Piede pronato e piede supinato

piede pronato e supinato

Differenze tra piede pronato e supinato: rimedi e terapie

Pubblichiamo un articolo focalizzato sul piede pronato e supinato spiegando le differenze fra le due problematiche. L’iperpronazione e l’ipersupinazione possono portare ad un eccesso di carico sulle gambe e sul corpo. Sapevi che molti traumi ed infortuni subiti dal nostro sistema locomotore sono dovuti a problemi che interessano il piede? La postura si altera e tutto questo porta a conseguenze a carico dell’apparato muscolo-scheletrico.

Patologie che colpiscono il piede trascurate o non curate adeguatamente possono causare, a lungo andare, infiammazioni e fratture delle articolazioni. I classici esempi sono disturbi come tallonite, fascite plantare, tendinite, spina calcaneare.

Il piede piatto (pronato o pronatore) o cavo (supinato o supinatore) deve essere diagnosticato e corretto in tempo. In questo focus, ti sveliamo come è possibile risolvere con la Fisioterapia.

Piede pronato e supinato: differenze tra piede piatto e cavo

Piede diabetico

Si fa ancora molta confusione tra piede piatto e cavo.

Il piede piatto è caratterizzato da un’alterazione della pronazione mentre il piede cavo è dovuto ad una compromissione della supinazione.

Come suggerisce il nome, il piede piatto si presenta meno arcuato: interessa l’arco mediale del piede. A seconda del grado di piattismo, l’astragalo si avvicinerà sempre più al terreno. Chi ha il piede piatto consuma, di solito, il tacco della scarpa sul lato esterno. Può succedere, però, che un’iperpronazione sulla tibio-tarsica, causando valgismo del calcagno, porti all’usura interna della suola.

Il piede cavo è la situazione opposta e porta ad una tensione tendinea e muscolare più accentuata. L’arco mediale è aumentato: questo porta ad una trazione che provoca tensione alla fascia plantare. Il piede supinato può risultare ipersupinato o iperpronato a seconda dei casi. Per correggerlo, è importante valutare se la supinazione avviene nell’avampiede o nel retropiede.

Iperpronazione e iper supinazione piede: effetti e conseguenze

Pronazione e supinazione del piede sono due atteggiamenti assolutamente normali nelle fasi di appoggio podalico (quando si cammina o si corre). Piede pronato e supinato sono caratterizzati da un appoggio errato del piede non compensato.

L’iperpronazione (eccessiva pronazione) del piede piatto spinge alla costante rotazione del piede verso l’interno dopo l’impatto sul terreno in una fase che dovrebbe, invece, essere di spinta. Questo atteggiamento errato causa tensione e rigidità muscolare ed è importante fare esercizi di stretching.

L’ipersupinazione (eccessiva supinazione) del piede cavo, al contrario, porta ad una rotazione insufficiente del piede dopo l’impatto sul suolo. Si verifica quando il piede non prona e, al contatto col terreno, ruota troppo verso l’esterno. L’ipersupinazione causa, di conseguenza, tensione eccessiva al piede e può portare alla sindrome della baldelletta ileotibiale, fascite plantare o infiammazione del tendine d’Achille. Per attenuare gli effetti negativi del piede troppo arcuato, chi corre dovrebbe eseguire stretching mirati, che agiscono sui tendini del ginocchio, polpacci, bandelletta ileotibiale e quadricipiti.

Piede piatto: sintomi e complicanze

Patologie al piede

Il problema del piede piatto (iperpronato) coinvolge il calcagno, l’astragalo ed il tendine tibiale posteriore.

Il bambino soffre dei seguenti sintomi:

– dolore accompagnato da crampi alla zona calcaneare, soprattutto di notte;

– dolori di natura posturale;

– affaticabilità durante la deambulazione;

– distribuzione disomogenea del carico del peso corporeo.

Questo disturbo, se trascurato o curato male, può portare a complicazioni: metatarsalgia, dita a martello, alluce valgo, artrosi della caviglia, tendinite, fascite plantare.

Spesso, i piedi piatti sono associati a ginocchio valgo con compromissione dell’articolazione dell’anca.

Piede cavo: sintomi e complicanze

Chi presenta il piede cavo accusa i seguenti sintomi a seconda della gravità del disturbo:

– dita che tendono ad ulcerarsi;

– formazione di callo (ipercheratosi);

– bruciore, formicolio e intorpidimento delle dita;

– dolore alla parte inferiore del piede per instabilità peritalare;

ripetuti traumi distorsivi alla caviglia.

Le possibili complicanze di un piede cavo trascurato sono metatarsalgia, dita a griffe, spina calcaneare, fascite plantare, Neuroma di Morton (nevralgia interdigitale), artrosi del retro e meso piede, lesioni a legamenti e cartilagine.

Piede piatto e cavo: diagnosi

Una diagnosi precoce è da raccomandare per sospetto di piede piatto o cavo.

In caso di piede piatto (iperpronato), lo specialista visita il paziente in carico, esegue test specifici per verificare le condizioni del tibiale posteriore, caviglia, articolazioni astragalo-scafoidea e sotto-astragalica. Prescriverà una radiografia in carico e, in casi gravi, una TAC o una Risonanza Magnetica Nucleare.

In caso di piede cavo (ipersupinato) lo specialista osserverà il paziente (mentre cammina), eseguirà test mirati, prescriverà una radiografia di piede e caviglia in carico o RMN. Per escludere una causa neurologica (che potrebbe causare paralisi del muscolo o contrattura dell’antagonista), sarà necessaria una diagnosi eseguita dall’ortopedico insieme al neurologo.

Come correggere il piede pronato o supinato con la Fisioterapia

Visita posturologica Ryakos
Visita posturologica Ryakos

Il Fisioterapista, dopo aver esaminato la diagnosi medica ed i risultati degli esami strumentali, eseguirà una valutazione.

Il Centro Ryakos, per pianificare un programma terapeutico personalizzato, offre una prima visita gratuita con valutazione globale e distrettuale.

In fase di valutazione, viene effettuato l’Esame Baropodometrico statico e dinamico con cui si otterranno dati essenziali, tra cui appoggio plantare, distribuzione dei carichi tra avampiede e retropiede, posizione del baricentro del corpo. Consente anche di verificare eventuali deficit posturali e podalici.

Per correggere il piede piatto o cavo, non bisogna mai intervenire prima dei 10 anni né utilizzare plantari prima di questa età.

Prima dei 10 anni, è importante far eseguire al bambino con piede iperpronato o ipersupinato diversi esercizi terapeutici. In fase di crescita, è possibile recuperare e risolvere il problema.

Nei casi lievi e di media entità, si interviene sul piede piatto o cavo attraverso le seguenti terapie:

Fisioterapia riabilitativa e rieducazione motoria con esercizi terapeutici (stretching, rinforzo muscolare, esercizi propriocettivi);

Rieducazione Posturale Globale metodo Mezieres;

Ortesi plantare personalizzata in base alle condizioni del paziente.

I casi più gravi di piede piatto o cavo richiedono un intervento chirurgico mini invasivo.

Piede piatto e cavo: l’efficacia del metodo Mezieres

Chi soffre di piede iperpronato e ipersupinato presenta sempre un’alterazione posturale a causa delle problematiche che interessano l’appoggio podalico..

La terapia più efficace e risolutiva per i deficit posturali si chiama Rieducazione Posturale Globale con metodo Mezieres.

Si tratta di una tecnica riabilitativa che va ben oltre gli esercizi terapeutici o l’utilizzo dei plantari su misura. Questo percorso è altamente raccomandato dai fisioterapisti qualificati.

Il metodo Mezieres è in grado di correggere la postura di tutta la colonna vertebrale, degli arti inferiori (piedi inclusi) e superiori. Il segreto consiste nel progressivo allungamento della catena muscolare posteriore. Ripristinare l’equilibrio posturale significa evitare recidive se il paziente tende ad essere soggetto ad infortuni.

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Roberto Franzese

Massofisioterapista specializzato in terapia fisica strumentale, nel trattamento delle sindromi dolorose e in rieducazione posturale Mezieres. Iscritto all'Ordine TSRM delle Professioni Sanitarie Guarda il profilo completo

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