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Lesione bicipite femorale: cura dalla A alla Z

Lesione bicipite femorale: cura dalla A alla Z

In un atleta, non è raro riscontrare una lesione al bicipite femorale: basti pensare che le lesioni muscolari costituiscono, da sole, una percentuale che varia dal 10 al 30% di tutti gli infortuni in ambito sportivo.

La diagnosi di una lesione muscolare è di tipo clinico, ma è possibile ricorrere ad un esame ecografico entro 24 o 48 ore dal trauma.

Inoltre, l’ecografia viene ripetuta per monitorare l’andamento della guarigione durante il percorso di riabilitazione.

Lesione bicipite femorale cause

Una lesione muscolare può derivare da un colpo ricevuto o da un movimento eseguito in modo errato.

Nel primo caso, si parla di una lesione da trauma diretto o di contusione, mentre nel secondo caso si parla di trauma indiretto.

Le contusioni sono semplici da diagnosticare, in quanto il soggetto riesce a individuare il momento in cui ha avvertito dolore.

In base all’entità della limitazione del movimento che deriva dalla contusione, si parla di:

  • lesione primo grado bicipite femorale, quando il range di movimento è superiore alla metà del normale;
  • lesione di grado moderato, quando il range di movimento è tra la metà e un terzo;
  • lesione di grado severo, quando il range di movimento è inferiore ad un terzo.

Il percorso terapeutico deve iniziare prima possibile, in modo da poter riprendere in breve tempo il proprio allenamento.

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La classificazione e la diagnosi dei traumi indiretti, invece, è più complicata, in quanto si parla di contrattura e di stiramento a seconda del tipo di trauma.

Si ha una contrattura muscolare quando il dolore è accompagnato da un aumento diffuso del tono muscolare alla fine dell’attività sportiva, non riconducibile ad un preciso momento, non localizzato, ma diffuso su tutto il muscolo.

Lo stiramento, invece, comporta un dolore ben individuabile alla palpazione, che emerge in modo progressivo nel corso dell’attività sportiva, rendendone più faticoso lo svolgimento.

La lesione del bicipite femorale viene individuata facilmente, in quanto l’atleta avverte un dolore acuto e improvviso nella zona e nell’esecuzione di uno specifico movimento.

Lesione bicipite femorale recupero e trattamento

Prima di stabilire il protocollo di trattamento, è importante la fase dell’anamnesi per inquadrare l’infortunio, per valutare l’eventuale presenza di fattori predisponenti e per capire se si sia davanti ad un primo infortunio di questo tipo, se si tratti di una recidiva o se si siano già verificate recidive in passato.

Il trattamento per il recupero del muscolo deve considerare tre aspetti fondamentali:

  • il grado della lesione;
  • la sede della lesione;
  • la tipologia di paziente.

Centrale nell’ambito del percorso riabilitativo è il monitoraggio costante dei progressi e dell’andamento del trattamento.

Tale monitoraggio deve essere sia di tipo clinico che ecografico, in modo da scongiurare il rischio di errori di trattamento.

Nella fase acuta, subito dopo il trauma, è necessario procedere a fasciature compressive e all’applicazione di ghiaccio, così da arrestare l’emorragia.

Una volta eseguito l’esame clinico ed ecografico, è possibile dare inizio al trattamento riabilitativo controllando il dolore attraverso terapie fisiche, quali il laser, la tens endorfinica e, in seguito, l’ultrasuono.

Consigliati sono anche gli esercizi di allungamento e di distensione, che permettono al paziente di recuperare la mobilità.

Lesione bicipite femorale tempi recupero

Lesioni o strappi muscolari al bicipite femorale richiedono tempi di recupero maggiori rispetto a quanto necessario in caso di stiramento o contrattura.

Ciò avviene perché in una lesione muscolare bicipite femorale vi è la presenza di una lesione anatomica la cui gravità varia in base alla quantità di tessuto coinvolto e del versamento ematico.

Altro segnale di gravità della lesione è dato dal momento in cui si manifesta l’impotenza funzionale: quanto prima si manifesta, tanto più grave è la lesione.


Roberto Franzese

Massofisioterapista specializzato in terapia fisica strumentale, nel trattamento delle sindromi dolorose e in rieducazione posturale Mezieres. Iscritto all'Ordine TSRM delle Professioni Sanitarie Guarda il profilo completo