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Stasi venosa e linfatica: come curarla

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Stasi venosa e  linfatica: il percorso terapeutico di Flowave 2

Trattiamo in un unico articolo la stasi venosa e linfatica caratterizzate, rispettivamente, da un’alterazione della circolazione sanguigna e del sistema linfatico.

Spieghiamo di che si tratta, come si manifestano le due condizioni patologiche, quali sono le cause e come intervenire su queste problematiche.

E’ importante non trascurare queste due patologie, eseguire una diagnosi accurata e scegliere il percorso terapeutico più adeguato a seconda dei casi.

Siamo esseri unici. Ecco perché il Centro Ryakos offre una prima visita gratuita con valutazione globale e distrettuale. Bisogna indagare le cause prima di pianificare un programma terapeutico personalizzato.

Continua a leggere e scopri i benefici di Flowave 2.

Stasi venosa e linfatica: cosa sono

Stasi venosa e linfatica
Stasi venosa e linfatica

La stasi venosa consiste in un rallentamento della circolazione sanguigna nelle vene. Un’alterazione da non trascurare perché rappresenta uno dei tre fattori che predispongono allo sviluppo di una trombosi venosa.

Le possibili cause dell’insorgere della stasi venosa sono:

  • varici;
  • immobilizzazione prolungata;
  • fibrillazione atriale;
  • insufficienza cardiaca destra;
  • compressione dei tessuti;
  • viscosità del sangue alterata;
  • anemia falciforme.

Per stasi linfatica, invece, s’intende un’inefficienza del sistema linfatico che porta al ristagno della linfa negli arti inferiori o in altri distretti del corpo.

Le cause della stasi linfatica possono essere:

  • compressioni (come quelle dovute a neoplasie);
  • esiti di interventi chirurgici riferiti a linfonodi o tronchi linfatici;
  • infezioni parassitarie.

I fattori di rischio dell’insufficienza linfatica sono: sovrappeso e obesità, alimentazione scorretta ricca di zuccheri, conservanti, coloranti e priva di vitamine, minerali e amminoacidi.

Se trascurata o non trattata adeguatamente può diventare cronica e compromettere le normali attività quotidiane.

Stasi linfatica: conseguenze

La diretta conseguenza della stasi linfatica è l’edema o il linfedema dell’area coinvolta.

Quando il problema interessa la cute o i tessuti sottocutanei, il tessuto connettivo cresce di volume, si deforma fino all’elefantiasi.

Il problema di base, in entrambi i casi, è il gonfiore dovuto all’accumulo di liquidi nei tessuti connettivi (tra vasi sanguigni e cute).

L’edema si forma per l’incapacità del sistema linfatico di attivare uno smaltimento superiore alla norma e del sistema cariaco di procedere con un normale riassorbimento.

Le cause possono essere diverse (patologie cardiache come l’insufficienza venosa cronica, immobilità prolungata, utilizzo di abiti troppo stretti).

In genere, si descrive l’aumento di pressione sanguigna che non consente di incorporare anche l’acqua che, normalmente, dovrebbe confluire nel sistema venoso.

C’è una differenza sostanziale fra edema e linfedema.

Edema e linfedema

L’edema è destinato a scomparire gradualmente, mentre il gonfiore tipico del linfedema (che si presenta di consistenza fibrosa, non comprimibile) è cronico, caratterizzato da un accumulo esagerato di linfa in vari distretti del corpo. Compromette soprattutto braccia e gambe ma può interessare altre parti del corpo come mani, piedi.

Il linfedema si forma quando la linfa non riesce a scorrere adeguatamente verso il cuore e ristagna.

Esistono due forme di linfedema: primario causato da anomalie congenite dei linfonodi o dei canali linfatici e secondario che si sviluppa a causa di lesioni, infezioni, interventi chirurgici, traumi, diabete, obesità, cellulite batterica o infettiva. Il linfedema può insorgere anche a seguito di un disturbo venoso combinato con una scarsa attività fisica.

In soggetti che soffrono di insufficienza venosa cronica, il linfedema lieve-moderato può comparire per trasudazione di linfa nei tessuti interstiziali.

Oltre al gonfiore, i sintomi del linfedema sono dolore, alterazione della cromia della pelle (scolorisce, si ispessisce, diventa lucida), difficoltà a muovere o piegare l’arto compromesso, pelle soggetta a infezioni, prurito, tensione.

Stasi venosa e linfatica: parliamo di insufficienza venosa cronica

Insufficienza venosa cronica
Insufficienza venosa cronica

Il nostro focus è incentrato sulla stasi venosa e linfatica e, dopo il paragrafo dedicato all’edema e al linfedema, approfondiamo la questione dell’insufficienza venosa.

In condizioni normali, le valvole venose bicuspidi hanno la funzione di dirigere il sangue dalle vene superficiali degli arti inferiori verso il cuore, dal basso verso l’altro a dispetto della forza di gravità.

In caso di insufficienza venosa cronica (IVC) tali valvole non sono più in grado di svolgere questo compito. Avviene un’inversione del flusso (reflusso) del sangue dal sistema venoso profondo a quello superficiale. Tutto questo porta ad un’ipertensione venosa superficiale. Il sangue ristagna all’interno delle vene degli arti inferiori creando una costante pressione sulle pareti delle vene.

A lungo andare, quando l’insufficienza venosa diventa cronica con ipertensione prolungata, le pareti delle varici si dilatano fino alla fuoriuscita di liquidi nei tessuti circostanti (edema) creando un danno all’organo endotelio.

Tra i disturbi collegati all’insufficienza cronica venosa, ritroviamo varici, ulcere venose, edemi agli arti inferiori, emorroidi.

L’insufficienza venosa cronica può essere organica (dovuta a patologie delle vene) o funzionale (da sovraccarico anche per deficit posturali). Colpisce maggiormente le donne (dopo i 50-60 anni)

Stasi venosa e linfatica: trattamenti e cure

Oltre alla valutazione clinica, per la diagnosi il medico può richiedere esami strumentali come Risonanza Magnetica, tomografia computerizzata, linfoscintografia, Eco-Color-Doppler o altri esami specifici a seconda della problematica.

Tanto per la stasi venosa quanto per quella linfatica, il Centro Ryakos esegue una valutazione globale e distrettuale avvalendosi della collaborazione di diversi specialisti (approccio multidisciplinare) allo scopo di pianificare un programma terapeutico su misura del paziente, personalizzato.

Flebologo e linfologo sono i principali specialisti in malattie del sistema venoso e linfatico ma è importante, ad esempio, consultarsi anche con un nutrizionista per seguire un’alimentazione bilanciata e corretta. Stesso dicasi per il regolare esercizio fisico raccomandato dal Fisioterapista e non solo.

Dopo aver valutato lo stato di salute del paziente anche attraverso test di tossicità, genetici, ph sanguigno, ecodoppler, il medico generalmente consiglia:

  • Applicazione di calze o bendaggi elastocompressivi;
  • Linfodrenaggio manuale (il Centro Ryakos esegue il metodo Vodder);
  • Pressoterapia sequenziale ad aria e terapia fisica combinata (esercizi isometrici);
  • Tecarterapia per favorire il drenaggio e ripristinare la corretta funzionalità del sistema circolatorio e linfatico;
  • Chinesiterapia;
  • Integratori;
  • Un piano alimentare mirato a ripristinare la corretta funzionalità circolatoria e linfatica.

Nei casi più gravi di linfedema, si ricorre ad intervento chirurgico per rimuovere il tessuto in eccesso.

Non tutti conoscono Flowave 2, un elettromedicale unico nel suo genere ad elevata efficacia in caso di stasi venosa e linfatica. Vale la pena conoscerlo più da vicino e capire quali sono i reali benefici di questa terapia strumentale d’avanguardia.

Stasi venosa e linfatica: l’efficacia di Flowave 2

Flowave 2 interviene efficacemente sulla stasi venosa e linfatica.

E’ un elettromedicale del Sistema Integrato Novalinfa raccomandato in caso di edema, linfedema, flebolinfedema, lipedema ma anche ulcere venose e linfatiche, ematomi, ritenzione idrica, infiammazioni, lesioni muscolari, dolore e pesantezza di gambe, patologie del microcircolo, ulcere post-traumatiche e da decubito, piede diabetico ed altro ancora.

Genera onde sonore che hanno il grande compito di attivare un drenaggio veno-linfatico selettivo.

Rappresenta l’unico elettromedicale che sfrutta contemporaneamente 4 mezzi fisici: polarterapia, biorisonanza, vacuum connettivale e veicolazione trasndermica.

La Biorisonanza ripristina la normale attività dei sistemi nervoso, venoso, linfatico e muscolare mentre il Vacuum connettivale, favorendo il drenaggio e migliorando l’ossigenazione dei tessuti, riattiva il microcircolo e il sistema linfatico.

La Polarterapia, influenzando la membrana cellulare. favorisce l’eliminazione di aggregati proteici presenti nell’area da trattare.

Flowave 2 consente anche la veicolazione transdermica di principi attivi naturali tramite un segnale sonoro.

Sottopone le cellule a onde di pressione e decompressione cicliche per ristabilire la giusta intensità di corrente della membrana cellulare per le normali funzioni biologiche.

L’operatore può monitorare la risposta fisiologica del paziente al trattamento grazie ad un sistema di valutazione e controllo integrato.

Flowave 2 vanta diversi benefici:

  • Drena i liquidi stagnanti;
  • Incrementa il flusso periferico di sangue e linfa;
  • Vascolarizza la zona trattata ripristinando l’equilibrio idrico;
  • Ossigena e disintossica i tessuti apportando nutrienti;
  • Riduce infiammazione, dolore, senso di pesantezza e stanchezza degli arti;
  • Rigenera i tessuti;
  • Migliora il tono e l’elasticità della pelle;
  • Elimina le aderenze tissutali.

Le onde sonore generate da Flowave 2 hanno un effetto depurativo del sistema linfatico e rafforzano il sistema immunitario.

L’efficacia è elevata e a lungo termine: studi clinici hanno evidenziato che, dopo questo trattamento, la condizione patologica non si ripresenta nelle aree trattate.

Controindicazioni

Flowave 2 è controindicato in caso di:

  • Gravidanza;
  • Pace-maker e protesi metalliche;
  • Ipertensione e disturbi cardiaci gravi;
  • Infezioni sistematiche;
  • Epilessia;
  • Tromboflebiti;
  • Cartilagine in aumento;
  • Placche stabili.

Affidati esclusivamente a centri qualificati come il nostro.

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Roberto Franzese

Massofisioterapista specializzato in terapia fisica strumentale, nel trattamento delle sindromi dolorose e in rieducazione posturale Mezieres. Iscritto all'Ordine TSRM delle Professioni Sanitarie Guarda il profilo completo