Morbo di Dupuytren

Morbo di Dupuytren: cause, sintomi, cure, intervento, fisioterapia
E’ la malattia con deformità della mano più comune, si chiama morbo di Dupuytren, nome difficile da pronunciare, meglio conosciuta come contrattura del cocchiere. Nome curioso. Da che deriva? Deriva dal fatto che il chirurgo francese (il barone Guillaume Dupuytren) ne ha descritto per la prima volta i sintomi osservandoli nel suo cocchiere.
È considerata poco diffusa: non sono disponibili dati certi sul numero complessivo di italiani colpiti da questa patologia ma i numeri sembrerebbero, a detta dei medici, molto più elevati di quanto si pensi o si immagini.
Ti spieghiamo i sintomi, le cause, i fattori di rischio e le cure più efficaci e meno invasive, inclusi certi trattamenti di Fisioterapia.
Morbo di Dupuytren: cos’è
La malattia di Dupuytren è una patologia che colpisce la mano provocando la flessione progressiva e permanente di uno o più dita (nel 70-80% dei casi, sul lato ulnare della mano ovvero su 4° e 5° dito anche se può riguardare anche dito medio e pollice).
In prevalenza, colpisce soggetti di sesso maschile in età adulta (tra i 40 ed i 60 anni) esclusivamente di razza bianca. Essendo particolarmente diffuso tra le popolazioni del Nord Europa (Scandinavia) viene volgarmente chiamato ‘malattia dei vichinghi’.
Spesso (nel 65% dei casi) è bilaterale, coinvolge entrambe le mani.
Tecnicamente viene definita fibromatosi palmare superficiale ma, per evitarti parole difficili, ti diciamo che si verifica un irrigidimento del palmo della mano che vede coinvolti i tendini flessori delle dita.
I sintomi della malattia di Dupuytren

La sintomatologia si manifesta con:
- Comparsa di noduli sottocutanei (inizialmente molto sensibili che, in seguito, diventano indolori);
- Cordoni fibrosi, solidi e sporgenti nel palmo della mano al di sopra dei tendini;
- Progressivo irrigidimento delle dita in flessione palmare (si piegano gradualmente chiudendosi sul palmo della mano);
- Difficoltà ad impugnare gli oggetti;
- Dolore, indolenzimento;
- Prurito;
- Contrazione permanente delle dita della mano;
- Difficoltà di movimento flesso-estensorio destinato a trasformarsi in immobilità e invalidità.
Morbo di Dupuytren : cause e fattori di rischio
Sostanzialmente, le cause della malattia di Dupuytren restano sconosciute. Si è, generalmente, portati a pensare ad una predisposizione familiare di natura genetica.
A lungo andare, la predisposizione familiare alla contrattura di Dupuytren (malattia infiammatoria cronica) può aggravarsi a causa dei seguenti fattori di rischio:
- Lavori manuali ripetitivi e pesanti che provocano microtraumi;
- Diabete mellito;
- Alcolismo;
- Consumo di farmaci tipo Gardenale;
- Epilessia e relativa cura con anticonvulsivanti;
- Cirrosi epatica;
- Disfunzioni tiroidee;
- Infezioni da HIV;
- Fumo;
- Forti traumi alla mano, precisamente al polso.
Diagnosi
La malattia può essere diagnosticata attraverso un attento esame clinico senza dover eseguire, di solito, ulteriori approfondimenti. Questi ultimi saranno necessari in caso di complicanze cutanee, tendinee o vascolari.
Devi sapere che ulteriori accertamenti sono necessari anche per escludere altre patologie.
I noduli sulla mano e le dita flesse non sono causati soltanto dal morbo di Dupuytren.
Per scegliere la terapia più appropriata, è importante escludere i seguenti disturbi e patologie:
- Callo;
- Tendinite palmare;
- Fibroma o fibromatosi;
- Sarcoma epitelioide;
- Paralisi del nervo ulnare;
- Tenosinovite stenosante;
- Tendinite di De Quervain;
- Tumore della guaina tendinea.
Morbo di Dupuytren: rimedi, terapia, cure, intervento

Trattamenti contenitivi efficaci non esistono. L’uso di stecche per immobilizzare la parte colpita o tutori non consente di ottenere risultati efficaci.
In fase precoce, il medico può prescrivere farmaci come immunosoppressori, bloccanti del canale del calcio, prostaglandina E, interferone e corticosteroidi.
Di recente, le iniezioni di collagene hanno dato ottimi risultati nella cura di questa malattia. Durante questo trattamento mini invasivo per la cura del morbo di Dupuytren, infiltrazioni di due collagenasi (enzimi che contribuiscono nel processo idrolitico del collagene) nei cordoni sottocutanei determinano una rottura del cordone fibroso. In questo modo, si riesce a ripristinare rapidamente la normale funzionalità della mano.
Il trattamento con collagenasi di Clostridium histolyticum (CCH) riduce il rischio di complicanze legate all’intervento chirurgico tradizionale e la percentuale di recidiva è pari al 5%.
I tempi di guarigione e recupero completo si velocizzano (meno di una settimana contro i 45 giorni di cure post-operatorie in caso di intervento chirurgico tradizionale).
Se il cosiddetto tabletop test di Hueston eseguito da un medico ortopedico indica che è giunto il momento di operare per la gravità della sindrome, sarà necessario un intervento chirurgico (aponeurectomia) da effettuare in percutaneo ad ago (cordotomia o fasciotomia) oppure attraverso la tecnica chirurgica classica. L’intervento chirurgico punta a correggere l’atteggiamento in flessione delle dita ripristinando un completo scorrimento tendineo.
Morbo di Dupuytren: riabilitazione, trattamenti di Fisioterapia
Nella fase iniziale della malattia, l’obiettivo del trattamento riabilitativo è triplo:
- prevenire l’edema, il gonfiore che potrebbe impedire i movimenti di flesso-estensione delle dita;
- scongiurare il rischio di una algoneurodistrofia;
- ripristinare la normale funzionalità della mano.
Si rivela utile il massaggio connettivale ed esercizi di estensione del dito o delle dita da eseguire più volte al giorno.
La Fisioterapia interviene, in modo particolare, subito dopo l’intervento chirurgico come fase riabilitativa necessaria per ottimizzare i risultati ottenuti grazie all’operazione e prevenire l’eccessiva formazione di aderenze cicatriziali.
Prevede esercizi di rieducazione per il recupero della funzionalità articolare e massaggi mirati che il paziente continuerà a svolgere a casa allo scopo di accelerare i tempi di guarigione.
Oltre agli esercizi, è importante confezionare su indicazione del chirurgo uno splint, un tutore che assicuri il mantenimento in estensione delle dita e che comprende anche il polso. Lo splint dovrà essere indossato per un periodo massimo di 6 mesi solo di notte e, nelle prime 2 settimane, verrà rimosso soltanto per eseguire le sedute di Fisioterapia.
Oltre agli esercizi riabilitativi, il paziente verrà sottoposto a diversi trattamenti strumentali come Ultrasuoni ed Elettroterapia.
Quante sedute occorrono?
La durata del trattamento fisioterapico dipende dal tipo di intervento chirurgico.
Si passa da un minimo di 4 sessioni (una alla settimana) per un mese ad una cura di 6 mesi (per le operazioni più invasive) che prevede anche esercizi da svolgere in presenza del fisioterapista e a casa.
Raccomandazioni
Nelle prime settimane successive all’intervento chirurgico e durante le sedute di Fisioterapia, si raccomanda di ridurre o eliminare il fumo.
Il paziente dovrà assolutamente astenersi da attività manuali pesanti e da sforzi con sollevamento di carichi nelle prime 4-6 settimane.
Allo scopo di prevenire problemi di cicatrizzazione o infezione della ferita, chi soffre di diabete dovrà mantenere valori di glicemia ottimali.

Massofisioterapista specializzato in terapia fisica strumentale, nel trattamento delle sindromi dolorose e in rieducazione posturale Mezieres. Iscritto all’Ordine TSRM delle Professioni Sanitarie

Giuseppe Meletti
Ottime indicazioni. Se possibile gradirei qualche indicazione di trattamento farmacologico o simile post operatorio in quanto ho subito intervento e dopo 30 giorni ho ancora pollice e medio discretamente gonfi e specie la notte mmano e braccio fino all’ascella indolenzito. Non ho ancora iniziato trattamenti fisioterapia con specialista e in attesa di chiamata sto facendo da me seguendo in web. Grazie e Giuseppe
Roberto Franzese
non possiamo consigliare farmaci. deve rivolgersi ad un fisiatra
Giulio Marino
Mi hanno diagnosticato il morbo di Dupuytren di tipo lieve.. Ho fatto sedute di ultrasuoni in immersione e laser terapia, ma,a parte miglioramenti temporanei, i dolori hanno ripreso ostacolando i miei movimenti. Chiedo: ho in casa un apparecchio di magnetoterapia, va bene utilizzarlo? Ci sono altr rimedi utili? Grazie
Roberto Franzese
purtroppo è una patologia che con la terapia fisica non si hanno chissà che risultati.
Stefano marchetto
Buongiorno
Vorrei sapere se per rallentare l’evoluzione della malattia in stadio iniziale sia utile rivolgersi ad un fisioterapista.grazie
Roberto Franzese
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