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Dolore allo sternocleidomastoideo

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Dolore allo sternocleidomastoideo

Il dolore allo sternocleidomastoideo è un problema alquanto diffuso  nella popolazione. Sempre più spesso ci viene chiesto aiuto per risolvere tale sindrome.

Cos’è lo sternocleidomastoideo?

Il muscolo sterno cleido mastoideo è un muscolo pari e simmetrico  che si trova nella regione anteriore e laterale del collo. E’ quel muscolo ben definito e visibile durante i movimenti del collo soprattutto nelle persone che hanno una bassa  percentuale di massa grassa. Si compone di 2 capi, il capo sternale e il capo clavicolare: entrambi si fondono in un unico tendine che si inserisce sul processo mastoideo dell’occipite.

L’azione di questo muscolo si differenzia a seconda della contrazione (bilaterale o unilaterale). Se si contrae solo da un lato la sua azione è quella  di inclinare  il capo dallo stesso lato della contrazione. Inoltre, ci permette di ruotare la testa dal lato opposto alla sua contrazione, mentre se si contraggono simultaneamente i 2 muscoli si ottiene l’estensione del capo di entrambi.

E’ un muscolo che interviene anche durante la respirazione. Interviene in tutti i movimenti della testa e, per questo motivo, può essere soggetto ad infiammazioni e dolore.

Video a cura di L’Altra Riabilitazione

Quali sono le principali cause del dolore allo sternocleidomastoideo?

Il dolore allo sternocleidomastoideo può essere causato da svariati fattori:

  • Postura scorretta, come ad esempio quella che si tende ad assumere davanti al computer con la testa protesa in avanti e il petto chiuso. Causa un accorciamento di questo muscolo. Persone che hanno problemi posturali (come la scoliosi o un dorso curvo o semplicemente atteggiamenti sbagliati) tenderanno a sovraccaricare lo sternocleidomastoideo.
  • Traumi: spesso i dolori allo SCOM insorgono a seguito di traumi come cadute o tamponamenti in auto (colpo di frusta). In reazione di difesa, il muscolo si contrae in modo repentino. Questa forte reazione porta il muscolo ad accorciarsi ed infiammarsi.
  • Ansia e/o problemi respiratori. Molte persone, specie quelle particolarmente emotive, tendono a somatizzare le loro ansie e paure irrigidendo in modo involontario i muscoli del collo, del torace e del dorso. Anche chi ha problemi respiratori dovuti a patologie proprie dell’apparato  respiratorio, ma anche semplicemente persone che non effettuano l’inspirazione e l’espirazione in modo corretto sviluppano accorciamenti dei muscoli, specie quelli che intervengono nella respirazione.
  • Disfunzioni dell’ articolazione temporo-mandibolare, ovvero tutti quei deficit a carico della muscolatura che interviene durante la masticazione, l’apertura e la chiusura della bocca.  Quasi sempre, in presenza di tali disturbi, si associa una forte retrazione dello sternocleidomastoideo.
  • Sport, alcuni tipi di sport o anche esercizi che si eseguono in palestra magari con il sollevamento di pesi eccessivi portano lo sternocleidomastoideo ad attivarsi e restare contratto per tutta la durata dell’esercizio con conseguente dolore ed infiammazione dovuto proprio ad uno sforzo massimale.

Anche la posizione in cui si dorme può causare una retrazione del muscolo. E questo il caso di persone che dormono in posizione prona con il capo ruotato totalmente da un lato. Dormire a pancia sotto  significa mettere in tensione lo sternocleidomastoideo per tutta la notte.

Consiglio la lettura di questa guida alla scelta del miglior cuscino per la cervicale.

Quali sono i sintomi associati al dolore dello sternocleidomastoideo ?

Quando lo SCOM è infiammato e molto retratto, il sintomo principale che si avverte è il  dolore che si localizza nella zona laterale del  collo.  Spesso, può causare anche problemi funzionali anche ad una spalla, al braccio o allo sterno.

Uno sternocleidomastoideo molto contratto può evocare una sensazione di oppressione al torace in quanto è un muscolo attivo nella respirazione.

Il principale sintomo riferito al dolore dello sternocleidomastoideo è il mal di testa dovuto all’inserzione sul cranio di questo muscolo. Il dolore sarà percepito nella zona della mastoide ovvero la parte laterale dietro la nuca, nella zona posteriore dell’orecchio fino ad irradiarsi alle tempie e anche in prossimità del sopracciglio.

Come si cura?

La cura prevede l’utilizzo di farmaci miorilassanti e tecniche riabilitative strumentali, manuali e posturali.

La migliore terapia strumentale è, sicuramente, la tecarterapia.

Tale metodica consente di rilassare e decontratturare velocemente lo sternocleidomastoideo. Tale strumento viene eseguito combinando l’uso dell’apparecchio a tecniche manuali di rilassamento e allungamento per migliorare e amplificare gli effetti terapeutici.

Le tecniche manuali prevedono un lavoro globale sui muscoli del rachide cervicale e delle articolazioni vertebrali.

Il riequilibrio posturale è la terapia migliore per agire sulla causa di dolore allo sternocleidomastoideo.

Tramite il Metodo Mezieres di rieducazione posturale globale vengono riallungati i muscoli posturali, rieducato il paziente al  corretto utilizzo del diaframma (muscolo principale della respirazione). Inoltre, viene migliorato l’atteggiamento viziato del rachide cervico-dorsale e dell’ intera postura. Tutto questo consente un rilassamento dei muscoli del collo e dello sterno-cleido-mastoideo.

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Roberto Franzese

Massofisioterapista specializzato in terapia fisica strumentale, nel trattamento delle sindromi dolorose e in rieducazione posturale Mezieres. Iscritto all'Ordine TSRM delle Professioni Sanitarie Guarda il profilo completo

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