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Crollo vertebrale lombare

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Crollo vertebrale lombare: come migliorare la sintomatologia dolorosa?

Quello che viene comunemente chiamato crollo vertebrale lombare (alias cedimento vertebrale) rappresenta una delle più comuni conseguenze dell’osteoporosi. La colonna vertebrale può andare incontro a rotture. In gran parte dei casi, le fratture sono la conseguenza di traumi ma esistono anche cause non traumatiche: osteoporosi, tumori, conseguenze della menopausa. Il cedimento strutturale delle vertebre può causare dolore e impossibilità di muoversi oppure essere asintomatico a seconda della gravità.

Una diagnosi precoce è altamente raccomandata alle persone a rischio e agli anziani, i soggetti maggiormente colpiti seppure questo disturbo non risparmi anche i più giovani. Di conseguenza, non bisogna sottovalutare i primi sintomi di mal di schiena ed alcuni segnali che invia il corpo.

Scopriamo i sintomi tipici, la diagnosi e, soprattutto, le cure, le terapie più efficaci per intervenire su questo problema.

Un video dell’anatomia vertebrale

Crollo vertebrale lombare: la prima causa è l’osteoporosi

L’osteoporosi è una patologia che porta alla riduzione della densità minerale ossea (BMD) ed alterazione delle proteine non collageniche nell’osso. Si verifica una riduzione dello spessore della struttura ossea e, di conseguenza, un rischio maggiore di fratture vertebrali semplici, non causate da traumi o lesioni. Il T score è il valore che indica lo scostamento rispetto al valore massimo di densità ossea del soggetto.

E’ questa la causa più comune e frequente responsabile di crollo vertebrale lombare.

I soggetti più a rischio sono gli anziani, in particolare le donne: il 20-25% dei soggetti over 50 soffre di osteoporosi.

I fattori di rischio sono:

  • Familiarità;
  • Alimentazione sbagliata, con scarso apporto di calcio;
  • Sedentarietà;
  • Fumo;
  • Abuso di alcolici;
  • Ipertiroidismo;
  • Assunzione di certi farmaci (cortisonici, anticonvulsivanti).

Cedimento vertebrale: tutte le cause

schiacciamento vertebre lombari

Il cedimento osseo, il crollo vertebrale interessa principalmente persone anziane ma può colpire anche soggetti giovani.

La principali cause sono:

  • Osteoporosi, la causa più frequente di cedimento vertebrale;
  • Menopausa responsabile di perdita costante del tessuto osseo;
  • Tumori vertebro-midollari o metastasi vertebrali.

Sintomi

Il crollo vertebrale lombare può interessare uno o più corpi vertebrali.

Nei casi gravi, la frattura scatena i seguenti sintomi:

  • Dolore violento e persistente nell’area interessata al cedimento;
  • Limitazione funzionale che, nei pazienti in età avanzata, costringe a letto;
  • Sensazione di incrinatura nella schiena, che aumenta nei momenti di attività e si riduce a riposo;
  • Perdita di equilibrio della colonna e deformazioni (in caso di fratture multiple);
  • Riduzione della statura, in alcuni casi.

Il cedimento strutturale delle vertebre si presenta all’occhio con incurvature, difetti di postura e disallineamenti dovuti a caduta della colonna. Nei casi più gravi, si verificano difetti di respirazione e di equilibrio.

Esistono casi asintomatici: il paziente non manifesta dolore e non si accorge di nulla. Ecco perché, al primo dolore lombare, bisogna agire in maniera tempestiva effettuando controlli e accertamenti. Oltretutto, è importante eseguire un controllo periodico della postura e della statura in quanto una frattura vertebrale altera entrambe.

Trascurare o curare in maniera non adeguata questa patologia può trasformare un lieve crollo in un cedimento strutturale molto più serio col rischio di compromettere la stabilità del paziente.

Diagnosi precoce

crollo vertebrale lombare

In particolar modo per le persone a rischio, è fondamentale rivolgersi al medico al primo sintomo di mal di schiena per una diagnosi precoce. In tal modo, nell’eventualità di un cedimento, sarà possibile intervenire tempestivamente anche nei casi asintomatici.

Il medico prescriverà i seguenti esami strumentali:

  • Radiografia;
  • TAC;
  • Risonanza Magnetica Nucleare;
  • DEXA (densitometria ossea con tecnica di assorbimento a raggi X), il test più affidabile per confermare l’osteoporosi ed il livello di gravità.

Attraverso questi esami sarà possibile verificare l’eventuale presenza di una frattura e valutarne l’entità allo scopo di scegliere tempestivamente la terapia adeguata al singolo caso.

Crollo vertebrale lombare: cure e terapie consigliate

frattura vertebrale

Una diagnosi accurata e approfondita determinerà la terapia più adeguata da valutare a seconda della gravità del caso.

In situazioni non gravi (quando non sono presenti disallineamenti importanti), per evitare la progressione dell’osteoporosi lo specialista potrà prescrivere:

– Riposo per un certo periodo;

– Farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) e analgesici oppure oppiacei e, se necessario, miorilassanti per un periodo limitato;

– Farmaci specifici (bifosfonati, ormoni) in grado di inibire o rallentare un’ulteriore perdita di massa ossea stimolando la nuova formazione ossea (paratormone);

– Busto o corsetto correttivo per un periodo di 3-6 settimane circa allo scopo di tenere la schiena ferma nella giusta postura;

– Bastone o stampelle per prevenire cadute;

– Crema gel all’arnica, indicata per gonfiori e dolori articolari;

– Integratori a base di glucosamina e condroitina, selenio e zinco, calcio, vitamina D3 e K, omega 3, sali minerali;

– Fisioterapia e una dolce riabilitazione.

Fa parte integrante della cura seguire una dieta e uno stile di vita sano, svolgere attività fisica.

Nei casi più gravi (circa il 10% di tutte le fratture osteoporotiche), quando il soggetto non riesce a mantenere la posizione eretta, sarà indispensabile l’intervento chirurgico.

Fisioterapia d’avanguardia per intervenire sul crollo vertebrale lombare

Nei casi più lievi di cedimento vertebrale lombare, dopo la terapia farmacologica ed un periodo di riposo consigliato dal medico, verrà consigliato al paziente un percorso fisioterapico presso centri specializzati.

Il Centro Ryakos offre una prima visita gratuita con valutazione globale e distrettuale per pianificare un programma terapeutico personalizzato.

Il Fisioterapista interverrà su infiammazione e dolore sottoponendo il paziente ai seguenti trattamenti strumentali d’avanguardia che consentono un graduale ripristino delle normali funzioni biologiche:

In una seconda fase, il Fisioterapista qualificato procederà con:

  • Cauti massaggi dei muscoli paravertebrali;
  • Esercizi riabilitativi funzionali e posturali (per rinforzare la colonna rieducandola ad una corretta posizione) ed esercizi di respirazione diaframmatica.

I trattamenti strumentali, manuali e gli esercizi terapeutici sono efficaci: servono ad evitare di peggiorare la situazione.

Crollo vertebrale lombare: chirurgia

chirurgia frattura vertebrale

Nei casi più gravi, quando il paziente ha difficoltà a mantenere la posizione eretta, sarà necessario ricorrere ad intervento chirurgico di vertebroplastica o cifoplastica. Entrambi gli interventi si eseguono in regime di day hospital, in anestesia locale o in sedazione.

La vertebroplastica è una tecnica che consente di stabilizzare la frattura iniettando un cemento acrilico molto fluido (polimetilmetacrilato) nella vertebra che, in pochi minuti, si solidifica. Permette di irrobustire la vertebra aumentandone le dimensioni.

La cifoplastica (variante della vertebroplastica) prevede l’introduzione di un palloncino (gonfiato col cemento acrilico) all’interno della vertebra che verrà, poi, chiusa grazie al cemento. Presenta diversi vantaggi: aumenta notevolmente la consistenza della vertebra, riduce il rischio di complicazioni, non è dolorosa ed evita una prolungata degenza in ospedale. Questa operazione mini invasiva funziona soltanto per fratture ‘giovani’ (di non oltre 3 mesi).

Sia con la vertebroplastica sia con la cifoplastica si ottiene una guarigione immediata della frattura con eliminazione del dolore e ripresa funzionale. I tempi di recupero variano dai 3 ai 6 mesi dall’intervento.

In ogni caso, è fondamentale il riposo prolungato e sedute di Fisioterapia mirata (inclusi gli esercizi riabilitativi e di respirazione).

Per saperne ulteriormente puoi acquistare il libro che ho scritto per il mal di schiena e le patologie del rachide lombare.

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Roberto Franzese

Massofisioterapista specializzato in terapia fisica strumentale, nel trattamento delle sindromi dolorose e in rieducazione posturale Mezieres. Iscritto all'Ordine TSRM delle Professioni Sanitarie Guarda il profilo completo

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