Cura Coxartrosi

Cura Coxartrosi: rimedi, terapie, consigli, Fisioterapia d’elezione
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Per evitare l’intervento chirurgico, è fondamentale non sottovalutare i sintomi, sottoporsi al più presto ad una diagnosi precisa ed accurata per scegliere la cura per la coxartrosi più efficace. Una terapia precoce può risolvere il dolore e la rigidità causati dall’artrosi all’anca e ritardare l’evoluzione del processo degenerativo.
La coxartrosi (artrosi dell’anca), al pari della gonartrosi (artrosi del ginocchio), è una patologia muscolo-scheletrica degenerativa che provoca lesioni ed usura progressiva della cartilagine articolare che riveste la testa del femore e la cavità acetabolare. E’ molto diffusa: insieme alla gonartrosi colpisce il 15% degli adulti ed il 30% degli anziani, interessa 4 milioni di italiani e non soltanto anziani. Se è vero che, nell’80% dei casi, i candidati all’artrosi sono soggetti over 75, è anche vero che può colpire giovani o persone di 40-50 anni.
A lungo andare, la cartilagine dell’anca – la più grande articolazione del corpo umano preposta alla stabilità, mobilità ed equilibrio – si assottiglia sempre più. Nello stadio più avanzato, provoca accorciamento e deformità della gamba compromessa, disabilità, atrofia della coscia. In breve, può diventare invalidante.
Il focus di questo articolo approfondisce i rimedi, le terapie più efficaci, la Fisioterapia d’avanguardia che può restituire al paziente una buona qualità della vita scongiurando l’evoluzione del processo degenerativo.
Cura coxartrosi: la terapia precoce che frena la degenerazione cartilaginea

L’usura, l’assottigliamento, la perdita di cartilagine creano gravi conseguenze:
- L’osso subcondrale può alterarsi (ipertrofia ossea);
- La dimensione della capsula acetabolare e della testa femorale aumentano deviando;
- Tendini e legamenti subiscono una metamorfosi.
Senza il supporto della cartilagine i capi articolari, sfregando l’un l’altro, si logorano e col tempo producono protuberanze periferiche (osteofiti) compromettendo la funzionalità articolare. Progressivamente, la cartilagine si usura, si assottiglia sempre più, perde elasticità, si indurisce causando una grave alterazione articolare dell’anca. Tutto questo porta, a lungo andare, gravi limitazioni di deambulazione fino alla totale infermità. Il soggetto colpito da coxartrosi avanzata può perdere l’autonomia del movimento, l’autosufficienza.
Ecco perché è importante ‘ascoltare’ i sintomi, agire in tempo, intervenire tempestivamente con una diagnosi accurata ed una terapia precoce. Le estreme conseguenze possono essere evitate ritardando il processo degenerativo dell’artrosi indipendentemente dalle cause responsabili della patologia.
Le cause della coxartrosi possono essere l’invecchiamento (colpisce soprattutto le donne over 65), sovrappeso, vita sedentaria, traumi, sforzi ripetuti, disturbi ormonali o metabolici, malattie reumatiche, fattori genetici o ereditari, cattive posture che sottopongono le articolazioni ad un carico maggiore.
La condizione peggiore è la coxartrosi bilaterale che interessa entrambe le anche.
Cura coxartrosi: non sottovalutare i sintomi

Per evitare il peggio, non trascurare i sintomi ed agisci in tempo.
‘Ascolta’ il tuo corpo che, attraverso i segnali che ti lancia (i sintomi), ti avverte che qualcosa non va.
I sintomi della coxartrosi sono quelli tipici dell’artrosi: dolore intermittente o che si manifesta dopo lunghe camminate e che scompare col riposo, rigidità, mal di schiena, limitazione funzionale, riduzione della capacità di escursione articolare, contratture muscolari che, a loro volta, portano a viziare ancora di più la postura.
Il particolare dolore causato dalla coxartrosi si irradia nella parte anteriore della coscia fino al ginocchio: può comparire anche nella zona laterale o dei glutei ma è più frequentemente avvertito nella zona inguinale e anteriore dell’anca. E’ un dolore di tipo meccanico, si presenta al mattino appena si poggiano i piedi a terra, si attenua col movimento e ricompare durante la giornata. Il dolore spinge il soggetto colpito a muoversi meno fino a perdere la forza ed il tono muscolare degli arti inferiori.
Se avverti questi sintomi ti consigliamo di sottoporti al più presto ad un esame diagnostico.
Diagnosi artrosi dell’anca

Per diagnosticare un sospetto di coxartrosi, è necessario sottoporsi ai seguenti esami:
- Anamnesi (storia clinica del paziente);
- Esame obiettivo durante cui il medico ortopedico osserva il paziente sia in stazione eretta sia durante la deambulazione per verificare la sofferenza dai suoi movimenti;
- Esame radiografico sufficiente a mostrare i 4 segni caratteristici dell’artrosi: riduzione dell’interlinea articolare, formazione di osteofiti, di geoidi (cavità ossee), addensamento osseo;
- TAC, che mostra il restringimento articolare causato dalla progressiva scomparsa della cartilagine;
- Risonanza Magnetica Nucleare, l’esame più approfondito, che evidenzia il livello di usura, eventuali anomalie delle cartilagini e delle strutture legamentose.
Cura coxartrosi: terapia conservativa
Per la cura della coxartrosi, si può ricorrere a terapie farmacologiche, infiltrative, rigenerative, fisioterapiche.
In base ai risultati diagnostici, il medico prescriverà la terapia più adeguata. L’ideale è intervenire in tempo per evitare l’intervento, frenare la degenerazione.
La terapia conservativa risolve i sintomi e comprende:
- Farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) e antidolorifici (da assumere per un breve periodo, nella fase acuta, dopo aver verificato controindicazioni ed effetti collaterali);
- Terapia infiltrativa con acido ialuronico (viscosupplementazione) da preferire alla terapia cortisonica, oppure con sostanze rigenerative e fattori di crescita come il PRP (Platelet-Rich Plasma, plasma arricchito di piastrine per favorire la rigenerazione dei tessuti), gel piastrinico o gel di polinucleotidi (PDRN);
- Utilizzo di stampelle;
- Dimagrimento (in caso di obesità o sovrappeso) per ridurre il carico sulle articolazioni;
- Nutraceutici orali (condroprotettori a base di glucosamina, condroitina solfato) che combattono il processo degenerativo;
- Esercizi riabilitativi e trattamenti di Fisioterapia mirata.
Quando ricorrere all’intervento chirurgico per l’impianto di una protesi anca
Nei casi più gravi e invalidanti, quando la terapia conservativa non dà gli effetti sperati, si valuta l’intervento chirurgico per l’impianto di una protesi d’anca mini invasiva (meno traumatica di quella tradizionale). Nel 95% dei casi, l’intervento di chirurgia mini invasiva ha successo.
Dopo l’intervento, è fondamentale iniziare precocemente un ciclo di rieducazione motoria affidandosi a fisioterapisti esperti e qualificati.
Nella prima fase post-operatoria, si consiglia l’uso di un cuscino divaricatore allo scopo di evitare una lussazione della protesi.
Prima visita gratuita con valutazione globale e distrettuale
Non pensare all’intervento chirurgico ed agisci in tempo sottoponendoti alla terapia più efficace, la vera cura per risolvere i sintomi e bloccare il processo di degenerazione articolare: la Fisioterapia d’avanguardia.
Il Centro Ryakos offre una prima visita gratuita con valutazione globale e distrettuale per verificare le reali condizioni di ogni paziente nel suo complesso e poter, in seguito, pianificare un programma terapeutico personalizzato.
Cura coxartrosi: trattamenti strumentali di Fisioterapia d’elezione

Una volta superata la fase acuta, sarà fondamentale seguire un ciclo di Fisioterapia mirata suddivisa in due fasi.
Nella prima fase, per eliminare infiammazione e dolore, si ricorrerà alle seguenti terapie fisiche strumentali d’avanguardia:
– Tecarterapia;
– Laser Yag ad alta potenza;
– Ultrasuoni;
– Ionoforesi;
– TENS
Tra questi, la Tecarterapia è il trattamento più richiesto e presenta diversi vantaggi. Oltre a ridurre dolore e infiammazione, rilassa i muscoli, rigenera e permette al Fisioterapista di associare la terapia manuale per decontrarre e rinforzare i muscoli.
Cura coxartrosi: trattamenti fisioterapici manuali
La seconda fase prevede il ripristino della funzionalità articolare e muscolare.
I migliori trattamenti di terapia fisica sono:
- Terapia manuale eseguita dall’Osteopata per sbloccare l’articolazione e rilassare i muscoli;
- Kinesio taping;
- Esercizi terapeutici finalizzati al recupero della mobilità articolare ed al rinforzo muscolare, esercizi di stretching, mobilizzazione, di tipo concentrico ed isometrico, propriocettivi, posturali.
Gli esercizi terapeutici da eseguire correttamente, in presenza del Fisioterapista, sono determinanti per recuperare tono, forza ed elasticità muscolare. Una buona struttura muscolare supporta al meglio le articolazioni e rallenta l’evoluzione dell’artrosi. Mantenere elastici e tonici i muscoli dell’anca (fossa iliaca e regione glutea) significa sia prevenire sia curare la coxartrosi.
L’importanza della postura corretta per intervenire sull’artrosi
L’artrosi può essere causata da vizi posturali che portano ad uno squilibrio su tutta la colonna vertebrale. La correzione posturale è la ‘cosa da fare’ per frenare il processo degenerativo tipico dell’artrosi.
Il Fisioterapista controllerà la tua condizione posturale complessiva eseguendo l’esame Baropodometrico. Se soffri di deficit posturale, ti consiglierà un percorso importante: la Rieducazione Posturale Globale metodo Mezieres. Questo metodo è in grado di ripristinare l’equilibrio posturale dell’intera colonna vertebrale riducendo lo stress da sovraccarico.
Consigli utili
Risolvere il dolore, recuperare la forza muscolare e la postura corretta rappresentano una grande conquista: il tuo corpo e la tua mente ringraziano. Ora, per mantenere questo tuo stato di benessere, devi essere costante e fare tesoro di tutto ciò che hai imparato grazie al Fisioterapista.
I consigli che riportiamo di seguito sono utili sia per prevenire sia per contrastare l’artrosi:
- Mantieni il tuo peso forma, dimagrisci se sei in sovrappeso per evitare il sovraccarico sulle articolazioni;
- Pratica un’attività fisica regolare (anche una semplice camminata);
- Evita la vita sedentaria;
- Esegui (se possibile, tutti i giorni) gli esercizi indicati dal Fisioterapista;
- Segui una dieta appropriata, ricca di vitamina A, C, K, B12, Omega 3 e povera di proteine animali;
- Mantieni una postura corretta quando lavori, cammini o riposi;
- Utilizza un cuscino che mantiene le anche in posizione neutra;
- Evita alcol e fumo, sono dannosi per le cartilagini.
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Massofisioterapista specializzato in terapia fisica strumentale, nel trattamento delle sindromi dolorose e in rieducazione posturale Mezieres. Iscritto all’Ordine TSRM delle Professioni Sanitarie
