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Lombocruralgia

Lombocruralgia

Lombocruralgia :  Cos’é ? Come si cura?

La lombocruralgia è un termine medico che indica un dolore a livello del rachide lombare che si irradia nel territorio del nervo crurale  ed è causata da compressione di questo nervo a livello della fuoriuscita del canale vertebrale lombare.

Nella Cruralgia il dolore, seguendo il decorso del nervo femorale, è inizialmente localizzato soprattutto a livello lombare per poi irradiarsi inoltre al fianco, all’inguine ed infine alla superficie antero mediale della coscia fino al ginocchio.

Contratture e rigidità saranno presenti soprattutto a carico della colonna  lombare e della regione inguinale.

Sono presenti disturbi della sensibilità, nella zona descritta, ed è evidente inoltre un’ipotrofia e un’ ipotono del muscolo quadricipite.
Espressione dolorosa di una patologia che interessa sia il rachide lombosacrale che le radici nervose con lombalgia da cui prende origine il nervo femorale (o nervo crurale).

Tuttavia la lombocruralgia spesso deriva da intrappolamento, compressione da parte di un ernia, protusione discale lombare a livello l2, l3, l4.

Come si diagnostica la lombocruralgia?

Esistono vari test ortopedici e neurologici per diagnosticare ed essere certi che sia una cruralgia di origine vertebrale lombare.

Il test neurologico per la diagnosi di cruralgia è denominato test di giordani.

Questo Test viene eseguito a paziente in posizione prona con ginocchio flesso a 90 gradi il medico eseguirà un estensione dell’anca fino ad arrivare a sentire il movimento delle vertebre lombari l2/l3/l4.

Il test risulterà positivo se il paziente avvertirà dolore nella superficie anteriore della coscia.

Molto spesso la diagnosi è soprattutto clinica ma ci si affida quasi sempre a indagini strumentali quali Tac, Rmn.

Spesso sono alcuni trigger point che danno dolore in quella regione specifica. Sono da valutare ed eventualmente trattare i muscoli anteriori della coscia, gli adduttori e i rotatori dell anca e i muscoli della gamba.

Tale Patologia è molto differente dalla sciatalgia in quanto il dolore nella sciatica si avverte a livello posteriore della coscia e sul dorso del piede.

Inoltre la lombocruralgia può nascondere altre problematiche che non coinvolgono la radice nervosa lombare e qui che viene in soccorso del paziente il terapeuta che grazie ad una serie di test muscolari e articolari effettua la sua diagnosi funzionale e fisioterapica.

Un trigger che da un dolore simile alla lombocruralgia è quello del retto femorale o del vasto intermedio.

Indagini strumentali consigliate sono la Radiografia e la Risonanza Magnetica.

Cruralgia e posture scorrette?

Un altra causa di un dolore e infiammazione crurale va ricercato nella posizione errata sul lavoro o alla guida.

Come curare la Cruralgia?

I trattamenti sono il riposo e farmaci nella fase acuta per massimo 7/10 giorni.

Consigliamo per i primi giorni di infiammazione nei casi più importanti e di blocco l’utilizzo di un corsetto steccato che tende a limitare movimenti del rachide lombare per non peggiorare l’infiammazione in atto.

Successivamente la fase acuta si interverrà con terapia strumentale per migliorare il dolore e l infiammazione.

Risultano molto utili strumenti come il laser yag ad alta potenza e la tecarterapia.

Potranno essere combinati con un lavoro manuale globale del bacino del tratto lombare e degli arti inferiori in base alla diagnosi funzionale del Fisioterapista.

Importante in uno step successivo sarà una rieducazione Posturale Globale che mira ad elasticizzare i muscoli, a renderli più forti e migliorare la postura eretta.

Esercizio utile da fare a casa sarà quello di portare entrambe le ginocchia flesse verso il petto in modo da stirare i muscoli paravertebrali lombari e contemporaneamente respirando aumentare la tensione muscolare.

Altro esercizio sarò quello di mettersi con i glutei vicino un muro con i piedi rivolti verso l’alto e usando sempre la respirazione diaframmatica cercare pian piano di stendere le gambe e contemporaneamente attaccare la schiena a terra. in modo da favorire l’allungamento dei muscoli delle gambe, della schiena e liberando il nervo crurale.

Ecco un Video con gli esercizi consigliati.

Fase Acuta e Sub-Acuta

Nello specifico i trattamenti riabilitativi nella fase acuta prevedono terapia strumentale per ridurre l’edema vertebrale, l’infiammazione e il dolore locale e saranno eseguite in modalità atermica. Molto indicate in caso di cruralgia risulta essere la tecarterapia e il laser yag ad alta potenza.

La fase sub-acuta viene gestita e trattata con tecniche di tipo manuale e posturale.

Le tecniche manuali prevedono in primis una valutazione del rachide dorsale e lombare, di eventuali cicatrici trofiche, del bacino, postumi di fratture o distorsioni di caviglia. In base a tale valutazione verranno trattati quindi le articolazioni in disfunzione oltre che le contratture muscolari.

Il trattamento posturale prevederà una valutazione globale del paziente sia da un punto di vista del recettore podalico che da un punto di visto riabilitativo proprio.

Trattamenti riabilitativi alternativi e di mantenimento:  Metodo Mezieres, Osteopata , Massaggi.

Nel caso in cui non si riesce a risolvere la sintomatologia ci si rivolge a neurochirurghi per valutare se è il caso di intervenire sull’ ernia.In alcuni casi si pratica ossigenoterapia, agopuntura, infiltrazioni discali a livello della radice nervosa interessata.In caso di intervento chirurgico è bene sapere che vi è un rischio di recidiva pari al 4%.

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il mal di schiena fa paura

Roberto Franzese

Massofisioterapista specializzato in terapia fisica strumentale, nel trattamento delle sindromi dolorose e in rieducazione posturale Mezieres. Iscritto all'Ordine TSRM delle Professioni Sanitarie Guarda il profilo completo

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