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Discopatia

Discopatia

Discopatia Lombare e cervicale: sintomi, cause, cure, fisioterapia

La discopatia viene descritta molto bene dal dr. Kee Kim, a capo del reparto di Neurochirurgia spinale dell’Università della California: “Senza dischi, la colonna vertebrale risulterebbe molto rigida. I dischi consentono di muoversi agevolmente, agiscono da ammortizzatori, da cuscinetto”. Questa definizione molto semplice ed esplicativa, vale tanto per la discopatia L4-L5 e L5-S1 (lombare) quanto per quella cervicale.

Si tratta di un’alterazione del disco (o anello) intervertebrale, del ‘cuscinetto’ interposto tra una vertebra e l’altra che facilita il movimento ammortizzando gli urti. Nel corso degli anni, i suddetti ammortizzatori naturali si logorano causando l’insorgere di questa malattia degenerativa: lo spazio tra una vertebra e l’altra si restringe e le radici nervose si comprimono.

In questo articolo approfondiremo i sintomi, le cause, le complicanze, le cure, i trattamenti di fisioterapia più indicati e gli esercizi più appropriati per intervenire sul problema. Un problema che da lieve può rischiare di trasformarsi in grave o severo se non si interviene adeguatamente.

Discopatia: cenni di anatomia

anatomia disco vertebrale

Il disco intervertebrale si presenta come un cuscinetto piatto di forma tondeggiante. E’ costituito da due parti, una centrale (nucleo polposo, di forma sferica e consistenza morbida e gelatinosa) ed un anello esterno che la contiene (anulus fibrosus, di consistenza più dura e fibrosa).

I dischi sono composti per l’80-85% da acqua, per il resto da fibre elastiche e morbide.

Spessore e dimensione variano in base al tratto della colonna vertebrale in cui sono posizionati:

La zona lombare riceve sollecitazioni più forti durante il movimento: di conseguenza, i ‘cuscinetti’ devono essere più spessi, grandi ed efficienti.

Discopatia l5-s1 lombare, ernia del disco

discopatia lombare

I segmenti della colonna vertebrale più soggetti a discopatie sono i tratti compresi tra:

  • quarta e settima vertebra cervicale;
  • quarta e quinta vertebra lombare (discopatia L4-L5);
  • quinta lombare e prima sacrale (discopatia l5-s1).

Sono questi i 3 punti critici della colonna vertebrale maggiormente compromessi dallo stress da movimento, quindi più soggetti a degenerazione.

La patologia più diffusa e comune è l’ernia del disco (ernia protrusione discale): insorge quando l’anello fibroso del disco si lacera provocando una fuoriuscita di materiale polposo dal nucleo. Il disco si deforma e l’ernia potrebbe non provocare dolore finché il materiale fuoriuscito non va a toccare le radici nervose o il midollo spinale. L’ernia del disco si manifesta, in genere, con la comparsa della sciatica (un dolore intenso che percorre il gluteo, la gamba e il piede).

Discopatia cervicale

L’alterazione del disco intervertebrale (posto tra una o più vertebre cervicali) prende il nome di discopatia cervicale, un tipo di discopatie degenerative causate da anni di flessioni, sollevamenti, rotazioni, posizioni e movimenti scorretti senza contare stiramenti del collo, incidenti e traumi.

Non si tratta di un semplice dolore al collo ma di un vero e proprio processo degenerativo responsabile di forte dolore, perdita di mobilità e flessibilità, rigidità, intorpidimento e debolezza a spalle, mani e braccia.

Questa malattia degenerativa è, spesso, dovuta all’età, ma può presentarsi anche a causa di fattori legati allo stile di vita (postura scorretta, sedentarietà).

 Sintomi

Spesso, le discopatia sono asintomatiche (non provocano dolore) in quanto il materiale fuoriuscito dal nucleo non ha ancora toccato il midollo spinale o le radici nervose. Quando, invece, succede si manifestano i seguenti sintomi:

  • Forte e continuo dolore al braccio (cervicobrachialgia), alla schiena e alla gamba (lombo sciatalgia che, talvolta, si acutizza;
  • Debolezza;
  • Perdita di sensibilità nell’arto (braccio, gamba);
  • Formicolii agli arti inferiori e superiori;
  • Difficoltà motorie (quando vengono coinvolti i tessuti nervosi);
  • Deformità della colonna vertebrale (in caso di discopatia grave o severa).

Cause di Discopatia

Sono principalmente cinque le tipologie di discopatia in riferimento alle cause:

  • Traumatica, a seguito di uno sforzo eccessivo;
  • Degenerativa per via dell’età avanzata o per cause genetiche, vascolari, sedentarietà, sovrappeso;
  • Infettiva, provocata da infezioni da stafilococco, streptococco, tubercolosi disco-vertebrale, febbre di Malta;
  • Infiammatoria e autoimmune, due tipi di discopatia che colpiscono giovani adulti dovuti a sostanze infiammatorie presenti nel disco vertebrale.

In linea generale, le cause delle discopatie sono:

  • Sforzi e carichi eccessivi (per l’ernia del disco),
  • Postura scorretta e movimenti sbagliati o sollecitazioni assiali cui è sottoposta la colonna, ad esempio, durante la guida;
  • Lesioni vertebrali;
  • Deficit muscolari o dei tessuti legamentosi;
  • Sedentarietà e scarsa attività fisica;
  • Sovrappeso;
  • Dieta poco equilibrata (povera di frutta e verdura);
  • Abuso di alcol e fumo;
  • Attività sportive agonistiche intense che richiedono eccessivi carichi e torsioni alla colonna;
  • Fattori costituzionali e malattie reumatiche come l’artrite reumatoide.

Complicanze

A lungo andare, se la patologia discale viene trascurata e non adeguatamente curata, può aggravare il dolore limitando la qualità della vita e rendendo difficili anche le normali attività quotidiane.

Oltretutto, l’uso eccessivo e prolungato di farmaci antinfiammatori e analgesici per combattere il dolore può causare danni ed effetti collaterali anche gravi a fegato, reni, apparato gastrointestinale, portare ad ipertensione, favorire il diabete.

Se non viene curata adeguatamente, col passare del tempo la discopatia può degenerare in artrosi vertebrale.

 Diagnosi

Per una corretta diagnosi delle discopatie, è necessario effettuare i seguenti esami:

  • RX della colonna vertebrale per verificare se gli spazi tra le vertebre siano ridotti;
  • TAC (Tomografia assiale computerizzata);
  • Risonanza Magnetica Nucleare del tratto della colonna interessato dalla discopatia per approfondire la condizione dei dischi, Questo esame fotografa lo stato del rachide e fornisce informazioni dettagliate e molto più precise.
  • In alcuni casi, esami complementari come Elettromiografia, Potenziali evocati ed EOS.

Sarebbe opportuno eseguire un Esame Baropodometrico per verificare la condizione posturale del soggetto affetto da discopatia e prevenire l’insorgere di problematiche legate ad una postura sbagliata.

Cure e rimedi

Inizialmente, la cura prevede un trattamento conservativo attraverso l’utilizzo di:

  • Farmaci antinfiammatori (cortisonici e non cortisonici);
  • Farmaci analgesici per alleviare il dolore;
  • Miorilassanti assunti per via orale, topica, intramuscolare o intradermica;
  • Infiltrazioni locali (ozonoterapia) o profonde (con cortisonici).

Per attenuare il dolore nelle fasi acute si consiglia il riposo assoluto, di evitare sforzi o sollevamento di carichi, prolungate posizioni da seduti.

Una volta superata la fase più acuta, sarà necessario mantenere il corpo in movimento facendo passeggiate di un’ora al giorno, praticando nuoto o eseguendo esercizi di stretching.

Se le terapie farmacologiche falliscono, nei casi più gravi e severi si ricorre generalmente all’intervento chirurgico per ricostruire e riparare le zone danneggiate ed usurate. La soluzione migliore è offerta dalle moderne tecniche chirurgiche mini invasive meno traumatiche, che ‘rispettano’ il corpo utilizzando materiali biocompatibili in grado di integrarsi con le strutture anatomiche.

 Trattamenti di fisioterapia da preferire

trattamento tecar

Se è vero che la discopatia non si risolve in modo definitivo (è impossibile allargare gli spazi tra le vertebre e sperare di ricostruire il disco), è anche vero che ripristinare un buon equilibrio muscolare è fondamentale. Perché? Perché se i muscoli funzionano in modo corretto, la schiena può non creare problemi e convivere benissimo con discopatie anche importanti senza dolore.

I trattamenti di fisioterapia più indicati per combattere la discopatia sono:

  • Tecarterapia, un prezioso trattamento fisioterapico in grado di sfruttare l’energia interna del corpo per intervenire sulla riparazione di tessuti danneggiati e sull’infiammazione acuta o cronica;
  • Terapia manuale eseguita dall’Osteopata;
  • Metodo Mezieres (rieducazione posturale totale);
  • Laser Yag, un metodo di Laserterapia ad Alta Potenza particolarmente indicato nelle patologie muscolo-tendinee (specie, quelle di origine traumatico-articolare). Risolve dolore ed infiammazione rigenerando i tessuti lesionati.

In passato, si interveniva chirurgicamente, oggi si ricorre all’intervento chirurgico solo nei casi estremi: questo perché le ernie, dopo essere state rimosse, tendono a recidivare, quindi si preferisce la riabilitazione eventualmente associata a farmaci (antinfiammatori, antidolorifici, ecc.).

Discopatia: esercizi mirati

esercizi per discopatia

Qualsiasi trattamento di fisioterapia ha due obiettivi principali: rilassare i muscoli e ridurre l’infiammazione. Non può modificare il modo in cui ci muoviamo: se vogliamo migliorare, in questo senso, dobbiamo allenarci a livello muscolare per far lavorare al meglio la nostra schiena attraverso esercizi mirati di:

  • mobilizzazione per risolvere problemi di rigidità delle strutture vertebrali;
  • allungamento muscolare per intervenire su muscoli troppo tesi e contratti
  • potenziamento muscolare.

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Roberto Franzese

Massofisioterapista specializzato in terapia fisica strumentale, nel trattamento delle sindromi dolorose e in rieducazione posturale Mezieres. Iscritto all'Ordine TSRM delle Professioni Sanitarie Guarda il profilo completo

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