Spondilosi

Spondilosi lombare e cervicale: cause, sintomi, fisioterapia mirata
Indice
Cos’è, quali sono i sintomi e le cause, come riconoscere la spondilosi lombare e cervicale?
Il focus del nostro articolo risponde a queste domande in un approfondimento che si chiude con il capitolo più importante per chiunque soffra di questa patologia: la cura, soprattutto quella fisioterapica.
Per entrambe le patologie degenerative dovute ad artrosi, ti diremo qual è la terapia più giusta da seguire per evitare che il problema peggiori e degeneri e per alleviarne i sintomi.
La spondilosi può interessare tutta la colonna vertebrale oppure la zona lombare, cervicale o dorsale. Se localizzata nel tratto dorsale della colonna, a volte è asintomatica.
Ecco tutto quello che c’è da sapere.
Spondilosi lombare L5 S1: cos’è e come riconoscerla

Abbiamo a che fare con una patologia cronica e degenerativa delle vertebre, dei dischi intervertebrali e dei tessuti circostanti. Non a caso viene definita anche osteoartrosi della colonna vertebrale. Le vertebre tendono a muoversi ed a scivolare l’una sull’altra a causa della ruvidità delle faccette articolari.
Interessa il tratto lombare della colonna cervicale, precisamente le 5 vertebre comprese tra la dodicesima del torace e la prima del coccige. Colpisce oltre il 50% degli uomini over 50 ed oltre il 90% delle donne over 60.
Cause e fattori di rischio
La patologia lombare può essere causata da ernia discale lombare o da stenosi del canale spinale lombare (un’alterazione delle dimensioni del canale spinale).
A sua volta, l’ernia discale può dipendere da varie cause tra cui:
- Malformazioni;
- Lesioni;
- Processi degenerativi dovuti non solo all’avanzare dell’età ma anche a sforzi e continue sollecitazioni in ambito lavorativo;
- Vizi posturali.
La stenosi del canale spinale lombare, a sua volta, può essere generata da:
- Malformazioni;
- Ipertrofia dei legamenti;
- Lamina del tessuto osseo irregolare.
I fattori di rischio sono l’artrite, l’ernia del disco o fratture dovute ad osteoporosi.
Sintomi: come riconoscere la patologia lombare
I sintomi comuni di entrambe le varianti sono:
- Difficoltà nel compiere movimenti, rigidità;
- Formicolio;
- Sensazione pungente (come di piccole scosse elettriche);
- Bruciore o prurito (se sono interessati i nervi);
- Ridotta sensibilità degli arti inferiori;
- Gambe pesanti.
In caso di ernia discale lombare, si aggiunge il dolore ad un solo arto inferiore che può essere intenso e che peggiora con il movimento (in posizione eretta o camminando). Il dolore compare rapidamente e si scatena anche con un minimo sforzo.
In caso di stenosi del canale spinale, ulteriori sintomi tipici sono:
- Dolore ad entrambe le gambe;
- Disturbi sfinterici, motori e sensitivi;
- Mancanza di coordinamento;
- Intorpidimento delle gambe che rende difficile la deambulazione o causa un’andatura ‘a scatti’.
L’alterazione dei corpi vertebrali porta alla compromissione anche dei legamenti e dei nervi causando dolori locali e specifici come la sciatica.
Una spondilosi avanzata ed evoluta può portare ad ernia del disco (barra disco-osteofitaria) che provoca un progressivo restringimento del canale vertebrale.
Spondilosi cervicale C5 C6: cos’è

E’ una degenerazione che colpisce le vertebre e i dischi intervertebrali del rachide cervicale e che provoca una compressione sul midollo spinale o sulle radici dei nervi spinali.
Se un piccolo trauma danneggiasse il midollo spinale in modo grave, potrebbe verificarsi un’improvvisa paralisi dei quattro arti superiori e inferiori.
Cause
Perché ci si ammala di spondilosi cervicale?
Per lo stesso motivo per cui si viene colpiti da quella lombare.
Le possibili cause responsabili della patologia cervicale sono:
- Fenomeni degenerativi (artrosi) che compromettono la funzionalità articolare delle vertebre;
- Traumi;
- Anomalie congenite;
- Difetti posturali;
- Osteoartrite (la causa più comune).
Tutto questo può generare, col passare degli anni, calcificazioni sui margini ossei delle vertebre. Progressivamente queste sporgenze (osteofiti) vanno a restringere lo spazio disponibile per le strutture nervose.
La compressione dei nervi provoca dolore (che può irradiarsi a testa, spalle e braccia), indebolimento dei muscoli e sintomi neurologici.
Sintomi della patologia cervicale
La compressione sul midollo spinale del collo e sulle radici dei nervi spinali porta ai seguenti sintomi:
- Dolore;
- Perdita di flessibilità e sensibilità;
- Deambulazione instabile e incontrollata;
- Compromissione della funzionalità di intestino e vescica (in caso di compressione sulle radici dei nervi spinali);
- Indebolimento muscolare;
- Disturbi neurologici.
Spondilosi, spondilite e spondiloartrosi: le differenze
La spondilosi non va confusa con la spondilite: spesso, questi due termini vengono usati erroneamente e scambiati per sinonimi ma si tratta di due diverse patologie.
Sai già cos’è la spondilosi, quindi non ci resta che spiegarti cos’è la spondilite.
La spondilite è un’infiammazione acuta o cronica di una o più vertebre che coinvolge soprattutto la colonna vertebrale e l’articolazione sacro-iliaca. La spondilite anchilosante (SPA) fa parte del gruppo di malattie reumatiche infiammatorie croniche e autoimmuni.
La spondiloartrosi, invece, è lo stato di degenerazione delle vertebre più avanzato della spondilosi che porta alla formazione di calcificazioni e sporgenze le quali costringono le vertebre a bloccarsi. Questa condizione può interessare tutta la struttura vertebrale oppure soltanto la regione anteriore o posteriore.
Diagnosi
Oltre ad un’attenta analisi dei sintomi, anamnesi ed esame obiettivo, il medico prescriverà esami specifici:
- Mielografia con TAC (per verificare le condizioni dei capi ossei delle articolazioni);
- Risonanza Magnetica Nucleare (per controllare un’eventuale compromissione delle strutture molli);
- Radiografie standard della colonna vertebrale complete di studi dinamici (in flessione ed estensione della colonna) che forniranno un quadro più chiaro, in alcuni casi.
Per verificare se i nervi funzionano correttamente, ti verrà prescritto l’elettromiogramma (EMG) che misura l’attività elettrica dei nervi per la trasmissione di impulsi ai muscoli.
Una diagnosi accurata deve saper riconoscere una semplice cervicalgia da una spondilosi cervicale: quest’ultima non provoca sintomi come sbandamenti, vertigini o acufeni.
In caso di patologia cervicale, dovresti sottoporti al test di compressione Spurling ed al segno di Hoffman (per valutare i riflessi).
Esiste una cura risolutiva per la spondilosi?
La malattia è curabile seppure, ad oggi, non completamente risolvibile. Non esiste una terapia risolutiva per questa patologia degenerativa né per guarirla né per prevenirla.
Tutto quello che si può fare è:
– Controllare il peso per evitare il più possibile un sovraccarico alla spina dorsale (in caso di patologia lombare);
– Seguire una terapia farmacologica con antinfiammatori non steroidei, antiartrosici o miorilassanti (per gli spasmi) allo scopo di combattere e ridurre i sintomi dolorosi, specie in assenza di deficit neurologici;
– Utilizzare un tutore (collare cervicale morbido o busto a seconda che si tratti di spondilosi cervicale o lombare);
– Fare impacchi freddi o caldi (borsa del ghiaccio o calda);
– Intraprendere un percorso mirato di Fisioterapia.
Nei casi particolarmente gravi di spondilosi (invalidità, problemi motori, dolore molto forte) di tipo lombare, l’ernia del disco e lo sviluppo di sporgenze possono causare pressioni maggiori sul midollo spinale tanto da provocare una progressiva paralisi spastica e sensoriale. In casi del genere, è necessario ricorrere ad un intervento chirurgico per aumentare lo spazio a disposizione delle radici nervose.
Come curare la spondilosi: trattamenti di Fisioterapia mirati

Oltre alla terapia farmacologica, raccomandiamo trattamenti di Fisioterapia in grado di attenuare i sintomi, restituire mobilità e funzionalità articolare e muscolare al paziente.
I trattamenti più indicati ed efficaci per ridurre infiammazione e dolore sono:
In una seconda fase, per liberare l’articolazione, si procederà con:
- Terapia manuale eseguita dall’Osteopata;
- Esercizi terapeutici (eccentrici, stretching) per recuperare il più possibile la mobilità e per rinforzare i muscoli;
- Manipolazione miofasciale dei trigger point;
- Kinesiotaping.
Lascia che sia il tuo fisioterapista di fiducia ad indicarti e mostrarti gli esercizi terapeutici: fatti seguire da lui perché questo tipo di esercizi non si improvvisano e devono essere svolti correttamente. Rinforzare i muscoli servirà a migliorare la stabilità di ossa ed articolazioni.
Gli esercizi fisici consigliati dal fisioterapista sono il rimedio numero uno per il trattamento del dolore e possono rivelarsi la terapia più utile ed efficace anche in questo caso.
Controllo e rieducazione posturale con il metodo Mezieres
Tra le cause, sia per la patologia lombare sia per quella cervicale, ritroviamo i vizi posturali, la cattiva postura.
Quando il dolore sarà passato ed avrai recuperato funzionalità articolare e muscolare, il fisioterapista vorrà verificare le condizioni posturali dell’intera colonna vertebrale attraverso l’esame Barodopometrico.
Se necessario, ti consiglierà di sottoporti al metodo Mezieres, il percorso migliore di Rieducazione posturale globale. In questo modo, potrai recuperare completamente la postura di tutta la spina dorsale per ritrovare armonia, benessere ed evitare il più possibile che il disturbo si ripresenti.
Nel nostro centro Ryakos, offriamo una prima visita gratuita con valutazione globale e distrettuale (test fisioterapici, muscolari, neurologici, ortopedici, funzionali, ecc.). Un controllo totale che ci permetta di avere un quadro chiaro delle tue condizioni ed avere modo di pianificare un programma terapeutico personalizzato.

Massofisioterapista specializzato in terapia fisica strumentale, nel trattamento delle sindromi dolorose e in rieducazione posturale Mezieres. Iscritto all’Ordine TSRM delle Professioni Sanitarie

Celestino Guerrieri
Ottimo, molto chiaro.
Roberto Franzese
grazie per il commento