Indice
L’artrosi del ginocchio (gonartrosi) è una delle più diffuse patologie articolari degenerative. Se non trattata o mal curata, può compromettere seriamente la mobilità degli arti inferiori fino a diventare invalidante.
In sostanza, la cartilagine che riveste le articolazioni un po’ alla volta cede: si assottiglia, si indurisce e perde di elasticità.
Di conseguenza, le ossa non riescono più a scorrere agevolmente le une sulle altre fino a deformarsi alterando il trofismo dell’osso subcondrale, nella fase più avanzata dell’artrosi. Inoltre, la formazione di osteofiti marginali possono causare irritazioni della capsula e della membrana sinoviale
Il dolore e altri sintomi associati non sono da trascurare né da sottovalutare. Un trattamento precoce può risultare più efficace, frenare il processo degenerativo articolare e velocizzare i tempi di guarigione dai sintomi.
Nel nostro focus approfondiamo sintomi, cause, esami diagnostici, cure, terapia conservativa con particolare attenzione ai trattamenti mirati di Fisioterapia d’elezione.
Gonartrosi: cos’è

In gran parte dei casi, la gonartrosi (artrosi o osteoartrite del ginocchio) non colpisce l’intera articolazione ma uno o due dei suoi tre compartimenti (mediale, laterale o femoro-rotuleo).
Esistono, oltretutto, due forme di gonartrosi:
- Primaria, legata all’invecchiamento dell’articolazione ed al sovraccarico articolare (il sovrappeso è il principale fattore di rischio);
- Secondaria, meno frequente della prima, associata a traumi subiti dall’articolazione, interventi chirurgici, deformità scheletriche (ginocchio valgo o varo), patologie reumatologiche;
Questa patologia cronico-degenerativa che porta alla riduzione della cartilagine articolare colpisce più di frequente donne e persone obese.
L’infiammazione delle articolazioni è data dall’assottigliamento degli strati di cartilagine articolare (localizzate sulla superficie inferiore del femore e superiore della tibia) e dal conseguente sfregamento delle ossa coinvolte.
L’articolazione ‘reagisce’ producendo una maggiore quantità di liquido sinoviale e causando, in questo modo, gonfiore: anche le ossa ‘reagiscono’ al processo degenerativo, si adattano formando speroni detti osteofiti.
In fase avanzata, la capsula articolare si ispessisce, la muscolatura si retrae ed il ginocchio diventa rigido, semiflesso e varo.
Questa patologia può colpire un ginocchio o entrambi: in oltre la metà dei casi, interessa entrambe le ginocchia (gonartrosi bilaterale).
Sintomi dell’artrosi ginocchio

Il quadro sintomatologico della gonartrosi è tipico, inequivocabile.
I sintomi caratteristici sono:
- Dolori articolari e muscolari al ginocchio che, solitamente, si intensificano durante il movimento e si attenuano con il riposo;
- Gonfiore, nodulo;
- Arrossamento della pelle e senso di calore in corrispondenza del ginocchio;
- Limitazione funzionale e della mobilità, difficoltà nella deambulazione;
- Rigidità articolare, soprattutto al mattino e dopo lunghi periodi di inattività;
- Zoppia ‘di fuga’ per appoggio incompleto allo scopo di ridurre la sensazione dolorosa;
- Contratture muscolari;
- Rumori articolari (scrosci, scricchiolii interni) in fase di movimento del ginocchio;
- Formazione di osteofiti e cisti di Baker (cisti poplitea);
- Disabilità (nella fase più avanzata di gonartrosi).
Cause della gonartrosi
Generalmente, l’artrosi del ginocchio trae origine da più cause.
Tra le cause e fattori di rischio più comuni, ritroviamo:
- Età avanzata (oltre i 60 anni) seppure possa manifestarsi anche in soggetti più giovani (40-50 anni);
- Sovrappeso, obesità che causano stress e notevole sovraccarico articolare;
- Predisposizione genetica all’osteoartrite;
- Passati episodi di ripetuti infortuni (soprattutto sportivi) alle ginocchia, esiti di fratture o lesioni capsulo-legamentose;
- Movimenti ripetuti in ambito lavorativo;
- Sovraccarico funzionale;
- Cattive posture;
- Interventi chirurgici di rimozione del menisco laterale o mediale;
- Pregresse infezioni articolari;
- Osteonecrosi condilica;
- Appartenenza al sesso femminile in quanto le donne di età superiore ai 55 anni sono più predisposte alla gonartrosi rispetto agli uomini;
- Altre forme di artrite (ad esempio, l’artrite reumatoide) o patologie metaboliche (morbo di Paget);
- Deformazioni scheletriche (disallineamenti come ginocchio valgo o varo);
- Instabilità per rottura dei legamenti crociati;
- Sedentarietà;
- Attività fisica eccessiva e inadeguata.
La precoce correzione di deformità come valgismo e varismo, l’accurata riduzione di fratture articolari saranno in grado di limitare l’incidenza dell’artrosi del ginocchio.
Diagnosi

L’iter diagnostico per individuare la gonartrosi comprende:
- Esame obiettivo;
- Anamnesi;
- Raggi X in posizione eretta (sotto carico, in proiezione antero-posteriore, laterale e assiale della rotula) per evidenziare le alterazioni del profilo scheletrico e presenza di osteofiti;
- TAC e Risonanza Magnetica Nucleare (RMN) utili per rilevare eventuali irregolarità delle cartilagini e studiare più approfonditamente le strutture capsulo-legamentose o meniscali.
La RMN è l’esame strumentale più significativo: consente di verificare l’entità della degenerazione e il grado di assottigliamento cartilagineo.
Terapie
In base ai risultati dell’esame diagnostico, lo specialista valuterà la terapia più adeguata.
La terapia conservativa comprende:
- Farmaci antinfiammatori non steroidei e analgesici;
- Infiltrazioni cortisoniche, di acido ialuronico (viscosupplementazione), di gel piastrinico o di PRP (Platelet-Rich Plasma ovvero plasma arricchito di piastrine che favorisce la rigenerazione tissutale);
- Ausilio di supporti (tutori specifici, bastone);
- Perdita di peso (in caso di sovrappeso o obesità);
- Integratori alimentari (preparati a base di glucosamina, condroitinsolfato e composti analoghi) noti come condroprotettori;
- Interventi correttivi (in caso di ginocchio varo o valgo) per riallineare l’arto;
- Esercizi di riabilitazione e trattamenti mirati d Fisioterapia.
Nei casi più gravi in cui la terapia conservativa non sortisce alcun effetto, il medico ortopedico valuterà la possibilità di un intervento chirurgico per l’impianto di protesi mini invasiva del ginocchio totale o parziale (monocompartimentale).
Gonartrosi: Fisioterapia d’avanguardia, i trattamenti mirati

Attualmente, non esiste una cura risolutiva per la gonartrosi bensì trattamenti sintomatici finalizzati ad alleviare i sintomi (ridurre il dolore, ripristinare la mobilità articolare delle ginocchia).
Il trattamento di Fisioterapia prevede due fasi che puntano, rispettivamente, al controllo di infiammazione e dolore e ad un intervento di tipo muscolare.
Nella prima fase, dolore e infiammazione vengono risolti con i seguenti trattamenti strumentali di Fisioterapia d’elezione:
– Tecarterapia;
– Laser Yag ad alta potenza;
– Ultrasuoni;
– Ionoforesi;
– rinforzo del quadricipite con elettrostimolazione;
In particolare, la Tecarterapia non si limita a ridurre dolore e infiammazione: agisce a livello muscolare, rilassa i muscoli contratti, drena il ginocchio gonfio. Le sessioni di Tecarterapia possono essere abbinate al lavoro di rinforzo muscolare (esercizi isometrici e concentrici).
Nella seconda fase finalizzata al ripristino della funzionalità articolare e muscolare, si procederà con le seguenti terapie fisiche:
- Terapia manuale eseguita dall’Osteopata, in grado di sbloccare l’articolazione, rilassare i muscoli contratti e ridurre la pressione sui nervi delle gambe;
- Kinesio taping;
- Esercizi terapeutici finalizzati ad aumentare la mobilità articolare e rinforzare i muscoli degli arti inferiori (soprattutto quadricipite, flessori e polpaccio).
Gli esercizi terapeutici (stretching dei muscoli appartenenti alla catena posteriore come il tricipite surale e il muscolo femorale, mobilizzazione, rinforzo muscolare, di tipo isometrico e concentrico, esercizi propriocettivi, ginnastica posturale) devono essere eseguiti correttamente su indicazione e sotto la guida del fisioterapista. In tal modo, si otterranno risultati concreti. Potenziare la muscolatura con gli esercizi è fondamentale per preservare l’articolazione.
Un trattamento riabilitativo efficace, eseguito da un fisioterapista qualificato, può migliorare notevolmente la qualità della vita rallentando l’evoluzione della patologia.
Qui un video a cura di Phisiolabroma
Rieducazione Posturale Globale: il metodo Mezieres
Tra la cause della gonartrosi, ritroviamo difetti posturali che devono essere assolutamente risolti per evitare recidive e non peggiorare il problema.
Il Centro Ryakos offre una prima visita gratuita con valutazione globale e distrettuale (inclusi i più importanti test) per controllare le reali condizioni del paziente. In seguito, si potrà pianificare un percorso terapeutico personalizzato che include la correzione posturale.
Verrai sottoposto ad esame Baropodometrico per controllare in modo molto preciso la tua condizione posturale totale. Se necessario, il Fisioterapista qualificato ti consiglierà la Rieducazione Posturale Globale con il metodo Mezieres. E’ l’unico metodo che permette di riequilibrare la postura dell’intera colonna vertebrale. Una postura completamente corretta significa migliorare l’elasticità muscolare, il movimento di tutto il corpo, evitare che dolore e infiammazione si ripresentino e ridurre lo stress da sovraccarico rallentando l’evoluzione della gonartrosi.

Massofisioterapista specializzato in terapia fisica strumentale, nel trattamento delle sindromi dolorose e in rieducazione posturale Mezieres. Iscritto all’Ordine TSRM delle Professioni Sanitarie

Lilia
Siete bravissimi, mi sono trovata benissimo. Grazie di esistere.
Roberto Franzese
grazie mille saluti