Cura gonartrosi

Cura gonartrosi: terapia conservativa, Fisioterapia mirata, consigli
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Individuare le cause, studiare i sintomi, indagare attraverso una diagnosi accurata per valutare la cura per la gonartrosi più adeguata. In questo articolo approfondiamo i rimedi, tutte le possibili cure, terapia conservativa e Fisioterapia d’avanguardia per intervenire tempestivamente sull’artrosi del ginocchio (gonartrosi). E’ importante frenare il processo degenerativo articolare evitando il più possibile l’ultima spiaggia, l’intervento chirurgico.
Affrontiamo la più comune e diffusa patologia articolare degenerativa che, se curata male o trascurata, può diventare invalidante.
Cura gonartrosi: non sottovalutare i sintomi

In presenza di gonartrosi, la cartilagine un po’ alla volta si usura, si assottiglia, cede, perde elasticità e si indurisce. L’usura del tessuto cartilagineo che riveste le articolazioni comporta una grave alterazione articolare del ginocchio. Non potendo più scorrere agevolmente, le ossa si deformano e modificano il trofismo dell’osso subcondrale col rischio di una formazione di osteofiti marginali che causano irritazioni della capsula e della membrana sinoviale. Tutto questo può verificarsi nello stadio avanzato dell’artrosi, quindi è bene intervenire tempestivamente proprio per evitare che la degenerazione avanzi.
Non sottovalutare i sintomi (dolore, rigidità articolare, gonfiore, limitazione funzionale, contratture muscolari, zoppia di ‘fuga’ che può alterare oltretutto la postura) perché un trattamento precoce può curare la gonartrosi in modo efficace bloccando il processo degenerativo.
Le due forme di gonartrosi
La cura per la gonartrosi può intervenire su due forme distinte di artrosi del ginocchio:
- Primaria, la più frequente, dovuta all’avanzare dell’età ed al sovraccarico articolare (il principale fattore di rischio è il sovrappeso);
- Secondaria, meno frequente, legata a traumi sportivi o incidenti stradali, interventi chirurgici, deformità scheletriche (ginocchio valgo o varo), cattive posture, patologie reumatologiche;
La gonartrosi è una patologia cronico-degenerativa che colpisce maggiormente donne (over 65) e persone obese.
L’infiammazione delle articolazioni è provocata dall’usura della cartilagine articolare e dal conseguente sfregamento delle ossa coinvolte. Può compromettere un ginocchio o entrambe le ginocchia (gonartrosi bilaterale, che si manifesta in oltre la metà dei casi). Il più delle volte, non coinvolge l’intera articolazione ma 1-2 dei suoi 3 compartimenti (mediale, laterale o femoro-rotuleo).
Diagnosi di artrosi del ginocchio
In caso di sospetta gonartrosi, il medico prescriverà un esame diagnostico mirato, accurato, preciso che prevede:
- Anamnesi (storia clinica del paziente);
- Esame obiettivo, visita ortopedica che include test specifici;
- Radiografia standard delle ginocchia in piedi sotto carico in varie proiezioni (antero-posteriore, laterale, assiale della rotula) per verificare eventuali alterazioni del profilo scheletrico e presenza di osteofiti;
- TAC e Risonanza Magnetica Nucleare (RMN), due esami consigliati allo scopo di evidenziare eventuali anomalie delle cartilagini e di approfondire le condizioni delle strutture capsulo-legamentose o meniscali.
L’esame più approfondito e significativo, in caso di gonartrosi, è la Risonanza Magnetica Nucleare in quanto permette di studiare l’entità della degenerazione, il livello di usura e di assottigliamento cartilagineo.
Gonartrosi cura: terapia conservativa

Per la cura della gonartrosi si può ricorrere a terapie farmacologiche, infiltrative, rigenerative, fisioterapiche. Soltanto nei casi più gravi, quando l’artrosi del ginocchio diventa invalidante, si valuta l’intervento chirurgico per l’impianto di una protesi di ginocchio mini invasiva parziale o totale (meno traumatica, attualmente la più sicura, avanzata e risolutiva in ambito chirurgico). Se la causa dell’artrosi è il ginocchio valgo o varo, potrebbe essere necessario un intervento correttivo per riallineare l’arto.
In base ai risultati diagnostici il medico prescriverà la terapia più adeguata. L’ideale è intervenire in tempo per evitare l’intervento, frenare la degenerazione.
La terapia conservativa punta a risolvere i sintomi e prevede:
- Farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) e antidolorifici (da assumere per il breve periodo della fase acuta);
- Infiltrazioni di cortisone;
- Terapia infiltrativa con acido ialuronico (viscosupplementazione), con sostanze rigenerative e fattori di crescita come il PRP (Platelet-Rich Plasma, plasma arricchito di piastrine per favorire la rigenerazione dei tessuti), il gel piastrinico o il gel di polinucleotidi (PDRN);
- Utilizzo di plantari, scarpe ammortizzate, ginocchiera o bastone;
- Dimagrimento (in caso di obesità o sovrappeso) per ridurre il carico sulle articolazioni;
- Condroprotettori ovvero farmaci ed integratori a base di glucosamina, condroitina solfato, nutraceutici orali che contrastano il processo degenerativo favorendo la normalizzazione della cartilagine e del liquido sinoviale;
- Esercizi di riabilitazione e trattamenti mirati di Fisioterapia d’elezione (una volta superata la fase acuta).
Fisioterapia: l’importanza della valutazione globale e distrettuale

Per il Fisioterapista esperto (come per l’Osteopata qualificato), ogni paziente è un essere unico da ‘valutare’ nel suo insieme: una patologia localizzata in un punto del corpo può essere scatenata dalla disarmonia del corpo (nella sua interezza). Tutti noi sappiamo, ad esempio, che anche l’artrosi può essere provocata da cattive posture che creano uno squilibrio su tutta la colonna vertebrale.
Il Centro Ryakos offre una prima visita gratuita con valutazione globale e distrettuale (che include i più importanti test fisioterapici, ortopedici, ecc.) per controllare le reali condizioni del paziente nel suo complesso. La valutazione è fondamentale (almeno quanto la diagnosi medica) per pianificare un percorso terapeutico personalizzato, su misura del paziente, che include la correzione posturale.
Gonartrosi: Fisioterapia d’avanguardia, i trattamenti strumentali mirati
Dopo la fase acuta, è fondamentale ricorrere ad un ciclo di Fisioterapia mirata suddivisa in due fasi.
Nella prima fase, si punta a ridurre ed eliminare infiammazione e dolore scegliendo tra le seguenti terapie fisiche strumentali d’avanguardia:
– Tecarterapia;
– Laser Yag ad alta potenza;
– Ultrasuoni;
– Ionoforesi;
– TENS.
La Tecarterapia resta, ad oggi, il trattamento più richiesto ed utilizzato: oltre a ridurre dolore e infiammazione, è decontratturante, rigenerante ed è in grado di drenare il ginocchio gonfio. Ha un’altra virtù: consente al Fisioterapista di abbinare la terapia manuale per decontrarre e rinforzare i muscoli (esercizi isometrici e concentrici).
Cura gonartrosi: trattamenti fisioterapici manuali
Una volta risolto il dolore, nella seconda fase si procederà con il recupero della funzionalità articolare e muscolare attraverso i seguenti trattamenti di Fisioterapia:
- Manipolazioni e manovre eseguite dall’Osteopata per sbloccare l’articolazione, decontratturare e rilassare i muscoli;
- Kinesio taping;
- Esercizi terapeutici mirati al recupero della mobilità articolare ed al potenziamento dei muscoli (in particolare, quadricipite, flessori e polpaccio). Si tratta di esercizi di stretching, mobilizzazione, rinforzo muscolare, di tipo concentrico ed isometrico a cui si aggiungeranno esercizi propriocettivi e posturali.
Gli esercizi terapeutici devono essere eseguiti in modo corretto e seguiti dal Fisioterapista se vorrai ottenere risultati concreti. Sono importanti, fondamentali per potenziare la resistenza, il tono e l’elasticità dei muscoli che sostengono l’articolazione del ginocchio. Considera che un trattamento riabilitativo efficace può non soltanto risolvere i sintomi ma rallentare l’evoluzione della gonartrosi.
Se vuoi davvero preservare l’articolazione, il passo più importante da fare dopo aver eliminato il dolore è rinforzare i muscoli per supportare la struttura articolare al meglio.
Correzione posturale per frenare il processo degenerativo

E’ perfettamente inutile curare i sintomi e ripristinare la funzionalità articolare e muscolare se, in seguito, il deficit posturale resta perché quel deficit sarà responsabile, in futuro, di recidive e può rischiare di far evolvere il processo degenerativo dell’artrosi.
Attraverso l’esame Baropodometrico il Fisioterapista controllerà in modo accurato e preciso la tua condizione posturale complessiva. Se necessario, ti suggerirà un percorso determinante per la tua salute: la Rieducazione Posturale Globale metodo Mezieres. Questo metodo unico è finalizzato a riequilibrare la postura dell’intera spina dorsale.
Ricordati che una postura corretta migliora l’elasticità muscolare, il movimento di tutto il corpo, evita recidive, riduce lo stress da sovraccarico e blocca il processo degenerativo dell’artrosi del ginocchio.
Prevenzione: consigli utili
Hai risolto il problema ma, per mantenere il tuo benessere, devi essere costante e cercare di non ripetere gli errori passati.
Ti diamo qualche consiglio:
- Mantieni il tuo peso forma, se sei in sovrappeso segui una dieta equilibrata per evitare il sovraccarico sulle articolazioni;
- Evita un’attività fisica inadeguata, sforzi eccessivi, sovraccarichi funzionali ma anche una vita sedentaria. Il movimento è vita anche per le articolazioni;
- Svolgi regolarmente (ogni giorno) gli esercizi suggeriti dal Fisioterapista;
- Mantieni una corretta postura in ogni momento della giornata e durante il riposo notturno;
- Utilizza plantari specifici, scarpe ammortizzate o ginocchiere per favorire un appoggio podalico corretto;
- Segui un corretto stile di vita evitando alcol e fumo, dannosi per le cartilagini.

Massofisioterapista specializzato in terapia fisica strumentale, nel trattamento delle sindromi dolorose e in rieducazione posturale Mezieres. Iscritto all’Ordine TSRM delle Professioni Sanitarie
