Frattura Metatarso

Frattura metatarso
Cosa si rischia con una frattura metatarso non curata o curata in modo inadeguato? Quali sono le cause scatenanti ed i fattori di rischio? I sintomi e le complicanze? Come diagnosticare la frattura e quali cure o trattamenti fisioterapici sono i più indicati per risolvere le conseguenze del trauma?
Risponderemo a queste ed altre domande, partendo dall’inizio.
La più frequente è la frattura 5 metatarso.
Vediamo, innanzitutto, cos’è il metatarso con brevi cenni di anatomia.
Cenni di anatomia: cos’è il metatarso
Ogni piede presenta 5 ossa lunghe denominate metatarsi (o ossa metatarsali) che, comunemente, chiamiamo dita. Il metatarso si trova tra le ossa tarsali (o del tarso) e le falangi prossimali (o prime falangi) di ogni dito.
E’ composto da tre parti: corpo (porzione centrale), base (estremità confinante con un osso del tarso) e testa (estremità distale collegata con la falange prossimale del dito).
Su un metatarso trovano inserzione muscoli e legamenti indispensabili per la funzionalità motoria del piede. Il metatarso contribuisce alla funzione di sostegno svolta dallo scheletro degli arti inferiori.
Come tutte le ossa dello scheletro umano, anche un metatarso può subire una frattura e sviluppare, oltretutto, una condizione dolorosa di natura infiammatoria nota come metatarsalgia.
Tipologie di fratture metatarsali
Le fratture al metatarso sono tutte uguali? No, nessuna frattura (in qualsiasi parte del corpo) lo è.
Esistono diverse tipologie di fratture metatarsali in base a vari fattori:
– Composta o scomposta se, rispettivamente, il frammento osseo non si sposta oppure si distacca;
– Aperta o chiusa se i frammenti di osso rompendosi lacerano pelle, legamenti o muscoli oppure se si fratturano all’interno;
– Completa o incompleta;
– Localizzata (in un punto) oppure combinata (in più punti).
A questo serve una diagnosi accurata: individuare il tipo di frattura su cui bisogna intervenire.
Sintomi della frattura del metatarso del piede
I sintomi di una frattura del metatarso del piede sono:
– dolore acuto e localizzato nella parte colpita dal trauma;
– rigidità;
– piede gonfio, tumefazione localizzata nell’area compromessa;
– formazione di ematomi;
– scricchiolio;
– formicolio;
– difficoltà a camminare
– deformazione dell’osso (in caso di frattura scomposta o aperta).
Cause
Le fratture più frequenti coinvolgono il quarto e quinto metatarso (anulare e mignolo) e, di solito, non vengono operate.
La frattura metatarso può essere causata da:
– colpo diretto e violento sul dorso del piede (un oggetto pesante che cade sul piede schiacciandolo);
– avulsione, quando un frammento di osso viene strappato via da un tendine o da un legamento, in genere a seguito di una distorsione della caviglia per un infortunio o per la ricaduta da un salto;
– stress, dovuta ad eccessivo e ripetuto utilizzo dell’osso metatarsale (colpisce soprattutto anziani e sportivi). Interessa soprattutto i metatarsi del 2°, 3° e 4° dito: di solito, si presenta come una microfrattura ed è molto frequente negli atleti;
– movimento di inversione del piede (violenta e marcata) durante cui il muscolo peroneo breve potrebbe tirare il metatarso del mignolo causandone la rottura(frattura del 5 metatarso).
– Patologie che causano danni all’integrità dell’osso (osteoporosi, tumore osseo).
Complicanze
Una frattura metatarso va trattata tempestivamente (entro le 24 ore) per evitare complicazioni come:
– Infezione della ferita;
– Infiammazioni tendinee, perdita del tono muscolare, capsulite post-traumatica o blocco articolare dovuti al periodo di immobilità forzata;
– Scomposizione di una frattura composta senza un motivo apparente, ecco perché si consiglia di ripetere la radiografia dopo 10 giorni dal trauma;
– Pseudoartrosi per difficoltà di calcificazione (osteoporosi avanzata) o cure inadeguate che non consentono di guarire la frattura;
– Flittene (bolle della pelle) causate da un disturbo della circolazione ed ecchimosi.
Frattura/lussazione di Lisfranc
Una particolare frattura metatarso è la frattura di Lisfranc ovvero una rottura completa del 2° osso metatarsale. L’osso, in questo caso, risulta fratturato alla base e può verificarsi una lussazione (con frammenti separati tra loro).
L’episodio avviene, in genere, dopo una caduta sul piede flesso o con un colpo violento al piede: ne sono vittime soprattutto i giocatori di calcio, i motociclisti ed i cavallerizzi. Si tratta di una lesione grave che potrebbe portare complicanze come artrite e dolore permanenti o la sindrome compartimentale.
La terapia consigliata è l’intervento chirurgico per riallineare le ossa fratturate attraverso la riduzione a cielo aperto con fissazione interna o la fusione delle ossa del piede (porzione centrale), ma non sempre l’operazione è in grado di ripristinare lo stato originario del piede.
Frattura di Jones e del ballerino
La frattura del 5° osso metatarsale prende il nome di frattura di Jones. Avviene nell’osso che collega il mignolo alle ossa della porzione posteriore del piede. E’ la frattura metatarso più frequente che può colpire la base in prossimità della caviglia (frattura del ballerino) e la diafisi (frattura di Jones), la parte centrale lunga dell’osso.
La frattura alla base è dovuta ad una rotazione verso l’interno del piede o quando questo viene schiacciato. In genere, basterà indossare una calzatura protettiva con suola rigida per qualche giorno senza dover ricorrere ad un’ingessatura. E’ un tipo di frattura che guarisce in tempi abbastanza brevi.
La frattura che colpisce la diafisi è meno frequente rispetto a quella della base: può impedire o interrompere l’apporto di sangue al tessuto osseo portando complicanze come un ritardo di consolidazione o mancata consolidazione dell’osso.
In certi casi, è sufficiente applicare un gesso a gamba corta, in altri è necessario un intervento chirurgico per la riduzione a cielo aperto con fissazione interna.
Diagnosi

Dopo la visita effettuata dal medico ortopedico, l’esame obiettivo e l’anamnesi, l’esame diagnostico determinante consiste nella radiografia del piede. Se la lastra RX risulta positiva confermando la frattura, si proseguirà con una risonanza magnetica o l’abbinamento scintigrafia ossea/TAC per individuare la rima di frattura.
L’esame che approfondirà e stabilirà una diagnosi definitiva è la risonanza magnetica eventualmente da ripetere dopo 2-4 settimane nel caso risultasse negativa ma con dolore.
Cure e trattamenti
Una frattura metatarso di lieve entità, composta e senza complicanze, può guarire spontaneamente nel giro di 6 settimane e basteranno riposo, immobilizzazione della gamba da tenere sollevata, applicazione di ghiaccio per ridurre edema e gonfiore.
In caso di frattura composta il più delle volte viene prescritta dai medici la Scarpa Podalux 2.
In caso di dolore e gonfiore, si possono assumere antidolorifici (tachipirina) e antinfiammatori non steroidei (ibuprofene).
In altri casi di frattura composta, si può applicare una benda di fissaggio mantenendola per due settimane oppure un gambaletto di gesso per circa 2 mesi a seconda della gravità della frattura.
Intervento chirurgico

Una frattura metatarso scomposta (ovvero con spostamento della falange) è ben visibile: l’osso è deformato, trapassa e lacera la cute oppure il dito è rivolto in una direzione anomala.
Quando la frattura è grave e i due monconi sono troppo distanti tra loro, serve l’intervento chirurgico per saldare l’osso evitando complicanze (mancata consolidazione, pseudoartrosi). L’operazione consente la riduzione della frattura tramite una vite o placca per ricomporre l’osso.
Successivamente, verrà applicato un tutore gessato (o tutore walker) per immobilizzare piede e caviglia. I tempi di recupero sono variabili (da 15 a 30 giorni).
Fisioterapia e riabilitazione

Dopo i 30 giorni necessari per il recupero post-operatorio, bisognerà intervenire con trattamenti fisioterapici mirati a ridurre l’edema, mobilizzare la caviglia, intervenire sul recupero muscolare e motorio.
In caso di frattura metatarso, i trattamenti più indicati sono:
– Terapia manuale eseguita dal fisioterapista per controllare il dolore e migliorare il tono trofismo muscolare e la mobilità articolare;
– Tecarterapia che agisce sull’infiammazione, dolore e riparazione dei tessuti;
– Sedute di magnetoterapia per accelerare la nuova formazione ossea(si può anche noleggiare l’elettromedicale);
– Laser Yag, metodica rigenerante di Laserterapia ad Alta Potenza che risolve infiammazione e dolore;
– Esercizi specifici per il recupero della muscolatura (coscia, polpaccio e piede) e della propriocettività;
– Metodo Mezieres di rieducazione posturale totale, dopo la fase di recupero dell’attività motoria.
Controllare la condizione posturale del paziente è fondamentale: l’esame Baropodometrico computerizzato misura la postura ed aiuta a prevenire conseguenze associate ad una postura sbagliata.
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Massofisioterapista specializzato in terapia fisica strumentale, nel trattamento delle sindromi dolorose e in rieducazione posturale Mezieres. Iscritto all’Ordine TSRM delle Professioni Sanitarie

andrea bertelli
buon giorno Gentilissimi , in data 23 settembre ho subito una frattura composta del quinto metatarso. mi e’ stato applicato un gambaletto gessato per circa 40 giorni con riposo totale e gamba sempre alta , oggi a distanza di circa 2 mesi e mezzo dall’incidente ho sempre dolori camminando (zoppicando per lo piu’) alla pianta del ptede ed al collo e si presenta sempre gonfiore alla caviglia zona malleolo e ridottissima mobilita’ della caviglia stessa. vado in piscina regolarmente tre volte alla settimana facendo esercizi specifici in acqua e ho da poco terminato due settimane di massaggi ed ultrasuoni presso un fisioterapista , ma il mio problema sembra troppo lungo per l’entita’ del danno subito. dopo la rimozione del gambaletto in data 04-11 ho fatto anche una risonanza magnetica che ha evidenziato infiammazione ai tendini della caviglia stessa.avete per favore qualche consiglio da darmi per accellerare la ripresa o sono normali questi tempi di recupero?
vorrei riprendere a fare la mia corsa su sentiero senza paura…. grazie mille.
Roberto Franzese
gentile signor bertelli deve recarsi da un fisiatra che le prescriverà la terapia più idonea perl’infiammazione tendinea. I trattamenti migliori per le infiammazioni sono la laserterapia yag ad alta potenza, le onde d’urto radiali e gli ultrasuoni. Potra riprendere a correre nel momento in cui non avrà più infiammazioni tendinee e avrà ripreso al 100 % il tono trofismo muscolare e la funzionalità dell arto coinvolto
Arianna
Buongiorno, avevo bisogno di un consiglio più che altro.. in data 16/03 ho subito una frattura composta del 2º/3º metatarso e una scomposta del 4º metatarso. Dopo esame RX mi è stato messo il gesso, dicendomi che non era necessaria l’operazione per la frattura scomposta (praticamente il 4º osso è storto come a formare un “>”). Ho eseguito un ulteriore esame RX 6 giorni dopo e mi è stato detto che l’osso non aveva subito spostamenti e che sarei dovuta tornare dopo altri 6/7 giorni.. sono ritornata a fare esame RX e l’osso è rimasto tale e quale al giorno di frattura.. mi hanno detto che sarei dovuta rimanere altri 18 giorni con gesso e poi rimuoverlo. Il mio dubbio è: può essere giusta una diagnosi del genere? Io guardando i raggi noto che l’osso è rimasto in posizione identica a quando l’ho rotto.. e a parer mio un osso storto non è una gran cosa, dato che hanno anche bocciato l’idea dell’operazione per metterlo in posizione corretta.. chiedo consigli sul da farsi (io avevo intenzione di andare a sentire altri pareri di ortopedici)
Roberto Franzese
se hanno ritenuto di agire così un motivo ci sarà. Si affidi al Medico che la sta seguendo e sicuramente risolverà il problema. Sia fiduciosa
Giuseppe
Buon giorno mi chiamo Giuseppe e mi dovrei operare di metatasio al piede destro come te la sei pasa e un intervento veloce mi fai sapere grazie
Roberto Franzese
stia sereno il tutto si risolve in poche settimane con un adeguata riabilitazione
RISULTA
salve. circa 16gg fa ho subito una frattura al 2-3-4 metatarso del piede sx. a causa di una caduta rovinosa mentre giocavo a calcio(in cui ho subito anche lo spostamento della rotula, ritornata in sede senza danni), credevo fosse qualche distorsione e basta. ma dopo 4gg ho deciso di andare al ps. RISULTATO: doccia gessata per 30 gg con divieto di carico. all inizio il piede era gonfio, adesso il gesso mi va largo, caricando pian piano sul piede rotto, non ci sono dolori, puo essere un buon segno? quali saranno le conseguenze quando andro’ a rimuoverlo?
ps: durante la giornata sento molto spesso formicolio al ridosso delle falangi.
Roberto Franzese
se le hanno dato divieto di carico non deve poggiarlo a terra per i prossimi 30 giorni. Dopo la rimozione della doccia gessata dovrà seguire un piano terapeutico che le verrà prescritto dal medico ortopedico/fisiatra per riabilitare l’arto immobilizzato e affatto da frattura per ripristinare la corretta mobilità, forza muscolare, tono, e propriocettività saluti
Rosanna
Salve! Ho subito una frattura del quinto metatarso di entrambi i piedi diversi anni fa (1996/1997). Inizialmente, poiché accadde durante l’ora di educazione fisica, la professoressa non ritenne si potesse trattare di frattura e consigliò di immobilizzare semplicemente i piedi, nonostante avessero iniziato a gonfiarsi e a presentare ematomi. A distanza di 15 giorni, dopo ripetuti fastidi, eseguii una radiografia che, ovviamente, fece risultare fratture in via di calcificazione. Per cui, l’unica cosa da fare, fu mettere una stecca. Oggi, a distanza di tantissimi anni, ho fastidio soltanto al metatarso sinistro, con forti dolori e zona estremamente sensibile al tatto. Noto anche difficoltà nel divaricare le dita e soprattutto il quinto metatarso che risulta del tutto inerme. Mi consiglia, anche se ormai sono passati diversi anni, di ripetere radiografia e, secondo lei, cosa potrebbe risultare? Eventualmente sarebbe possibile ripristinare la situazione in modo da non avere neanche più dolore quando cammino molto, eventualmente anche con della fisioterapia? Attendo sue. Cordiali saluti
Roberto Franzese
si esegua una radiografia così un medico ortopedico può verificare la sua condizione e le potrà prescrivere la cura corretta per migliorare il dolore e la mobilità
Katia Cavallaro
Allora io cio una fratura del 5 materaso a v mi anno messo il gesso giovedì e ieri me lano tolto perché mi erra largo miano messo una doccia
Roberto Franzese
segua il medico e poi faccia la riabilitazione
Ursula K
Buongiorno, mia figlia una settimana fa le hanno messo uno stivaletto di gesso, solo nella parte posteriore, a causa di una frattura composta del V metatarso del piede dx. Ora ha fortissimi dolori alla caviglia, non continui, e pensavo di portarla in ospedale per un controllo. Può essere utile o è normale. Grazie
Roberto Franzese
buongiorno diciamo che se i forti dolori alla caviglia sono comparsi dopo l’applicazione del gesso andrei a controllare la condizione del piede e del gesso. E’ chiaro comunque che dopo una frattura è comunque normale avere dolore.
Irene
Buongiorno una settimana fa ho rotto il 5 metatarso , mi hanno ingessata fino a quasi il ginocchio (il ginocchio è libero ) spesso quando mi metto in piedi le dita diventano subito viola poi però quando torno seduta con il piede sollevato tornano di colore più o meno normale , è normale tutto ciò ? sento ancora male al piede dopo una settimana è normale anche questo ? Grazie
Roberto Franzese
tutto nella norma
Anna
Salve vorrei sapere perché dopo una rottura al 2 3 e 4 metatarso ancora oggi a distanza di due mesi ho ancora il piede gonfio la rottura era scomposta ho tenuto il gesso per un mese e ora ancora per un mese mi hanno vietato di dare carico al piede facendomi mettere una scarpa di baruk ma il piede rimane gonfio fino ad oggi….controllo fra qualche giorno con rx
Roberto Franzese
Signora anna il gonfiore è normalissimo ed è dovuto all’immobilizzazione. Deve piano piano iniziare a muovere il piede e vedrà che pian piano il gonfiore andrà via. Non si preoccupi
Noemi
Mi sei simpatico, abbiamo lo stesso cognome. Ho una frattura composta del terzo metatarso per un trauma. Devo tenere il tutore per 30 gg e poi fare RX e visita. Nel tuo articolo consigli RX dopo 10 gg. Mi consigli di andare prima?
Noemi
Roberto Franzese
Ciao noemi ti consiglio di ripeterla sempre a 30 giorni. I 10 giorni si intende per altro tipo di problema.
Lara
Buongiorno 14 giorni fa ho subito una micro frattura del v metatarso mi hanno dato scarpa talus oggi provando a camminare non sento dolore secondo Lei posso togliere detta scarpa e camminare normalmente? Grazie cordiali saluti Lara
Roberto Franzese
salve deve osservare la prescrizione medica. In genere il tutore viene applicato per 21/30 giorni e successivamente si esegue un controllo con una radiografia.
Daniel
Buogiorno, lunedì 12 agosto ho subito la frattura composta del v metatarso, il piede non presenta alcun gonfiore né nessun dolore, porto il tutore dal giorno successivo sto facendo riposo assoluto (senza mai poggiare il piede a terra). L ortopedico mi h detto di portare il tutore per 30 gg…Ma é possibile che la frattura si sani entro 3 settimana e quindi togliere il tutore prima?
Roberto Franzese
In genere una frattura per consolidarsi completamente impiega circa 3 mesi. Si porta il tutore per 30 giorni per raggiungere un buono stato di consolidazione e intraprendere la riabilitazione. Può aiutare la guarigione del callo osseo facendo Magnetoterapia a domicilio per 6/8 ore. Cordialmente
Giovanni
Buongiorno scusi disturbo ho subito 20 giorni fa frattura scomposta del 2 metatarso del piede dx dovuto alla corsa (da stress) ho stivaletto di carico in modo da camminare in gesso lo dovrei togliere il 20/09/2019
Ho fatto controllo Rx a 15 giorni e il referto dice che si sta calcificando ma i monconi non sono in asse (cioè non allineato ) potrei avere problemi dopo???
Posso ritornare alla mia passione la corsa???
Che dite Grazie Giovanni
Floriana
Buongiorno il 20 agosto ho subito una frattura scomposta in diafisi del 6 metatarso del piede dx ma sono andata in ospedale solo 5 GG dopo dove per 4 GG mi hanno messo un ingessatura leggera poiché il piede era troppo gonfio. In realtà la dottoressa di turno mi ha reso noto che di solito in i casi di fratture scomposta operano con intervento chirurgico avvisandomi però che il piede si sarebbe potuto accorciare!! Spaventata ho rifiutato così il 29 agosto hanno provveduto a mettermi gesso rigido che togliero il 26 settembre. La mia domanda è: visto che cmq il piede mi duole ancora è possibile che nn di sia calcificato e quindi guarito? Ho timore che dopo un mese di riposo e divieto di carico nn abbia risolto nulla e io ho il terrore degli interventi chirurgici!!! Grazie mille in anticipo
Roberto Franzese
salve la formazione di callo osseo e guarigione completa di una frattura avviene in circa 3 mesi. In questa fase è normale lei abbia dolore. Sia tranquilla e segua il medico ortopedico. In genere si ripete una radiografia di controllo dopo 30 giorni dal gesso. Saluti
enrico berardi
come va? sei guarita? anche io ho subito frattura scomposta del 4° metatarso il 31 agosto 2020.
c
anche io la settimana prossima vado a togliere il gesso per frattura alla testa del V metatarso e il dottore mi aveva prescritto un mese di riposo senza carico, la mia domanda ora è.. quando tornerò a camminare? già dalla settimana prossima oppure devo aspettare ancora? grazie
Roberto Franzese
camminare dopo 2 3 settimane di fisioterapia con carico graduale
enrico
come va? sei guarita? anche io ho subito frattura scomposta del 4° metatarso il 31 agosto 2020.
Rocio
Ciao il 4 settembre ho sofferto la frattura della base V metatarso. Mi hanno ingessato il piede e detto di non caricare perche potrebbe esserci il rischio di operare. Il 14 settembre go fatto il controllo e nuovi rx e mi hanno detto che andava bene, non c’era piu rischio di operare, ma dovevo portate il gesso fino l’8 di ottobre con divieto di carico. Purtroppo, ieri 23 settembre mentre mi spostavo a casa con le stampelle ho perso l’equilibro e in modo automatico ho poggiato il piede ingessato caricando tutto il mío peso. Ovviamente é stato una cosa di secondi ma il dolore era fortissimo come quando ho sofferto la frattura. Ho presso antidolorifico e cercato di calmarmi, oggi il dolore non é cosí forte. Vorrei sapere se con questo incidente ho peggiorato la mía situazione e se adesso é ritornato il rischio di operare. Il mío prossimo controllo era previsto l’8 ottobre quando dovevo rimuovere il gesso. Dovrei andare prima per fare altre rx o per aver csricato il piede per qualche secondo (anche se in modo forte) non succede niente. Grazie sono molto spaventata.
Roberto Franzese
si tranquillizzi ha comunque un ingessatura. Visto che il dolore è rientrato non mi preoccuperei più di tanto.
Federica
Il 20 settembre mi hanno investito e ho subito la rottura scomposta del secondo metatarso del piede destro. Mi hanno operato il 25 settembre mettendomi un filo. Ho l’appuntamento per controllo ed eventualmente togliere il filo, il 28 ottobre.
Il piede non è gonfio, oggi finalmente 29 settembre non mi fa male.
Chiedo, fra quanto secondo lei potrei iniziare ad appoggiarlo un po’. Dopo 30 giorni dall’operazione, o oltre?
Grazie
Roberto Franzese
dopo 30 giorni in genere è consentito un carico parziale/totale. Dipende dal tipo di intervento e dall’entità della frattura, tecnica operatoria e consolidamento oseeo. Si affida al medico ortopedico e sia sereno. Buona guarigione
Gloriana Bisi
Buongiorno volevo un chiarimento. Ho avuto 1 mese fa una brutta caduta scivolando su un tappetino,dalla tac risulta frattura pluriframmentaria della base del 2,3,4 metatarso. Ho tenuto la stecca gessata per 25gg. ho il controllo tra 20gg. È normale che mi sveglio al mattino e il piede è più sgonfio e arrivo al pomeriggio si rigonfia abbastanza e cambia di nuovo colore. Oggi è passato 1 mese e quando cammino con la scarpa talus mi fa male. Quanto ci metterà a sgonfiarsi definitivamente tutto il giorno?
Roberto Franzese
talvolta il gonfiore rimane anche dopo molti mesi. Deve effettuare sicuramente della riabilitazione motoria, rieducazione al passo e propriocettiva.
Nino
Buongiorno,ho subito una frattura scomposta base 5o metatarso con conseguente intervento chirurgico e inserimento placca o vite. Mi è stato prescritto tutore scarponcino e divieto di carico sul piede. Dopo 30 giorni dovrò effettuare visita controllo previa radiografia. A parer suo quali sono i tempi di recupero ?Potrò lasciare stampelle e camminare autonomamente? Grazie
Roberto Franzese
dopo 30 giorni sicuramente potrà lasciare stampelle progressivamente e camminare autonomamente. Deve fare sedute di magnetoterapia per consilidare prima la frattura e la classica riabilitazione motoria e al passo. Saluti
Valerio
Ho subito una frattura del 2 3 4 metatarso composta mi é stato prescritto 1 mese di gesso per il momento il trauma e accaduto a causa incidente stradale in data 22 ottobre 2019 secondo lei quando potrei tornare più o meno a giocare a calcio
Roberto Franzese
almeno due/tre mesi dal trauma . Deve aspettare che si consolida la frattura completamente, deve effettuare sedute di riabilitazione motoria e al passo oltre che propriocettiva.
Nico De Luca
Salve dottore, nel novembre 2018 ho avuto una frattura composta del V metatarso, purtroppo a causa delle dimensioni del mio piede (Tg. 51) non trovando una scarpa talus di quelle dimensioni, ho cercato di curarlo tenendolo fermo e usando solo la pantofola, ora a distanza di quasi un anno, ho ancora dolore e ogni qual volta urto il piede, il dolore lo porto avanti per un bel po, tant’è che faccio fatica a poggiare il piede a terra. Cosa mi consiglia di fare?
Roberto Franzese
bisogna fare un indagine strumentale per capire quel dolore da cosa è causato e poi fare una cura adeguata. potrebbe trattarsi di difetti di consolidazione, infiammazione tendinea o altro. Si rivolga ad un medico ortopedico o fisiatra per le cure
Domenico Petricciuolo
Buono. Circa 22 giorni fa ho avuto un trauma contusivo al piede dx. Ho camminato sopra. I primi due giorni il dolore era fortissimo. Il piede si è gonfiato ed è comparso ematoma alle dita a tutto il piede nella parte inferiore. Dopo 8 giorni sono andato al PS e con rx e tac mi è diagnosticata frattura pluriframmentaria modicamente scomposta,monconi allineati ad estensione intrarticolare alla base del 1 MTS,
Immagine lamellare calcifica spigolo antero laterale del 1 cuneiforme, possibile espressione di distacco corticale.
L’ortopedico del PS ha consigliato valva gessata,arto antideclive, stampelle canadesi e cleaxane e Amedex cpr. Controllo e rx in stecca tra 15 giorni. Nel frattempo, tranne i primi 5 giorni, in casa per la routine normale in pochi metri,ho fatto a meno delle stampelle, sempre concedendo poco carico al piede dx. La.valva si è allargata, il piede si era sgonfiato completamente.
Attualmente al tatto ho leggero dolore lateralmente inferiormente , un po’ il collo, sotto la pianta sento come se tirasse di lato. A tratti non sempreNon sempre .Preciso che forzando riesco quasi a camminare e piegare il piede pur dentro la valva . Mi preoccupo, il dolore è normale dopo 16 giorni di stecca? L’ortopedico non è che sia stato leggero? A miglior precisione sul rx è scritto:
non calcificazioni nei tessuti molli perischeletrici e periarticolari. Lei cosa ne pensa? C’è pericolo di interventi chirurgici, sono terrorizzato all’idea? La ringrazio se può prestare attenzione e rispondermi, buona festa della Repubblica
Roberto Franzese
salve si affidi al medico che la sta seguendo. L’ortopedico non è stato leggero e il dolore è più che normale in questa fase.
Domenico Petricciuolo
La ringrazio, è stato gentilissimo. Buon lavoro e buona giornata.
Roberto Franzese
di nulla saluti
Francesco
Salve. il 22/5 ho avuto una frattura composta al secondo metatarso del piede sx. Per tre giorni non mi sono fatto visitare, camminando zoppicante. Il 25/5 sono andato al PS e mi hanno applicato una scarpa Talus, senza darmi precise indicazioni.
Da allora a oggi ho cercato di evitare di camminarci ma non mi sono munito di stampelle perchè il medico mi aveva detto “non ti faccio il gesso ma ti metto il tutore così puoi camminarci”. Il dolore (e il gonfiore) non accennano a diminuire? Ma posso davvero camminarci? Molti mi han detto che devo stare 15gg in riposo ASSOLUTO, tenendolo alto e non camminando NEANCHE con le stampelle. Conferma? Perchè il medico allora non me l’ha detto subito?
Nel caso… con le stampelle posso camminare?
Roberto Franzese
se il medico le ha messo la scarpa e le ha detto che può camminare cammini tranquillamente.
Rita
Salve, il 4 luglio ho fratturato il V metatarso del piede sx.
Il 6 ho fatto la lastra e di conseguenza mi è Stata fatta la proposta di mettere un tutore walker a permanenza senza far carico per 30 giorni.
Il mio dubbio sorge perché la notte lo sento molto stretto, addirittura ci son momenti dove mi vengono i crampi, allargo le cinghie e il piede torna in se. Il tutore secondo lei svolge il suo lavoro anche se un po’ largo? Oppure devo tenerlo sempre stretto? Anche perché qualche volta ho aperto il tutore per fare il lavaggio quotidiano (solo con salvietta senza mai togliere il piede dal tutore)
Ho molta paura che il giorno fatidico mi dicano che la frattura non si sia consolidata.
Roberto Franzese
salve signora rita la frattura sarà completamente consolidata dopo circa 3 mesi. Continui cos’ con fiducia, in genere dopo 30 giorni di immobilizzazione si forma un buon callo osseo che le consente di camminare e iniziare il percorso riabilitativo. Le consiglio di noleggiare una magnetoterapia per accelerare il processo di consolidamento osseo. Cordialmente
Francesca
Salve, il 14/07/2020 ho riportato una frattura composta al quinto metatarso del piede sinistro, il giorno seguente il 15/07 mi sono recata al pronto soccorso e mi è stato fatto un gesso “doccia” che ho portato per circa sei giorni e poi ho indossato un tutore Walker fino ad adesso ossia per altri 10 giorni, ho già fatto il primo controllo dove mi hanno consigliato di continuare a portarlo per almeno fino alla metà di Agosto, io riesco a camminare portando carico lieve su tallone e laterale destro del piede. Volevo sapere se secondo lei posso utilizzare una scarpa tutore piuttosto che il Walker che arriva fino sotto il ginocchio. Utilizzo stampella per ulteriore sostegno. Devo per forza utilizzare tutore anche la notte adesso? Grazie.
Roberto Franzese
salve gentile signora francesca non sapendo la tipologia di frattura metatarsale non posso consigliare nulla. Si affida al medico ortopedico e segua correttamente le indicazioni e vedrà che in poche settimane tornerà tutto alla normalità
Cordialmente
Maria Gabriella Serena Meini
Sono caduta il 37 agosto e il giorno successivo mi è stata diagnostica ta frattura del 5 metatarso co distorsione della caviglia piede sx. L’ortopedico mi ha fatto tenere tutore per 4 settimane. Il 29 settembre ho tolto il tutorr in seguito a controllo radiografico con frattura in fase di consolidamento, dopodiché ortopefico dell’ospedale mi ha consigliato carico e piegamenti pet mobilizzare caviglia. Tornata a casa sono disperata xché non riesco a camminare e caricare il piede ovviamente gonfio. Adesso a distanza di giorni 6/10 dopo giorni di tekar a casa e un po’ di ginnastica e una fisioterapia manuale riesco a stare in piedi con un po’ di dolore ma, non riesco ancora a fare un passo. Mi dice la fisioterapista di portare pazienza perché ho la fibromialgia piu nella stessa gamba soffro di sciatalgia cronica che curavo con osteopatia e bagno caldi alle terme. Riuscirò a camminare presto e mi sembra che il medico ospedaliero sia stato troppo leggero alla mia richiesta di fisioterapia ha negat necessità. Grazie della sua risposta
Roberto Franzese
continui a seguire la fisioterapia e vedrà che nell’arco di alcune settimane si rimetterà in sesto saluti
Felice
Buongiorno ho dovuto fare un intervento con filo per una frattura del quinto metatarso del piede sx , la rimozione del filo dovrebbe essere fatta prossima settimana, mi chiedo se potrò subito camminare e guidare, al momento sto facendo carico da 4 settimane utilizzando scarpa talus,grazie
Roberto Franzese
in genere si procede con canadesi e semi carico per poi progressivamente eliminare una canadese e poi l’altra. segua il percorso riabilitativo.
Marco
Salve il 14 giugno ho subito una frattura composta al 2-3 metatarso, tra una decina di giorni dovrei togliermi il gesso, lei creda che una volta tolto il gesso riuscirò a camminare almeno oppure avrò sempre bisogno di stampelle? Oppure dovrò per forza affrontare terapie?
Roberto Franzese
salve prima deve usare le stampelle eseguire la riabilitazione e progressivamente lasciare le stesse sotto indicazione medica e del fisioterapista
Marco
Buongiorno, ieri sono andato a farmi la radiografia al pied al secondo e al terzo metatarso, ed è uscito in via di consolidazione, quali sono secondo lei le tempistiche? Ho notato che un metatarso la frattura sembra scomparsa mentre l’altra la frattura si vede leggermente.
Roberto Franzese
per consolidare completamente le fratture impiegano circa tre mesi
Marinella Zavaroni
Buongiorno, il 2/6 ho accidentalmente urtato il piede di un tavolo con le dita del piede esposte, riportando una frattura composta della diafisi della falange prossimale del terzo dito. Il dito è stato solo fasciato e incerottato insieme alle due dita accanto e mi hanno prescritto 30 gg. di riposo senza carico, con utilizzo di stampelle e/o scarpa talus. Ho usato prevalentemente la seconda, per cui il piede non è mai stato del tutto immobile. Il 2/7 ho fatto le lastre di controllo, ma finora le ho mostrate solo al mio medico, che mi ha detto di riprendere gradualmente a mettere carico. Dal 8/7 ho riprovato a camminare senza la scarpa talus, zoppicando per evitare alleggerire il peso sull’avampiede, ma ad oggi, dopo quasi 50 giorni dalla frattura, mi fa ancora male. In particolare, sento dolore se premo anche solo leggermente sul dito, sia dall’alto che dal davanti, se cerco di flettere le dita o muovere il dito di lato, per esempio nel lavarmi. E nel camminare, per non sentire dolore devo ancora zoppicare per sgravare la punta del piede dal peso del corpo, mentre il passo normale è ancora doloroso.
Sono un po’ preoccupata perchè pensavo che guarisse molto prima e di poter già riprendere a fare camminate e corsette, ma il persistere del dolore mi fa temere che la frattura non si stia saldando nei tempi previsti. Oltretutto, la settimana prossima dovrò andare in vacanza, secondo lei è rischioso camminare liberamente? Grazie
Roberto Franzese
secondo me lei dovrebbe farsi seguire da un fisioterapista.
Marco
Salve, il 14 giugno ho riportato una frattura composta del 2-3 metatarso, ho tenuto ben 40 giorni il gesso e adesso dovrò fare 10 sedute di terapie magnetiche che in più sto indossando anche una scarpa post operatoria per scarico avampiede. Secondo lei riuscirò almeno a camminare per il 13 agosto(ho prenotato una vacanza già mesi fa) ,facendo 10 terapie se non più ed indossando tutto il giorno questa scarpa togliendola solo di notte.
Aspetto una vostra valutazione grazie!!
Roberto Franzese
salve dovrebbe riuscire tranquillamente a partire per le vacanze facendo estrema attenzione e cautela ai movimenti
Nava Antenucci
Ho messo male il piede dx e così ho preso una storta il 20 agosto avevo dolore ma ci ho messo del ghiaccio. Il 26 agosto sono andata al P.S. dove mi hanno riscontrato una frattura del V metatarso mi hanno fatto un cerottaggio e devo ripetere i Rx e la visita ortopedica tra 20 giorni volevo chiederle se posso guidare oppure no. Grazie
Roberto Franzese
no non può guidare
Irene Puccinelli
Salve,
il primo agosto scorso ho avuto un incidente in motorino con frattura alla base del V metatarso. Ho portato 35 giorni un tutore Walker e avrei dovuto iniziare a caricare a partire dal ventunesimo giorno. Purtroppo non ho potuto farlo, a causa di una profonda abrasione guarita del tutto solo ai primi di settembre. Ho fatto e sto ancora facendo fisioterapia (piscina e palestra) e ad oggi l’unico dolore che resta è alle dita, in particolare alluce e secondo dito, e caviglia ancora molto gonfia. Il fisioterapista mi ha detto di cercare di “pestare” sulle dite, evitando di camminare con il piede piatto. Io cerco di camminare muovendo tutto il piede, ma a cosa può essere dovuto il dolore alle dita che non accenna a passare?
Roberto Franzese
dal trauma sicuramente e da residui di infiammazione. provi a fare della laserterapia
Giuseppe
Buongiorno Dottore, a seguito di una caduta il 19 di gennaio mi hanno riscontrato 2 piccole fratture composte alla base del V metatarso del piede DS.
In ospedale mi hanno messo il gesso e mi hanno detto di andare a visita di controllo il 21 febbraio. Oggi 20 febbraio sono andato a fare la radiografia prima della visita di domani e mi hanno detto che la frattura non si è ancora consolidata.
Premetto che a casa ho fatto tutti i giorni la magneto terapia per almeno 8 ore. Sono un po’ preoccupato e volevo un suo parere.
Grazie in anticipo per l’eventuale risposta
Roberto Franzese
rientra nella normalità. ci vogliono 3 mesi per saldare una frattura completamente
Beatrice
Salve, in data 31 ottobre mi sono fratturata il 2,3 e 4 metatarso, sono andata subito al pronto soccorso e mi è stato messo il gesso, che verrà rimosso questo 30 novembre, con divieto di carico per 25 giorni.
La mia domanda è, considerando che è da poco che lavoro ed è una malattia piuttosto lunga, quando potrò tornare a lavorare? (Utilizzo scarpe antinfortunistiche con suola antiscivolo e punta in ferro)
Grazie mille e buona giornata
Roberto Franzese
da metà fine dicembre potrebbe riprendere se la mobilità è buona
Sofia
Salve, qualche giorno fa ho avuto una distorsione accidentale al piede sx. Dolori sul cuboide e metatarso, niente frattura e nessun dolore alla caviglia. Mi è stata diagnosticata una contusione di terzo grado, mi hanno applicato la calva gessata per tre settimane e subito dopo un tutore per aiutare la ripresa e contenere il movimento della caviglia.
Al momento non ho nessun livido sulla parte interessata, ma solo gonfiore la malleolo laterale e mediale.
Dopo quanto tempo, più o meno, passerà il dolore?
Roberto Franzese
non le posso dire dopo quanto tempo passerà il dolore. può accelerare sottoponendosi magari a sedute di laser yag e crioterapia
Lorenzo
Salve dottore, circa a settembre ho preso una botta al piede, ho fatto raggi e non è uscito nulla, dopo un mese non è uscito nulla, dopo due mesi ho deciso di fare una risonanza magnetica e mi è stato diagnosticato un edema osseo della spongiosa nella testa del primo metatarso, ho fatto due cicli di laser terapia e magnetoterapia e l’11/4 mi è stato diagnosticato: “Eventi traumatici con frattura composta della testa del primo metatarso con evidenza a tale livello di piccola areola erosiva subcondrale residua non evidente nel precedente esame del 17/11/2021
Laura
Buongiorno il 19 marzo 2022 mi sono rotta il 5 metà Tarso con una storta ,pronto soccorso con tutore per 35 giorni senza appoggiare il piede, tolto tutto il 26 aprile chiesto al dottore se dovevo fare qualcosa per la ripresa mi ha detto no no solo camminare, di mia iniziativa e chiedendo a altre persone sto facendo le teca ma il piede e ancora gonfio premetto che faccio un lavoro che sono in piedi da quando inizio a quando finisco, so che ci vuole tempo ma sento un dolore che è come una fitta ,la fisioterapista ha detto che finito le teca dovro fare fisioterapia per muovere le dita che adesso mi fanno male, volevo sapere un suo parere grazie!
Roberto Franzese
si affidi alla fisioterapista e sicuramente guarirà quanto prima e al meglio
Francesco
Buona sera dottore il 29 aprile ho avuto un incidente sul lavoro con un sollevatore che mi ha schiacciato il piede sx le radiografie non risultava niente ma dopo una settimana ho fatto la risonanza e avevo fratture composte in tutti i metatarsi dopo un mese di gesso ho fatto di nuovo risonanza e le fratture sono incomplete ortopedico mi a dato appuntamento il 5 luglio ho fastidio come bruciore e dolori secondo lei è normale che mi hanno prescritto tutore bivalva che tra l’altro mi dà fastidio e quando abbasso la gamba il piede gonfia e cambia colore
Roberto Franzese
tutto nella norma
Francesca
Buonasera dottore, il 20 giugno una storta mi ha causato frattura V metatarso scomposta, messo tutore e dopo 8 gg rifatto rx dove mi è stato confermato che si poteva evitare un intervento chirurgico, devo tenere il tutore e nn fare carico sul piede, la mia domanda è di notte posso togliere il tutore?
Roberto Franzese
meglio tenerlo
Stefano
Ho fratturato il 5 metatarso del piede dx domenica e lunedì mi hanno messo il gesso ..per spostarmi per andare in bagno e per mangiare dovrei usare le stampelle , ma il più delle volte saltello sul piede sinistro per muovermi.. qualcuno sa se fa ritardare o addirittura compromette la guarigione ??
Roberto Franzese
se non poggia il piede fratturato può stare tranquillo.usi le canadesi Comunque
Lia
Buonasera. Ho frattura del osso di metatarso, composta. È passato un mese. Mi hanno detto ti tornare tra un mese. Ma Per adesso non riesco a fare la visita. Potrei provare a camminare o posso peggiorare le cose? Come posso capire se è andato a posto o no prima di andare da dottore?
Roberto Franzese
lei non deve improvvisare. deve farsi seguire dal medico che le darà le indicazioni del caso
Maria Martellotti
Buongiorno , mi sono fratturata il quinto metatarso un mese fa’. L’ altro ieri ho eseguito un rx al piede che conferma il processo di consolidazione . Il problema è’ che io ho molto dolore al piede nonostante sia trascorso un mese. Il medico nn ha dato molta importanza a ciò’. Lei che ne pensa?
Roberto Franzese
non si preoccupi del dolore passerà con il tempo
Margherita
Buongiorno, il 17 luglio ho rotto il V metatarso ( referto: frattura a più rime lievemente angolata della meta diafisi del V metatarso). Mi hanno dato una scarpa Talus e riposo assoluto per un mese, il 18 agosto avrò rx di controllo, lei pensa che riuscirò a camminare?
Roberto Franzese
con la scarpa sicuramente
francesco
Buongiorno,
siamo in vacanza all’estero è mia figlia undicenne ha subito la settimana scorsa una frattura del frammento dell’osso del quarto metatarso del piede destro. Ha il gesso e le due radiografie fatte a giudizio del medico locale escludono l’intervento. Ha prescritto di tenere il gesso per altre due settimane. In quanto e come si guarisce da questo trauma? Davvero l’intervento non è necessario? Grazie per la cortese attenzione
Roberto Franzese
non è necessario intervento se frattura composta
Roberto
Buongiorno dottore. A seguito della caduta dello scooter sul mio piede mi è stata riscontrata, tramite rx, frattura della base del V metatarso. Il referto non indica frattura composta o scomposta, dal che dovrei dedurne che si tratti di frattura composta?Immobilizzato il piede con gambaletto in vtr (gesso) fin sotto il ginocchio da togliere dopo 30gg con arto in scarico e divieto di carico. Dopo la rimozione del gesso potrò appoggiare fin da subito il piede? E quali sono le terapie da seguire per un recupero il più efficace e rapido possibile? Grazie
Roberto Franzese
riabilitazione e magnetoterapia
Roberto
Buongiorno. Ho tolto ieri, dopo un mese, il gesso applicatomi in conseguenza di una frattura alla base del V metatarso. La Rx mostra la frattura con iniziali segni di consolidazione. Muovo le dita, ROM caviglia ridotto di circa 1/3, non deficit n-v. L’ortopedico dell’ ambulatorio in ospedale mi ha prescritto: per 10gg carico solo su retropiede poi carico progressivo, svezzamento da bastoni canadesi, sospende inhixa tra 10gg circa, esercizi di recupero articolare caviglia dx attiva e passiva, magnetoterapia notturna tipo CEMP. A mia domanda risponde che non c’è bisogno di un fisioterapista e che gli esercizi posso farli autonomamente. È d’accordo? Inoltre, dopo aver tolto il gesso, ancora oggi ho il piede gonfio e più scuro dell’altro. È normale? Grazie
Roberto Franzese
assolutamente in disaccordo. faccia fisioterapia per recuperare prima e completamente
Lorena
Il 17 settembre ho subito Una frattura composta del V metatarsale. Mi hanno messo un tutore E cammino con le stampelle, ma tra qualche giorno mi hanno detto di utilizzare quello per camminare e di iniziare a fare un minimo di carico. È giusto o dovrei aspettare che passi un mese esatto prima di iniziare col carico?? Grazie in anticipo
Roberto Franzese
deve seguire semplicemente le indicazioni mediche. stia serena
Marilena
Buongiorno dottore
Ieri mi hanno riscontrato, dopo una caduta, un trauma al piede sx
Esame obiettivo: distorsione piede e caviglia sx
Frattura composta alla base del V metatarso. Regolari i rapporti articolari.
Si consiglia utilizzo di scarpa talus x 30 gg
Deambulazione con stampelle
Controllo clinico rx tra 35 gg
Le glielo gentilmente
Non mi hanno immobilizzato il piede con niente, neanche una fascia, è corretto?
Siccome la scarpa mi arriverà tra due giorni e di notte la si toglie quindi il piede è libero e si muove , ci saranno dei problemi più in là?
Io nel frattempo ho fasciato il piede , uso il ghiaccio e lo tengo alto cerco di caricare il meno possibile usando le stampelle.
Anticipatamente La ringrazio per una sua risposta.
Marilena
Roberto Franzese
va bene quello che sta facendo. non carichi il peso. può fare magnetoterapia.
può noleggiala anche da noi qui:
https://magnetorent.it/prodotto/magnetoterapia-domiciliare/
Alice
Chiedo scusa la calzatura si chiama Talus, ed essendo più alta la suola delle Calzature che porto a lavoro non è che può causare altri problemi? Grazie di nuovo..
Roberto Franzese
no
Giuseppe
Salve Dottore, ho iniziato a fare la riabilitazione del piede dopo un periodo di immobilizzazione di 30 gg per la frattura al V metatarso del piede dx. Sto continuando a fare la magneto terapia perché la frattura non si è consolidata. Riesco a camminare con le stampelle ma non mi sento sicuro.
Secondo lei, quando potrò camminare senza le stampelle e quando potrò guidare la macchina e riprendere a lavorare.
Grazie in anticipo dell’eventuale risposta
Roberto Franzese
il tutto si risolve in genere in tre mesi dal trauma se non vi è stato intervento chirurgico
Anna 71
Buonasera,
ho rotto 5 metatarso sx.
X 30 giorni ho metà gesso (dietro) da sotto ginocchio a sotto le dita. Poi dopo rx e visita. La dottoressa mi ha detto che se voglio posso toglierlo e mettere un walk o talus. Senza però camminare ma usando le stampelle posso al massimo appoggiare piede. Ma la notte è da tenere, Se lo tolgo non mi faccio male? Lei pensa che sia tutto giusto? Mi consiglia di togliere il gesso e mettere walk/tapis? Grazie
Roberto Franzese
mette la scarpa senza problemi
Anna 71
Buongiorno, ho rotto 5 metatarso sx.
X 30 giorni ho metà gesso (dietro) da sotto ginocchio a sotto le dita. Poi dopo rx e visita. La dottoressa mi ha detto che se voglio posso toglierlo e mettere un walk o talus. Ho messo Talus e adesso dopo 30 giorni sono tornata per visita di controllo e dalla nuova radiografia non si nota nessuna calcificazione dell’orso.
Dicono che sembra la stessa radiografia di 30 giorni fa. Non dovevo mettere Talus ma tenere Valva per nervo che può spostare la rottura muovendo il collo del piede. Adesso mi hanno rifatto la valva che devo tenere per 15 giorni ogni sera toglierla per fare magnetoterapia e poi rimetterla. Dopo i 15 giorni devo togliere autonomamente tutto e iniziare con le stampelle a caricare il 50%. Ancora 15 giorni circa sempre facendo la magnetoterapia e poi devo di nuovo fare la radiografia e visita ortopedica. (Tot. 30 giorni circa da oggi).
Ma è normale che solo dopo 15 giorni si calcifichi tutto e che possa riprovare a caricare 50% autonomamente? Ho un po’ di paura, avevo tolto la valva la prima volta per avete una buona e veloce riabilitazione e adesso sono punto a capo? Mi hanno anche dato integratori di calcio e DIBASE per aiutarmi a calcificare. Secondo lei dove ho sbagliato? Procedere così è giusto? Grazie
Roberto Franzese
va valutato il tutto come le consigliano i medici