Dolore Dopo la Fisioterapia: Un’Analisi Approfondita

La fisioterapia è un elemento cruciale nel percorso di recupero di molti pazienti, ma è inevitabile che a volte possa portare a una domanda piuttosto comune: “Dottore, dopo l’ultima seduta ho più dolore di prima, è normale?”. In effetti, la risposta a questa domanda può variare, ma spesso è sì. Nel presente articolo, esploreremo i motivi di questo dolore post-fisioterapia e analizzeremo anche i casi in cui potrebbe esserci qualcosa di più complesso dietro a tale disagio.
Per comprendere appieno la questione, è fondamentale delineare il concetto stesso di dolore. Il dolore è un sofisticato meccanismo del nostro organismo che agisce come una sorta di campanello d’allarme per segnalare situazioni di pericolo. Questo avviene affinché possiamo evitarle o prevenirle. Tuttavia, ciò può accadere in modi diversi: a volte il nostro corpo riesce a prevedere il pericolo in anticipo (ad esempio, togliendo rapidamente il dito da una pentola rovente), mentre altre volte avvertiamo il dolore solo dopo che il danno è stato causato (come avviene una distorsione ad una caviglia). A volte, il nostro corpo può anche attivare il segnale di dolore senza una chiara ragione o ostacolare il processo di guarigione. Qui entra in gioco la fisioterapia, che mira a rimuovere tali ostacoli per consentire una completa guarigione. Questo scontro tra il nostro corpo e il dolore può spesso tradursi in episodi temporanei di disagio, che, se non previsti e spiegati, possono suscitare preoccupazione.
Ci sono situazioni in cui il dolore può apparire senza una ragione apparente. Ad esempio, quando il dolore persiste per un lungo periodo, il nostro corpo potrebbe semplicemente non ricordare più come ci si sentisse senza di esso. È simile al fumatore che pensa di stare male senza sigarette solo perché ha dimenticato come si sentiva da non fumatore. Ma per essere più pertinenti, possiamo considerare il caso di qualcuno che rimuove un gesso dal polso dopo un mese di immobilizzazione. Molte persone temono il dolore e la limitazione dei movimenti, ma dopo una sessione di fisioterapia, escono con un braccio che si muove in modi che non credevano fossero possibili. Come è possibile? Non abbiamo “sciolto” un tessuto così rigido in una sola seduta, questo è impossibile. In realtà, abbiamo lavorato sulle vie nervose della sensibilità, riportando al nostro corpo la capacità di effettuare quei movimenti.
La fiducia e la rimozione della paura sono elementi chiave per favorire il movimento, motivo per cui ogni dubbio riguardo a complicazioni o effetti della fisioterapia dovrebbe sempre essere comunicato al paziente. È importante sottolineare che in queste situazioni il dolore spesso diminuisce dopo la seduta.
Ma può il dolore ostacolare il processo di guarigione? La risposta è sì. Anche il solo pensiero del dolore può impedirci di muoverci, e senza movimento, la guarigione è compromessa. Tuttavia, ci sono casi in cui il dolore non è puramente immaginato ma può derivare da un danno potenziale. Per esempio, immaginate di svegliarvi con gli occhi incollati. Se la rimozione di questa piccola crosticina fosse dolorosa, lo fareste comunque? Alcuni potrebbero farlo, ma altri potrebbero temere il dolore e rimanere immobili. Nel tempo, questa situazione potrebbe peggiorare, impedendovi di aprire gli occhi. In questo contesto, la competenza e la professionalità di un fisioterapista sono essenziali poiché sanno quali dolori possono essere sopportati e quali devono essere evitati.
Quindi, perché potreste sentire più dolore dopo una seduta di fisioterapia?
Esistono diverse ragioni, e una di esse è il dolore da infiammazione. Quando una parte del corpo è infiammata, il nostro organismo rilascia sostanze chimiche per riparare la zona e, contemporaneamente, avverte di evitare movimenti eccessivi. Qui può sorgere una confusione: spesso sovraccarico viene scambiato per movimento. Di conseguenza, i pazienti tendono a evitare di muovere la parte interessata. Il fisioterapista, dopo un’attenta valutazione, potrebbe quindi optare per un trattamento basato sul movimento, poiché questo può essere cruciale per la guarigione. L’aumento del movimento in quella zona aumenta temporaneamente l’apporto delle sostanze irritanti, ma ciò ha due benefici principali: innanzitutto, l’articolazione, ritrovando la capacità di muoversi, inizia a farlo spontaneamente, creando un circolo virtuoso; inoltre, i processi di guarigione innescati dal movimento riducono progressivamente la presenza delle sostanze irritanti. Quindi, se avete un’articolazione infiammata, è possibile che dopo una sessione di fisioterapia o un esercizio a casa possiate sperimentare più dolore. In questi casi, il freddo (come una pezzuola bagnata, preferibile a una borsa del ghiaccio) può aiutare a lenire il dolore. È fondamentale seguire scrupolosamente le indicazioni del fisioterapista in termini di movimento.
Un altro tipo di dolore che può verificarsi è quello causato dalla rottura delle aderenze. Dopo un trauma, il medico o il fisioterapista potrebbero consigliare il riposo, l’immobilizzazione con gesso o bende strette, o semplicemente la raccomandazione di evitare il movimento. Tuttavia, il nostro corpo può sfruttare questa situazione per sviluppare delle aderenze, ovvero connessioni non desiderate tra diversi strati di tessuto. Ad esempio, un tendine che si ripara può formare dei ponti con la sua guaina, dove in realtà dovrebbe scorrere senza intoppi. In altri casi, l’osso danneggiato può accumulare depositi di calcio nei tessuti circostanti durante il processo di guarigione. In entrambi i casi, questi tessuti indesiderati creano un problema che deve essere risolto. L’intervento del fisioterapista mira a rompere queste aderenze, ripristinando il movimento naturale della zona interessata. La rottura delle aderenze può talvolta causare temporaneamente dolore e, in alcuni casi, anche infiammazione. Tuttavia, questo dolore è di solito previsto e monitorato dal terapista.
Ma quando dovreste preoccuparvi del dolore dopo la fisioterapia?
La risposta è: raramente. Raramente nella storia i pazienti si sono affidati ad un avvocato. È fondamentale consultare il vostro fisioterapista prima di allarmarvi. In molte circostanze, il terapista avrà già previsto la possibilità di un peggioramento temporaneo dei sintomi. Tuttavia, se il vostro fisioterapista non aveva previsto tale situazione e il dolore si presenta in una zona diversa da quella trattata, o è improvviso e insopportabile, potrebbe essere opportuno contattare il medico di base per una valutazione. In generale, è importante mantenere una comunicazione aperta con il vostro terapista, che dovrebbe sempre informarvi sui potenziali effetti del trattamento e sulla gestione del dolore post-trattamento.
In conclusione, il dolore dopo una seduta di fisioterapia è un fenomeno complesso che può avere diverse cause, ma spesso è una parte normale del processo di guarigione. È essenziale confidare nel vostro fisioterapista, seguire le sue indicazioni e comunicare apertamente qualsiasi dubbio o disagio. La fisioterapia è un importante alleato nella vostra lotta per il recupero, e il dolore temporaneo è spesso un segno che il vostro corpo sta rispondendo al trattamento e cercando di guarire.

Massofisioterapista specializzato in terapia fisica strumentale, nel trattamento delle sindromi dolorose e in rieducazione posturale Mezieres. Iscritto all’Ordine TSRM delle Professioni Sanitarie
