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Frequenti distorsioni alla caviglia

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Perché hai sempre distorsioni alla caviglia ricorrenti?

Soffri di distorsioni alla caviglia ricorrenti, recidive di una distorsione trascurata o trattata in modo inadeguato, che si ripresenta puntualmente condizionando la tua vita, quotidiana e sportiva.

Sai perfettamente che la distorsione alla caviglia è la lesione più comune legata allo sport (soprattutto indoor, calcio, basket, pallavolo, tennis), non sei di certo l’unico.

E’ il trauma muscolo-scheletrico più frequente in Italia (5.000 casi al giorno, il 75% dei casi) e, dalla tua prima distorsione, non ne sei più uscito.

Il dolore si era attenuato ma, dopo qualche mese, i sintomi sono tornati: dolore, gonfiore, debolezza, difficoltà a sopportare il carico, instabilità cronica, riduzione della capacità funzionale e del movimento articolare.

Non è una bella sensazione, quindi hai deciso di risolvere ed è per questo che stai leggendo il nostro articolo.

In questa guida, ti spieghiamo perché soffri di distorsione alla caviglia ricorrente e come risolvere definitivamente grazie a trattamenti mirati di Fisioterapia.

Distorsioni alla caviglia ricorrenti: le cause

Rispondiamo subito alla domanda numero uno del nostro focus: quali sono le principali cause responsabili di distorsioni alla caviglia ricorrenti?

Al primo posto, troviamo la cura inadeguata di una precedente distorsione, che non include un percorso di rieducazione propriocettiva e di rinforzo muscolare.

Chi è soggetto ad ipotonia (insufficienza) muscolare e lassità legamentosa va incontro a recidive di distorsione.

In parte, la distorsione ricorrente potrebbe dipendere da un appoggio plantare non corretto ma il problema posturale è secondario. Debolezza, ipotonia muscolare e movimenti errati ripetuti sono i maggiori responsabili di questo disturbo.

In particolare, i fattori di rischio quando si verifica una distorsione sono:

  • Riscaldamento inadeguato, abitudine a non eseguire stretching statico e dinamico;
  • Riduzione della funzione articolare in flessione dorsale della caviglia;
  • Indebolimento e ipotonia muscolare;
  • Scarso equilibrio statico e dinamico:
  • Tempo di reazione dei peronei ridotto;
  • Coordinazione e controllo posturale ridotti;
  • Deficit di forza dell’eversione;
  • Lassità legamentosa;
  • Aumento della curvatura talare;
  • Assenza di supporto esterno (tutore);
  • Assenza di esercizi propriocettivi o deficit propriocettivo.

Tipologie di distorsione alla caviglia

distorsione alla caviglia ricorrente

In gran parte dei casi, il trauma si verifica in flessione plantare, in adduzione ed inversione (con il piede che gira verso l’interno) coinvolgendo un particolare legamento, il peroneo astragalico anteriore seguito dal peroneo calcaneare.

In genere, atterrare su un piede pronato con scarso equilibrio causa la rotazione forzata esterna e l’abduzione della caviglia.

Le tre principali tipologie di distorsione alla caviglia sono:

  • Distorsione laterale, la più comune tra gli sportivi e non solo, responsabile di una lesione a carico del comparto capsulo-legamentoso esterno/laterale;
  • Lesione della sindesmosi tibio-peronale a seguito di una rotazione esterna del piede con iperdorsiflessione della caviglia;
  • Distorsione mediale dovuta ad un trauma in eversione (con il piede che gira verso l’esterno) a carico del comparto mediale/interno.

In base alla gravità della lesione, può trattarsi di distorsione di I°, II° o III° grado (lieve, moderato e grave).

Nei traumi meno gravi, se la distorsione non viene curata o curata in modo inappropriato, si ripresenta e, nel peggiore dei casi, si rischia una frattura per un eventuale trauma successivo alla prima distorsione, problemi posturali all’intera struttura scheletrica, compromissione della funzionalità e mobilità del mesopiede (collo del piede) a scapito dell’andatura.

In riferimento alla comparsa del trauma, le distorsioni alla caviglia si suddividono in:

  • Recenti (riferiti alla prima lesione);
  • Recenti su precedenti (compaiono entro un anno dalla prima distorsione della caviglia);
  • Inveterate (in caso di distorsioni alla caviglia ricorrenti, frequenti, che portano conseguenze alla stabilità articolare).

Come riconoscere l’instabilità cronica della caviglia a seguito di distorsioni ricorrenti

Una prima distorsione trascurata può sviluppare una sintomatologia cronica che viene chiamata instabilità di caviglia. Come riconoscere questa particolare condizione? Attraverso i seguenti sintomi e segni presenti da minimo un anno dopo la prima distorsione:

–       Sensazione di caviglia ‘che scappa’, ‘ che si sgancia’, ‘non si controlla’, ‘che cede’;

–       Rigidità dell’articolazione colpita;

–       Dolore costante;

–       Gonfiore;

–       Debolezza muscolare;

–       Sinovite (infiammazione della membrana sinoviale).

L’instabilità della caviglia altera negativamente i meccanismi centrali del controllo motorio e può aumentare il rischio di cadute o dell’insorgere dell’osteoartrosi.

La ripetuta lesione (recidiva) dei legamenti della caviglia genera un tessuto cicatriziale che causa instabilità articolare, perdita del range di movimento ottimale e scarsa capacità propriocettiva (con diminuzione della risposta rapida ad eventuali ostacoli, quindi, con maggior rischio di infortuni).

Distorsioni ricorrenti alla caviglia possono compromettere la propriocezione e, di conseguenza, predisporre a successive distorsioni. Spesso vi è un’ infiammazione cronica dei tendine peronieri.

Per eliminare le aderenze in questo tessuto cicatriziale, interviene la terapia manuale il cui obiettivo è il recupero della corretta elasticità del tendine.

Diagnosi

diagnosi caviglia

Devi potenziare i muscoli, ripristinare la funzionalità articolare, recuperare propriocezione e postura.

Prima di iniziare un percorso riabilitativo completo, il fisioterapista o il medico ortopedico ti visiterà e, attraverso l’anamnesi e determinati test, avrà un quadro chiaro delle tue condizioni valutando la stabilità articolare.

Ti prescriverà determinati esami per diagnosticare accuratamente il tuo problema (che, magari, non hai ancora fatto):

–       Radiografia standard per escludere eventuali fratture;

–       Radiografie dinamiche della caviglia se si sospetta una lesione grave con instabilità;

–       Ecografia;

–       TAC;

–       Risonanza magnetica nucleare.

Fisioterapia e riabilitazione per distorsioni alla caviglia ricorrenti

fisioterapia nelle distorsioni

In base ai risultati diagnostici, ti verranno prescritti antidolorifici, antinfiammatori, applicazione di bendaggio elastico, utilizzo di un tutore (cavigliera, stampelle).

Nella fase acuta, è bene seguire il protocollo P.R.I.C.E. (Protection Rest Ice Compression Elevation) che prevede immobilizzazione, riposo, applicazione di ghiaccio, compressione (bendaggio), elevazione della gamba sopra il livello del cuore per migliorare il ritorno venoso.

La Fisioterapia, anche nel caso di distorsioni alla caviglia ricorrenti, svolge un ruolo di primaria importanza per la soluzione di distorsioni lievi e medie.

Le distorsioni di terzo grado presentano rotture dei legamenti o fratture ossee: si tratta di lesioni per cui si rende necessario un intervento di tipo chirurgico.

Il trattamento fisioterapico di distorsioni lievi e medie si suddivide in tre fasi.

Nella prima fase, si punta ad eliminare completamente infiammazione e dolore ed a rigenerare i tessuti lesi attraverso i seguenti trattamenti d’elezione:

Nella seconda fase il tessuto leso viene sottoposto ad una serie di sollecitazioni meccaniche per eliminare lo spasmo muscolare, l’edema e lavorare sul recupero della forza muscolare e della funzionalità articolare. In questa fase, i migliori trattamenti sono:

–       Terapia manuale eseguita dall’Osteopata;

–       Manipolazione miofasciale dei trigger point;

–       Esercizi terapeutici (eccentrici, stretching statico e dinamico, rinforzo muscolare, flessibilità, recupero del range di movimento) che potrai ripetere a casa lentamente senza mai forzare e senza movimenti bruschi.

Nella terza fase, si passerà al recupero del controllo propriocettivo, posturale e prevenzione delle recidive. Il fisioterapista ti mostrerà gli esercizi propriocettivi da eseguire su una tavoletta instabile oscillante con l’utilizzo di cuscini o altri strumenti specifici.

 Prima visita gratuita e programma terapeutico personalizzato

tutori-caviglia

Tutti gli esercizi da svolgere nella seconda e terza fase di riabilitazione fanno parte di un percorso personalizzato e molto delicato: per questo motivo, ti consigliamo di farti seguire da un fisioterapista qualificato.

La funzione dei propriocettori è fondamentale per l’equilibrio, per regolare la postura, il tono muscolare e la corretta esecuzione dei movimenti. Lo stesso dicasi per gli esercizi di rinforzo della muscolatura, essenziale per garantire la stabilità della caviglia allenando, allo stesso tempo, il sistema nervoso centrale.

In sostanza, si tratta di esercizi che non si possono improvvisare e per i quali è importante farsi seguire da un esperto in materia.

A fine percorso riabilitativo, l’esame Baropodometrico computerizzato eseguirà un controllo generale della tua condizione posturale. In caso di problemi, attraverso il metodo Mézières sarai sottoposto ad una  rieducazione posturale totale per riequilibrare l’intera colonna vertebrale.

Il Centro Ryakos offre una prima visita gratuita con valutazione globale e distrettuale attraverso test fisioterapici, muscolari, neurologici, ortopedici, funzionali, di forza ed elasticità. Se sarà necessario, dopo questa prima visita gratuita, si procederà a pianificare un programma terapeutico personalizzato.


Roberto Franzese

Massofisioterapista specializzato in terapia fisica strumentale, nel trattamento delle sindromi dolorose e in rieducazione posturale Mezieres. Iscritto all'Ordine TSRM delle Professioni Sanitarie Guarda il profilo completo