Onde d’Urto in caso di Epicondilite

Onde d’Urto in caso di Epicondilite: la terapia di elezione per la cura definitiva
Che si tratti di gomito del tennista (laterale) del golfista o lanciatore (mediale) la terapia di elezione per risolvere dolore e infiammazione consiste nel trattamento delle Onde D’Urto in caso di Epicondilite.
L’epicondilite laterale o mediale insorge quando i tendini che collegano i muscoli dell’avambraccio si infiammano a causa dell’utilizzo ripetuto ed eccessivo del gomito e del braccio.
E’ una forma di tendinite che colpisce soprattutto persone (uomini e donne indistintamente) di età compresa fra i 40 ed i 60 anni. Essendo una patologia degenerativa, se non trattata oppure se curata non adeguatamente può peggiorare e diventare cronica.
In questa guida, tratteremo sintomi, cause, terapia conservativa e la soluzione offerta dalle Onde d’Urto, un trattamento all’avanguardia di sicuro successo nell’80% dei casi.
Onde d’urto in caso di Epicondilite: partiamo dai sintomi
Il sintomo numero uno dell’epicondilite è il dolore alla parte esterna del gomito che potrebbe irradiarsi fino all’avambraccio, al polso e alla mano.
Si avverte quando si usa il polso o la mano per fare presa, nei movimenti di torsione o in caso di estensione del braccio: è un dolore che peggiora nel tempo (mesi, anni).
Chi è colpito da epicondilite è incapace di tenere in mano certi oggetti come la penna ed avverte debolezza all’avambraccio.
L’intensità del dolore varia da soggetto a soggetto: chi sente un leggero fastidio, chi è incapace quasi del tutto di muovere il braccio. Usare il polso peggiora il dolore ma c’è chi lo subisce anche a riposo o di notte.
Ovviamente, trattandosi di infiammazione ai tendini, il dolore è accompagnato da gonfiore, oltre che da debolezza nella forza di presa manuale, difficoltà ad estendere il polso e rigidità (specie al risveglio).
Epicondilite: diagnosi
L’esame diagnostico prevede una visita specifica durante cui il medico ispeziona il gomito, ricerca i segni di tumefazione locale e la provenienza del dolore tramite palpazione diretta. Valuterà sintomi, professione svolta, attività sportive praticate e potrebbe effettuare alcune manovre.
Prescriverà una radiografia (per escludere fratture), ecografia muscolo-tendinea o risonanza magnetica per verificare eventuali danni ai nervi ed elettromiografia (EMG).
Cause
Viene chiamato gomito del tennista, del golfista o lanciatore ma le cause non si limitano, di certo, alla pratica di queste attività sportive. In effetti, si stima che solo nel 5% dei casi questa patologia dipende dal gioco.
L’insorgenza dell’epicondilite può essere dovuta a diversi fattori:
- uso eccessivo e ripetuto del gomito (soprattutto in determinate attività sportive o lavorative durante cui si abusa di gomito, polso e mano);
- movimenti ripetuti (usare per molto tempo la tastiera del PC e il mouse, suonare il piano o un altro strumento, dipingere, ecc.);
- Traumi del gomito.
In genere, il problema si innesca quando muscoli e tendini dell’avambraccio si tendono spesso per attività ripetitive e faticose.
Di solito, compare tra i 40 ed i 60 anni e colpisce uomini e donne allo stesso modo.
Se non viene trattata o viene curata male, il dolore può diventare cronico e la guarigione potrebbe risultare più difficile.
Epicondilite: terapia conservativa

Per intervenire su dolore e infiammazione, il medico prescriverà una terapia conservativa che comprende:
- Riposo;
- Applicazione di ghiaccio sul gomito;
- Farmaci antinfiammatori non steroidei (ibuprofene), antidolorifici (paracetamolo), infiltrazioni di cortisone o di acido ialuronico;
- Tutori specifici per l’epicondilite (fascia, bracciale, gomitiera) da indossare durante il giorno per proteggere e comprimere la zona lesionata.
Se non tollerate i farmaci o la terapia conservativa non migliora la vostra condizione, provate la terapia con le Onde d’Urto in caso di Epicondilite. E’ la terapia d’elezione, efficace e risolutiva nell’80% dei casi.
Epicondilite: trattamenti di Fisioterapia

Per agire con il massimo dell’efficacia, il trattamento delle Onde d’Urto in caso di Epicondilite va associato a:
- Manipolazioni osteopatiche, massaggi con mobilizzazione di polso e gomito, prono-supinazione;
- Trattamento manuale dei trigger point;
- Tecarterapia, un metodo rigenerante che serve a decontratturare i muscoli riducendo l’infiammazione;
- Laser Yag ad alta potenza, trattamento rapido per contrastare dolore e infiammazione che favorisce la vasodilatazione ed aumenta il drenaggio linfatico;
- Ultrasuoni;
- Magnetoterapia;
- Esercizi specifici, eccentrici, stretching (allungamento), estensione e flessione da eseguire quando il livello di infiammazione si è ridotto sufficientemente. Il fisioterapista insegnerà questi esercizi al paziente che li ripeterà a casa regolarmente, diverse volte al giorno.
Le Onde d’urto restano il trattamento elettivo più efficace, rapido e all’avanguardia, che colpisce selettivamente il muscolo infiammato e le strutture tendinee dolenti.
Associato ai trattamenti appena descritti, l’efficacia verrà ulteriormente potenziata e la guarigione sarà più rapida.
Onde d’Urto in caso di Epicondilite: perché funzionano
I risultati di diversi studi e ricerche dimostrano la straordinaria efficacia delle Onde d’Urto in caso di Epicondilite. Il problema si risolve nell’80% dei casi.
Come funziona il trattamento? Come agiscono e cosa sono, di preciso, le Onde d’Urto?
Si tratta di onde a elevata energia acustica trasmesse attraverso l’epidermide che, in seguito, penetrano e si diffondono nell’organismo in senso radiale.
Entrando in contatto con i tessuti, riescono ad aumentare la vascolarizzazione favorendo cambiamenti biologici all’interno delle cellule, riattivandole, rigenerandole ed agendo direttamente sul metabolismo cellulare.
L’azione di cavitazione, come dimostrato da studi scientifici mirati, è in grado di stimolare il tessuto biologico.
La loro efficacia dipende soprattutto dal fatto che sono capaci di attivare una nuova formazione di vasi sanguigni (neoangiogenesi).
Mentre laser o ultrasuoni sono terapie fisiche, le Onde d’urto fanno parte di una terapia medica d’elezione a cui affidarsi quando il paziente non ha ottenuto nessun effetto e miglioramento significativo con altri trattamenti.
Quante sedute comprende un ciclo completo di Onde d’Urto?
In media, sono necessarie 3-5 sedute: in casi particolarmente gravi, per risolvere la patologia occorre aumentare il numero di cicli.
Le Onde d’Urto per l’Epicondilite, come per altre patologie, si rivelano molto efficaci, soprattutto se abbinate a terapia manuale, esercizi terapeutici ed eccentrici, stretching e gli altri trattamenti fisioterapici che abbiamo elencato in precedenza.
Onde d’Urto: effetti collaterali e controindicazioni
Questa terapia viene eseguita senza l’ausilio di anestesia, è indolore e non provoca effetti collaterali significativi, se viene eseguita da personale qualificato: al massimo si possono manifestare arrossamenti cutanei, gonfiore, sensazione di intorpidimento sulla pelle dell’area trattata.
Le Onde d’Urto sono controindicate a:
- Donne in gravidanza;
- Soggetti di età inferiore ai 18 anni;
- Soggetti con tendini lesionati a rischio rottura;
- Pazienti in terapia cortisonica o che assumono anticoagulante orale;
- Soggetti con difetti di coagulazione (incluse trombosi locali), tumori o infezioni (virali e batteriche).

Massofisioterapista specializzato in terapia fisica strumentale, nel trattamento delle sindromi dolorose e in rieducazione posturale Mezieres. Iscritto all’Ordine TSRM delle Professioni Sanitarie
