Cura Tallonite

Cura tallonite: come risolvere definitivamente con la Fisioterapia
Indice
L’infiammazione del calcagno è una patologia frequente, colpisce uomini e donne da 40 anni in su e, per una cura della tallonite adeguata, è necessaria una diagnosi accurata. E’ importante scoprire le cause scatenanti e verificare le condizioni del tallone.
La tallonite (o talalgia) è un problema delicato e complesso di tipo osseo, muscolare, tendineo e fasciale. Il nostro focus approfondisce la cura per la spina calcaneare, un’escrescenza che si forma nell’osso del tallone (nei punti d’inserzione di muscoli o legamenti) dovuta ad un’anomala ed eccessiva crescita del tessuto osseo e che crea non pochi fastidi.
In gran parte dei casi, colpisce un solo tallone ma potrebbe colpire entrambi (un caso su tre). Insorge progressivamente, il dolore (intenso in fase di appoggio) peggiora nel tempo.
Scopri quali sono le possibili cause sottoponendoti ad una diagnosi accurata e completa. In questo modo, il medico ortopedico sarà in grado di prescrivere la terapia più adeguata ed un percorso di Fisioterapia mirato a risolvere non soltanto i sintomi ma le cause per evitare che il problema si ripresenti.
Cura tallonite: quel problema che tormenta il retropiede

Il dolore al tallone colpisce la zona del retropiede, la parte finale (epifisi distale) di tibia e perone i quali interagiscono con l’astragalo interfacciato con il calcagno. E’ il calcagno a subire gran parte delle tensioni e pressioni tendinee, considerando che sul tallone poggia tutto il peso del corpo.
In riferimento alla tallonite, viene particolarmente coinvolto il tendine di Achille che contribuisce alla contrazione dei muscoli del polpaccio, alla trazione di muscoli e legamenti della fascia plantare (uno strato di tessuto connettivo). Questo tendine costituisce il punto di aggancio del tallone con il tricipite surale.
Il dolore al tallone (ed al piede, in genere) possono essere dovuti a problemi delle strutture ossee, muscolari, tendinee, fasciali. In particolare, il problema di tipo osseo della spina calcaneare altera i rapporti con i tessuti circostanti provocando infiammazione, irritazione, dolore.
Sintomi
Come si manifesta la talalgia?
Prima di prescrivere una cura per la tallonite, il medico studierà i sintomi del paziente e gli esami radiologici.
Segni e sintomi tipici della tallonite sono:
- Dolore acuto al tallone (nella parte interna ed inferiore del piede), pulsante, avvertito soprattutto la mattina poggiando il piede a terra. A riposo, di solito, scompare ma talvolta (nei casi più gravi) può presentarsi anche di notte;
- Tensione muscolare alla pianta del piede;
- Tensione e contrattura dei muscoli soleo, gastrocnemio e tibiale posteriore;
- Gonfiore e arrossamento locale;
- Spasmi muscolari;
- Senso di calore;
- Rigidità e zoppia;
- Ridotta flessione dorsale della caviglia
Una tallonite trascurata o mal curata porta alla zoppia con evidenti ripercussioni sulla postura, problemi non soltanto ai piedi ma alle gambe ed alla schiena.
Tallonite: cause

Per la cura della spina calcaneare, scoprire le cause della patologia è fondamentale.
Le possibili cause si possono suddividere in patologiche e non patologiche.
Le cause non patologiche sono:
- Difetti posturali (talvolta associati all’uso di scarpe inadeguate) che portano ad un appoggio podalico errato;
- Piede piatto o cavo;
- Sovrappeso e obesità che provocano sovraccarico su piedi, talloni, gambe;
- Affaticamento dovuto ad allenamenti intensi o allo stare in piedi troppe ore;
- Movimenti ripetuti;
- Avanzare dell’età.
La cause patologiche (derivanti da patologie vere e proprie) sono:
- Traumi diretti nella regione calcaneare (contusioni, fratture, distorsioni);
- Tendiniti, tra cui infiammazione del tendine d’Achille;
- Formazione della spina (o sperone) calcaneare (calcificazione a livello del calcagno nel punto d’inserzione della fascia plantare);
- Fascite plantare, infiammazione del legamento arcuato del piede;
- Problemi muscolo-tendinei alla pianta del piede ed al tricipite surale;
- Borsite;
- Artrosi, artrite o artrite reumatoide;
- Gotta;
- Sindrome del tunnel tarsale;
- Osteomielite;
- Malattia ossea di Paget;
- Malattia di Sever;
- Morbo di Haglund;
- Fratture pregresse curate in modo inadeguato con la riabilitazione.
Diagnosi
Con la diagnosi ci avviciniamo sempre più al focus ‘come curare la tallonite’.
L’esame diagnostico accurato e completo è il passo più importante per valutare una terapia adeguata.
Comprende:
- Anamnesi (sintomi, storia clinica, informazioni sul paziente);
- Esame obiettivo del piede e del tallone;
- Radiografia per verificare eventuali calcificazioni ossee (spina calcaneare, frattura da stress, calcificazioni del tendine d’Achille);
- Ecografia muscolo-scheletrica per controllare le condizioni dei tessuti molli o un’eventuale infiammazione della fascia plantare;
- Risonanza Magnetica Nucleare o TAC per approfondire lo stato di ossa, muscoli, tessuto fasciale, tendini, legamenti.
Radiografia ed ecografia sono gli esami strumentali più richiesti. Se si sospetta gotta o artrite reumatoide, sarà necessario eseguire gli esami del sangue.
Una diagnosi per la cura tallonite si può definire davvero completa con l’esame Baropodometrico che permette di controllare la postura, l’appoggio podalico, i carichi pressori, il baricentro: viene eseguito in modalità sia statica sia dinamica.
Cura tallonite: terapia conservativa

Nella fase acuta, il medico prescriverà una terapia conservativa che comprende:
- Riposo del tallone;
- Applicazioni di ghiaccio;
- Farmaci antinfiammatori non steroidei, analgesici (non oltre i 3-5 giorni), creme antidolorifiche a base di arnica;
- Infiltrazioni di cortisone (raramente);
- Utilizzo di plantari ortopedici, solette in gel/silicone, talloniere o tutore caviglia per migliorare l’appoggio podalico e per scaricare il tallone dolente;
- Fisioterapia attraverso terapie fisiche strumentali e manuali, esercizi terapeutici.
Il trattamento fisioterapico rappresenta la soluzione migliore non soltanto per eliminare infiammazione e dolore ma per intervenire sulle reali cause responsabili della patologia, per evitare recidive, fare in modo che il disturbo non si ripresenti. Quali sono i trattamenti fisioterapici migliori per la cura spina calcaneare?
Tallonite cura: i migliori trattamenti di Fisioterapia
Una volta superata la fase acuta, per contrastare dolore e infiammazione, il Fisioterapista sceglierà tra i seguenti trattamenti di Fisioterapia strumentale d’elezione:
- Tecar;
- Laser Yag ad Alta Potenza;
- Ultrasuoni;
- terapia Onde d’urto, terapia particolarmente efficace in quanto, oltre ad avere un’azione antinfiammatoria, analgesica e decontratturante, stimola la formazione di nuovi vasi sanguigni (neoangiogenesi).

In una seconda fase, il Fisioterapista procederà con i migliori trattamenti manuali:
- Manipolazioni e manovre eseguite dall’Osteopata;
- Kinesio taping;
- Esercizi terapeutici (eccentrici, stretching e rinforzo muscolare per il recupero della mobilità di caviglia e tallone, propriocettivi, posturali) da eseguire su indicazione ed in presenza del fisioterapista.
Rieducazione Posturale Globale per la cura tallonite
Insieme alla diagnosi clinica e strumentale, è fondamentale anche la valutazione globale e distrettuale del paziente al fine di programmare un percorso terapeutico personalizzato.
Noi del Centro Ryakos ci crediamo al punto tale da offrire una prima visita gratuita che comprende una valutazione completa e dettagliata delle condizioni del paziente: include i più importanti test fisioterapici, muscolari, neurologici, ortopedici, funzionali, di forza ed elasticità.
L’esame più preciso e completo per controllare la condizione posturale è quello Baropodometrico computerizzato. In caso di problematiche, il fisioterapista ti consiglierà di sottoporti al metodo Mezieres per la Rieducazione Posturale Globale in grado di riequilibrare la postura dell’intera colonna vertebrale.
Questo trattamento non solo velocizzerà i tempi di guarigione ma servirà ad evitare recidive.
Consigli
Vogliamo darti qualche consiglio utile sia per velocizzare i tempi di guarigione sia per evitare che il problema si ripresenti:
- Mantieni la gamba a riposo il più possibile (distesa e sollevata) nella fase acuta;
- Evita tutte le attività che possono stressare i tendini;
- Esegui regolarmente gli esercizi (di stretching e rinforzo muscolare) indicati dal fisioterapista per mantenere elastici muscoli e tendini;
- Se necessario, utilizza un plantare per il periodo indicato dal medico;
- Mantieni il tuo peso forma per non sovraccaricare piedi e talloni;
- Indossa scarpe adeguate sia nella vita di tutti i giorni sia se pratichi sport;
- Riscalda sempre i muscoli prima di ogni allenamento e pratica l’attività fisica con gradualità, senza sforzare o superare i tuoi limiti. Prima e dopo l’allenamento, esegui esercizi di stretching per piedi e tendini d’Achille;
- Evita di camminare a piedi nudi su superfici dure;
- Riposa a sufficienza (almeno 7 ore a notte).

Massofisioterapista specializzato in terapia fisica strumentale, nel trattamento delle sindromi dolorose e in rieducazione posturale Mezieres. Iscritto all’Ordine TSRM delle Professioni Sanitarie
