Strappo muscolare al polpaccio: cura e tempi di recupero

Strappo muscolare polpaccio: cura e tempi di recupero
Tra gli infortuni cui vanno incontro gli sportivi, lo strappo muscolare al polpaccio è uno dei più comuni. Dopo un infortunio, è bene accertarsi sulla gravità della lesione e sul tipo di lesione: ti spieghiamo le differenza tra strappo, stiramento e contrattura muscolare.
Il più delle volte, chi pratica un’attività sportiva rischia lo strappo per mancanza di riscaldamento (che prepara i muscoli allo sforzo) e di stretching (che assicura elasticità scongiurando i rischi di infortuni e lesioni).
La struttura del polpaccio ricopre un ruolo fondamentale per le attività di carico e per la locomozione. Lo strappo interessa soprattutto sport come corsa, calcio, tennis, ciclismo, triathlon, atletica (salto con l’asta), pallavolo. Può, comunque, verificarsi anche nella vita di tutti i giorni (inseguendo un autobus o spostando carichi pesanti).
I due muscoli che costituiscono il polpaccio sono il soleo (localizzato in profondità) e il gastrocnemio (più vicino alla cute). Collegano il tallone alla parte posteriore del ginocchio e sono responsabili della flessione plantare del piede. In genere, uno strappo al polpaccio interessa l’area vicino al tallone (vicino al tendine d’Achille) ed è provocato da un’eccessiva sollecitazione (scatti improvvisi, brusche contrazioni), da un’improvvisa accelerazione o decelerazione.
Per valutare la terapia più adeguata, è fondamentale eseguire una diagnosi tempestiva ed accurata individuando il grado di lesione: lo strappo polpaccio (o distrazione muscolare) presenta tre diversi livelli di gravità in base al numero di fibre muscolari coinvolte.
Come intervenire? Quali sono i tempi di recupero? La Fisioterapia d’elezione risponde.
Strappo muscolare al polpaccio, contrattura e stiramento: le differenze
Si distinguono tre diverse tipologie di lesione al polpaccio:
- strappo;
- stiramento;
- contrattura.
Come è possibile riconoscere le tre differenti lesioni?
Lo stiramento, infortunio molto comune tra gli sportivi, di solito guarisce con il riposo per un periodo di 2-3 settimane. Provoca un dolore localizzato improvviso, acuto ma spesso sopportabile. In caso di dolore intenso, il medico prescriverà una terapia antinfiammatoria e fisioterapia mirata (Tecarterapia). Spesso, si verifica a causa di scarso riscaldamento o allenamento su terreno sconnesso con scarpe inadeguate.
La contrattura, come suggerisce il nome, causa una contrazione involontaria del muscolo superiore alle possibilità della fibra muscolare: non si verifica la rottura delle fibre, ma il muscolo perde elasticità. Provoca dolore e rigidità della fibra, limitazione funzionale, difficoltà a deambulare. Rappresenta una delle lesioni più frequenti e la meno grave. Si verifica spesso in mancanza di stretching e riscaldamento prima dell’allenamento. I tempi di recupero variano a seconda dell’efficacia del trattamento prescritto. Di solito, è sufficiente una settimana di riposo se la terapia è adeguata (include massaggi decontratturanti eseguiti da un fisioterapista qualificato, cicli di Tecarterapia e Ultrasuoni).
Lo strappo muscolare porta ad una dolorosa rottura delle fibre muscolari, a seguito di eccessive sollecitazioni alle fibre stesse (per esempio a causa di scatti o contrazioni improvvise). In base alle fibre compromesse dall’infortunio, lo strappo può essere più o meno grave. Questa lesione si manifesta con dolore acuto, simile alla sensazione di una stilettata, che insorge improvvisamente. In questo caso, è bene interrompere subito l’attività fisica e rivolgersi tempestivamente ad un ortopedico per la valutazione della gravità del trauma.
I tre gradi di gravità dello strappo muscolare al polpaccio
Si distinguono tre livelli di gravità per lo strappo muscolare ovvero lesione di:
- Primo grado con sensazione costante di crampo e fitte dolorose mediamente intense, che non implica una riduzione funzionale del muscolo. Questo primo stadio coinvolge il 5-10% delle fibre muscolari e non si ha un’importante perdita di forza o limitazione del movimento;
- Secondo grado con dolore elevato simile ad una fitta (quando il muscolo del polpaccio è sotto sforzo) a seguito di una violenta contrazione muscolare. In questo stadio, la rottura delle fibre va dal 50% al 90%. La lesione condiziona il gesto atletico; permette allo sportivo di continuare l’allenamento o la gara ma, ad ogni tentativo di contrarre il muscolo, il dolore rischia di acuirsi. Si manifesta un edema (gonfiore) e lividi considerando la compromissione dei capillari;
- Terzo grado con dolore più forte che non consente di muovere la gamba, presenza di ematoma e gonfiore. In quest’ultimo stadio la lesione è gravissima e coinvolge almeno 3/4 delle fibre muscolari. Avviene il distaccamento totale del muscolo che lo separa completamente dalla sua sede e causa completa impotenza funzionale.
Cause
Le possibili cause responsabili di strappo muscolare al polpaccio sono:
- Riscaldamento inadeguato prima dell’allenamento o di una gara;
- Mancanza di stretching;
- Attività fisica non adatta alla propria preparazione o capacità, sforzi eccessivi;
- Movimento brusco, scorretto, innaturale con eccessiva estensione di un arto o sollecitazione impropria che può coinvolgere i due muscoli gemelli, il mediale e il laterale, il soleo;
- Utilizzo di scarpe inadeguate;
- Allenamento su terreni non adatti;
- Allenamento in ambienti freddi e umidi, temperature troppo rigide;
- Vita sedentaria e scarsa attività fisica;
- Sovrappeso;
- Problemi posturali o di appoggio plantare;
- Precedenti lesioni trascurate o mal curate;
- Età avanzata;
- Squilibrio tra muscoli agonisti e antagonisti.
Lo strappo muscolare al polpaccio può verificarsi in qualsiasi momento della giornata, ma colpisce maggiormente gli sportivi (soprattutto calciatori, ciclisti, runner).
Sintomi
A seconda del livello di gravità dello strappo muscolare, chi ne è colpito può accusare i seguenti sintomi:
- Dolore acuto localizzato nella zona lesionata, tanto più intenso quanto maggiore è il numero di fibre compromesse dall’infortunio. Spesso, si acutizza in fase di contrazione del muscolo coinvolto;
- Muscolo rigido e contratto;
- Limitazione o impossibilità di muovere l’arto;
- Edema e gonfiore (per lesioni di II e III grado);
- Ematoma, lividi.
Complicazioni
Le maggiori complicazioni si riferiscono allo stravaso ematico con ematomi a valle della lesione. Gli ematomi possono essere superficiali o profondi.
Un’altra complicanza, in genere, è data dalla contrattura muscolare, una reazione di difesa del corpo che cerca di riparare il danno subito nell’infortunio immobilizzando l’area interessata.
Nel 10% dei casi di lesione al soleo, potrebbe manifestarsi una TVP (trombosi venosa profonda), un coagulo del sangue nella gamba che può provocare gravi complicazioni nel caso in cui si spostasse ai polmoni. Una condizione del genere richiede cure mediche immediate.
Una diagnosi tempestiva ed accurata consentirà, in qualsiasi caso, di valutare la terapia più adeguata, di accelerare i tempi di recupero e prevenire recidive.
Diagnosi
Oltre alla visita medica fisiatrica (anamnesi, esame obiettivo), per verificare un eventuale strappo muscolare e qual è il grado di lesione, è necessario sottoporsi ad un’ecografia attraverso cui valutare l’integrità delle fibre muscolari, la presenza di edema o distensioni.
Il più delle volte, non serve eseguire una Risonanza Magnetica.
Terapia conservativa e intervento chirurgico
Per intervenire sullo strappo muscolare al polpaccio è necessario:
- sospendere immediatamente l’attività fisica;
- immobilizzare la zona colpita tenendo la gamba sollevata il più possibile per favorire la circolazione e intervenire subito sull’edema;
- applicare ghiaccio;
- comprimere con una benda o calza elasticizzata (operazione che spetta a personale esperto);
- fisioterapia e riabilitazione.
In caso di lesione di primo grado, il medico prescriverà farmaci antinfiammatori (per contenere gonfiore e dolore) e miorilassanti (per eliminare la tensione muscolare) consigliando esercizi di stretching. La lesione adeguatamente curata si risolve nell’arco di 1-2 settimane.
Per le lesioni di secondo grado, i tempi di recupero previsti in caso di una terapia efficace sono di almeno 15-30 giorni. Prima di riprendere l’attività sportiva, sarà necessario seguire un percorso di fisioterapia e riabilitazione.
Se la lesione è di terzo grado (con rottura totale del muscolo) l’intervento di chirurgia ricostruttiva è inevitabile: durante l’operazione, il chirurgo provvederà a riattaccare i lembi muscolari o il tendine. In questo caso, saranno necessari 3 mesi circa dall’intervento e dalla riabilitazione per guarire.
Dopo l’intervento, è necessario seguire un percorso di fisioterapia e riabilitazione. Tecarterapia e Onde d’Urto risultano essere trattamenti fondamentali nella fase post-operatoria in quanto rigenerano il tessuto cellulare evitando la formazione di profonde cicatrici.
La ripresa di una leggera attività fisica sarà possibile dopo 3-4 mesi dal trauma.
Trattamenti mirati di Fisioterapia d’elezione
Il Centro Ryakos offre una prima visita gratuita con valutazione globale e distrettuale per programmare un percorso terapeutico personalizzato.
Per le lesioni di I e II grado, è necessario seguire un percorso di Fisioterapia e Riabilitazione.
I migliori trattamenti di Fisioterapia d’elezione, i più efficaci, rapidi e risolutivi, sono:
- Tecarterapia (Human Tecar), trattamento strumentale avanzato che consente di ridurre il dolore, favorire i processi riparativi e rigenerare i tessuti danneggiati grazie alla trasmissione di cariche elettriche endogene agli strati muscolari più profondi;
- Laser Yag ad Alta Potenza;
- Ultrasuoni;
- TENS che interviene sul dolore consentendo il rilassamento del muscolo;
- Onde d’Urto per favorire la cicatrizzazione della lesione
Per sciogliere rigidità e contratture muscolari, dopo aver risolto dolore e infiammazione, si procederà con:
- Massaggio terapeutico;
- Trattamento fasciale;
- Kinesio taping, tecnica di bendaggio elastico che favorisce la vascolarizzazione del muscolo e il drenaggio di un eventuale edema aiutando la contrazione muscolare;
- Esercizi terapeutici mirati (stretching, esercizi isometrici, isotonici e dinamici, di rinforzo muscolare, propriocettivi).
Lo step finale, se il soggetto presenta deficit posturali riscontrati attraverso l’Esame Baropodometrico, è la Rieducazione Posturale Globale con metodo Mezieres che ripristina la postura dell’intera colonna vertebrale, di arti superiori e inferiori attraverso l’allungamento graduale della catena muscolare posteriore.
I tempi di guarigione di una lesione muscolare al polpaccio variano da un minimo di un mese fino a 3-4 mesi per lesioni più gravi.
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Massofisioterapista specializzato in terapia fisica strumentale, nel trattamento delle sindromi dolorose e in rieducazione posturale Mezieres. Iscritto all’Ordine TSRM delle Professioni Sanitarie

desire
Forte dolore al polpaccio
Roberto Franzese
ecografia muscolo tendinea se dura da più di 4 5 giorni
Giovanni
buongiorno Doc, a seguito di allungamento del muscolo del polpaccio con conseguente strappo muscolare, ho eseguito una ecografia con la quale è stata eseguita la seguente diagnosi:
“a destra imbibizione perimisiale del capo mediale del m.gastrocnemio con evidenza, al III medio distale di area di disomogeneo segnale che si estende per circa 35 mm come da area lesionale ematica in fase sub acuta. Si associa pattern congesto perilesionale. Si segnala inoltre imbibizione fluida peri-inserzionale prossimale del capo laterale del m.gastrocnemio.”.
L’infortunio è avvenuto circa 10 gg fa, ad oggi avverto un fortissimo dolore nei punti di lesione con conseguente difficoltà a stendere l’arto quando sto in piedi e mi aiuto con le stampelle; le chiedevo se fosse del tutto normale e quando ritornerò a camminare senza stampelle; la ringrazio e buon lavoro
Roberto Franzese
deve portare le stampelle per almeno altri 15 20 giorni poi dipende anche dalla sua età e se si sta sottoponendo a sedute di fisioterapia per lenire il dolore e accelerare il processo di riparazione muscolare
Carlotta
Buongiorno ,
ho un dolore alla parte mediale superiore del gastrocnemio che si accentua alla flessione del piede, in punta di piedi e nella discesa delle scale.
Ecografia negativa.
Cosa ne pensa? Cosa consiglia?
Roberto Franzese
contrattura del soleo.
Denis
Buongiorno doc,chiedevo informazioni su quali sono per lei i tempi per riprendere l’attività in sicurezza del mio infortunio al soleo,questo è ciò che mi ha scritto dopo l’ecografia il medico
” Al controllo attuale a circa 12 giorni dall’ultimo evento traumatico si evidenziano gli esiti di una lesione tra primo e secondo grado a carico del terzo distale del soleo centro laterale che attualmente non appare risolta con iniziali esiti cicatriziali che appaiono iniziali ed incompleti e compresenza ancora di un Gap con stravaso emorragico di circa 12 x 8mm imbibizione edematosa adiacente e segni di ipervascolarizzazione perilesionale”
Roberto Franzese
continui il riposo. esegua fisioterapia strumentale e faccia un ecografia di controllo tra circa 30 giorni.
fabio
buongiorno Doc, questo il referto dell’esame ecografico:” All’indagine regione surale sx, si apprezza lesione da strappo completa muscolotendinea del gemello interno con versamento interfasciale di cm 7x 2.”
Lo strappo è stato causato da un trauma da caduta con gli sci occorso in data 16 gennaio e l’esame ecografico è del 24/02/22. Dopo circa 3/4 gg. dall’incidente il dolore era già quasi del tutto scomparso, ma è comparso il gonfiore del polpaccio unitamente ad un ematoma a livello del malleolo. L’ematoma è stato riassorbito ma ancora è presente l’evidente gonfiore del polpaccio.
Roberto Franzese
deve farsi visitare da un fisiatra
Massimo
Buongiorno dottore ho avuto uno strappo di secondo grado al polpaccio 40 giorni fa sono tuttora claudicante e camminando la sera ho dolore al tallone.. Che mi consiglia? Grazie
Roberto Franzese
sicuramente fisioterapia magari con sedute di tecar
Valentina
Buongiorno Doc, il 29 aprile, durante una partita di calcetto, ho sentito il muscolo del polpaccio indurirsi e poi fare “track”.
Ho da subito interrotto l’attività e, a causa della difficoltà a camminare, son stata costretta all’utilizzo delle stampelle.
In pochissimo tempo sono apparsi gonfiore e versamento che arrivava alla caviglia.
In data 18 maggio ho effettuato un’ecografia muscolo tendinea con questo risultato:
“AL III DISTALE DEL POLPACCIO DESTRO VERSANTE MEDIALE SI RILEVA LA PRESENZA DI RACCOLTA SIERO EMATICA PERIFASCIALE AL GEMELLO INTERNO A SEDE IUXTA INSERZIONALE SUL TENDINE DI ACHILLE CON DIAMETRO LONG DI CM 3 X MM 4 DI SPESSORE E MM 10 L-L.”
Ho fissato subito la prima seduta di fisioterapia, ma la prima disponibilità è il 28 maggio, pensa possa essere troppo tardi iniziare la fisioterapia dopo un mese dall’infortunio?
Io continuo a metter ghiaccio sulla zona e usare le stampelle quando sono fuori casa perché il dolore, seppur meno intenso, è ancora presente.
Roberto Franzese
si rivolga altrove magari per iniziare subito
Antonella Guerra
Buongiorno dottore, 8 gg fa, durante l’attività di ballo, ho accusato un forte dolore con un “crak” al polpaccio sx. L’ortopedico mi ha prescritto antinfiammatori, pomata e ghiaccio, riposo ed ecografia che ho eseguito ieri col seguente esito: “Disomogeneità delle fibre muscolari in corrispondenza del versante mediale del sole dx con diametro complessivo di 16 mm caratterizzata da minute discontinuità fibrillari del maggio diametro di 4 mm compatibile con lesione traumatica.”. Al momento il dolore si presenta solo in alcuni movimenti. Cosa posso fare per tornare in attività il prima possibile e quanto tempo può servire?
Grazie
Roberto Franzese
tecar, riposo e poi una nuova eco dopo fisioterapia
Federico
Buon giorno Dottore,
la ringrazio in anticipo per le risposte che mi potrà dare.
Ho 44 anni ad agosto faccio Triathlon e da un paio di mesi mi trascino una contrattura/stiramento al polpaccio sx.
Domenica durante un olimpico (nuoto e bici tutto ok) al secondo km di corsa ho dovuto interrompere.
Ieri ho effettuato una eco che dice:
In corrispondenza della dolenzia al polpaccio mediale si apprezza in piani profondi imbibizione edemigena del muscolo soleo per un tratto di circa 35 mm e con spessore massimo di 4 mm tipo da sovraccarico.
A tale livello presente anche un piccolo aspetto ipoecogeno di 2 mm compatibile con uno strappo muscolare.
Non altri significativi rilievi.
Possiedo una macchina per la magnetoterapia, potrebbe aiutarmi nella ripresa?
Nella mia idea c’era il sospendere la corsa in giugno per poi riprendere gradualmente e continuare con nuoto e bici con cui non ho nessun problema; il mio obiettivo è il 70.3 di Jesolo il 25.09.22
Grazie ancora.
Roberto Franzese
deve sospendere ogni attività fare tecar e ultrasuoni e ripetere eco prima di riprendere
joel barberis
distrazione fibrillare a livello del gemello mediale compatibile con lesione fibrillare in fase riparativa,non si evidenziano aree di raccolta liquida di versamento sottofasciale…. posso interpretarlo come uno strappo di I grado?
tempi di recupero a stima?
Grazie
Roberto Franzese
deve rivolgersi ad un fisiatra
edoardo bassi
Buon giorno tre mesi fa ho avuto ampia lesione della giunzione miotendinea del soleo sx con infarcimento emorragico del muscolo che interessa la metà inferiore dello stesso,nel complesso il tendine di achille risulta conservato.Dopo un mese rifatta eco praticamente uguale alla precedente. Ho fatto rm il 24/5 del muscolo soleo nella porzione craniale appare inspessito rigonfio disomogeneo .da 4 aprile ho fatto di tutto tecar onde urto,laser x massaggi rieducazione ad oggi il polpaccio nonè più gonfio ma rimane rigidità in prossimità del piede con intressamento delle dita del piede sx con sensazione di non equilibrio per spostamenti lunghi mi muovo con stampella,scusate del romanzo ma sono particolarmente preoccupato
Roberto Franzese
sembra strano che la situazione non sia migliorata con terapie e tempo. faccia una visita fisiatrica
Ivan
Buongiorno 10 giorni fa ho avuto un infortunio ai gemelli causa cambiamento di direzione in una partita di calcetto.
Risultato forte dolore difficoltà nel camminare.
Da ecografia fatta dopo circa 8 giorni questa la risposta:
‘L’esame mirato al comparto posteriore della gamba sinistra evidenzia vasto ematoma tra le fibre del
muscolo gemello mediale all’inserzione con il muscolo soleo.
Le dimensioni dell’ematoma sono di circa 58 mm in senso cranio-caudale x circa 40 mm in senso
trasversale con spessore medio edi circa 10 mm; le fibre del muscolo gemello mediale risultano interrotte
all’inserzione con il muscolo soleo per la quasi totalità con retrazione dei fasci muscolari.
Quadro di rottura quasi completa del muscolo gemello mediale all’inserzione distale con il muscolo soleo.
Cosa devo fare?
Roberto Franzese
riposo tecar ed ecografia dopo un mese.più visita fisiatrica
Tony
GRANDE PROFESSIONALITA’ NEL DARE LE RISPOSTE.
GRAZIE DI TUTTE LE NOTIZIE CHE CIDATE…
Roberto Franzese
si figuri
Valentino
Buongiorno,
ho 35 anni e sono un calciatore dilettante. Durante una partita, correndo all’indietro, ho sentito una fitta molto forte al polpaccio destro, che già lo scorso anno aveva subito due stiramenti. Già dal giorno successivo, oltre al dolore sparso lungo tutta l’area del polpaccio, ho avuto vistoso versamento.
Eseguita eco dopo 3 giorni: “si apprezzano 3 aree di alterato segnale di aspetto ipo-anecogeno, correlate a lacerazione fibrillare muscolare e conseguente esoserosi con raccolta fluida perimuscolare. In dettaglio, la prima lesione è localizzata in corrispondenza della giunzione miotendinea distale del gemello mediale e misura circa 20×3 mm; la seconda è localizzata nella parte craniale del vertre tricipitale a livello della fascia perimuscolare interposta tra i gemelli ( 8×3 mm); la terza in sede sottomuscolare superiore al gemello mediale, di circa 31×5 mm.
Consigli sul percorso fisioterapico da intraprendere? Tempi di recupero per una “normale” e graduale rientro all’attività agonistica?
Grazie
Roberto Franzese
tecar, ultrasuoni, esercizio terapeutico
Gio
Buongiorno Dottore,
dorante un allenamento a calcio in un cambio di direzione ho sentito una fitta al polpaccio destro all’altezza del soleo, dopo 5gg ho fatto un’eco e mi è stata diagnosticata una “lacerazione muscolare parziale del soleo, dimensione 3cm x 1cm.ho prenotato un ciclo di Tecar, dopo quanto mi consiglia di fare una eco di controllo per vedere se è si è ricicatrizzato?
Roberto Franzese
faccia il ciclo di tecar a giorni alterni e anche ultrasuoni e ripeta eco dopo 20/30 giorni
bruno
buongiorno doc sono un runner faccio oramai treil da 5 anni ho 58 anni pero mi voglio tenere in forma dopo un inizio di corsa una decina di giorni fa sul primo km in salita ho sentito un dolore forte al popaccio non ho da to subito peso ci ho corso su per ulteriori 13 km ma al posto di pasasare penso diu aver peggiorato dopo una settimana di poca attivita per dolore ho voluto riprovare ma stesso male ho fatto eco si evidenzia lesione medio tendinea del gemello mediale con ematoma tra muscolo e fascia che si estende per circa 3 cm con spessore di circa 5 mm cosa mi convieve grazie
bruno
volevo sapere che cura devo fare per velocizzare i tempi
Roberto Franzese
riposo laser e crio nei primi 15 giorni e dopo tecar
Cristian
Buongiorno Dottore, ho uno strappo muscolare al gemello mediale. Potrei fare l’elettrostimolazione con funzione tens?
Grazie
Roberto Franzese
si senza problemi
Luca
Buongiorno, volevo esporre il mio problema. Sarò breve.
40 anni. 1,80x 81 kg.
Sono una persona che cammina molto e va in palestra 3 volte a settimana.
Ad agosto per la prima volta camminando sento una forte fitta al polpaccio, il giorno dopo non camminavo. Dopo alcuni gg ho iniziato a migliorar.
10 gg fa a distanza di circa 3 mesi, nuovamente camminando, altra fitta, più lieve, che mi porta dolore. Questa volta eseguo eco, che riporto:
– lesione distrattiva di 1grado del terzo inferiore del gemello mediale con area di destrutturazione fibrillare di circa 12×3 mm di diametro assiale con evidente tessuto riparativo nel contesto e modesta iperemia perilesionale. Non raccolte.
Attualmente cammino il meno possibile, uso una polpaccera e a volte schiuma artrosilene.
Sicuramente la lesione andrà verso una guarigione, la mia domanda è del perché semplicemente camminando ho questi traumi.
Ci sarebbero integratori per attenuar e/o risolvere il problema?
Uso scarpe asics ammortizzate
Da un vecchio esame risulta che ho il piede cavo, potrebbe esser quello? Si risolverebbe con dei plantari?
Grazie delle sue opinioni
Roberto Franzese
potrebbe essere il piede cavo ma anche degli allunghi muscolari a freddo.