Contusione

Contusione: cos’è, sintomi, cause, complicanze, cure, farmaci, fisioterapia
Indice
Una contusione è la conseguenza di un trauma diretto, di una lesione traumatica cui segue un travaso di sangue più o meno importante (rispettivamente, ematoma o ecchimosi).
La lesione traumatica, a differenza della ferita vera e propria, non compromette l’integrità dei tessuti coinvolti: è provocata, generalmente, dalla violenta compressione e schiacciamento dei tessuti molli sottostanti esercitati da un corpo contundente.
Spesso, si verificano nei punti dove l’osso è più superficiale e dove le parti molli presentano uno spessore minore (tibia, arcata sopracciliare, ecc.)
La lesione traumatica va a colpire soprattutto vasi sanguigni e linfatici causando una fuoriuscita di sangue.
L’ematoma può essere sottocutaneo o comparire all’interno di un muscolo o di un’articolazione.
Scopriamo le diverse tipologie di contusione, cause, sintomi e complicanze, cure, rimedi, terapia farmacologica e trattamenti di fisioterapia specifici per risolvere al meglio questo problema.
Contusione: tipologie in base alla gravità
Esistono diverse tipologie di contusione a seconda di determinati parametri.
In base alla gravità possono essere:
– di I grado, caratterizzate da lesioni limitate ai piccoli vasi, fuoriuscita di sangue che si diffonde e si infiltra nei tessuti formando un’ecchimosi, macchia bluastra che, col passare dei giorni, assume un colore giallo ocra. Il dolore si intensifica con i movimenti e la pressione sulla parte colpita;
– di II grado, caratterizzate dalla formazione dell‘ematoma, provocato dalla rottura di vasi sanguigni di una certa importanza accompagnata da tumefazione fluttuante;
– di III grado, che si verifica quanto la pelle subisce una compressione così intensa e prolungata da comprometterne la vitalità. Provoca una necrosi cutanea, la morte di uno strato di cellule della cute che prima apparirà pallida, poi nerastra formando una vera e propria piaga detta escara. Col tempo cadrà riparandosi spontaneamente ma lasciando, il più delle volte, una cicatrice.
Contusione: tipologie in base alla zona colpita
A seconda della zona colpita, le contusioni si possono suddividere in:
– muscolari con lesioni della fascia sottocutanea (tessuti molli) e muscolare. Le più gravi si verificano a muscolo contratto (ad esempio, sul quadricipite) con sviluppo di ematoma. Sono d’obbligo il riposo, applicazione di ghiaccio e bendaggio contenitivo;
– cutanee con ferite o lesioni della pelle più o meno profonde, caratterizzate da formazione di un ematoma che, talvolta, può essere anche importante. E’ necessario intervenire applicando sulla zona colpita disinfettanti e antisettici per evitare infezioni, ricoprire con una benda o cerotto, tenere a riposo la parte raffreddandola con ghiaccio;
– tendinee con lesione delle guaine che rivestono i tendini e, meno frequentemente, i tendini stessi provocando, in quest’ultimo caso, tenosinoviti anche gravi come per la contusione piede;
– articolari che, come suggerisce il nome, interessano l’articolazione. Possono essere responsabili della formazione di emarto (versamento ematico in una cavità articolare) o di idrartro (versamento sieroso in una cavità articolare);
– ossee accompagnate da dolore acuto al periostio (membrana fibrosa che riveste la superficie esterna delle ossa).
Generano un ematoma sottoperiostale che, spesso, va eliminato tramite incisione e drenaggio per evitare complicanze (infezioni al periostio).
Sintomi di contusione
In linea generale, la contusione, che interessa principalmente i vasi sanguigni e linfatici, porta i seguenti sintomi e conseguenze:
– versamento di sangue;
– dolore che aumenta con i movimenti (attivi o passivi) e con la pressione sulla parte colpita;
– formazione di ecchimosi (versamento modesto che infiltra i tessuti vicini);
– ematoma (fuoriuscita di sangue più profonda ed importante) visibile all’esterno;
– gonfiore fluttuante;
– aumento del calore locale e febbre;
– formicolii (che lasciano sospettare stiramento, sofferenza delle fibre nervose, riduzione o perdita della forza muscolare, alterazioni cutanee);
– limitazione della funzionalità, in caso di contusioni muscolari, tendinee (ad esempio contusione mano, polso, piede, tendine di Achille) o articolari (a livello dei legamenti o della capsula articolare che riveste l’articolazione, come la contusione al ginocchio, spalla, gomito).
Il dolore è particolarmente intenso quando interessa un osso, ad esempio quando le zone colpite sono i gomiti, la testa, viso, costole, spalla, coccige, tibia, malleoli della caviglia.
Cause
Abbiamo visto la contusione cos’è, quali sono le diverse tipologie ed i sintomi. Vediamo ora quali possono essere le cause:
– Trauma diretto dovuto ad urti o colpi contro oggetti contundenti;
– Attività sportive. Talvolta, atleti o sollevatori di pesi durante l’allenamento si provocano ecchimosi per contusioni microscopiche nei vasi sanguigni sotto la pelle;
– Disturbo emorragico accompagnato da sanguinamenti del naso e delle gengive;
– Assottigliamento della pelle e vasi sanguigni più fragili nelle persone anziane che possono portare a contusioni per urti di poco conto.
Complicanze
Se certe contusioni si riassorbono e guariscono più rapidamente, altre più gravi possono portare complicanze e danni ai tessuti.
Le due principali complicanze sono la sindrome compartimentale e la miosite ossificante.
La sindrome compartimentale provoca l’aumento pressorio all’interno di un compartimento muscolare ed una diminuzione del flusso sanguigno a causa di una compressione dei vasi e, quindi, riduzione dell’ossigeno apportato a cellule muscolari e nervose. In questo caso, potrebbe essere necessario un intervento chirurgico.
La miosite ossificante è un’infiammazione muscolare che porta al deterioramento delle fibre, debolezza e dolore muscolare ed alla formazione di una massa ossea anomala nei muscoli.
Quando l’ematoma risulta particolarmente grande, si interviene con lo svuotamento chirurgico per evitare infezioni da disseminazione batterica.
Non dimentichiamo che una contusione può evolvere in shock traumatico o coinvolgere organi interni come cranio, torace, addome e causare problemi anche di tipo polmonare. In questi casi, le conseguenze sono più complesse e necessitano di trattamenti specifici.
Diagnosi
In caso di trauma lieve, se il medico – dopo un’attenta valutazione dell’area colpita e della sintomatologia – riscontra una semplice contusione e non sospetta eventuali ossa rotte, non prescriverà alcun test o esame diagnostico.
In presenza di gonfiore e dolore grave, il medico prescriverà una radiografia della zona colpita per verificare se ci siano ossa rotte.
Se l’edema compare spesso e senza un motivo apparente, prescriverà al paziente un esame del sangue per verificarne la causa sospetta ovvero un disturbo emorragico.
Cure, rimedi, terapia farmacologica, intervento chirurgico
Contusione, cosa fare? Quali sono i rimedi migliori per accelerare la guarigione ed evitare complicazioni?

A seconda dei casi e della gravità dei sintomi, una contusione può essere curata con:
– Applicazione immediata di ghiaccio sulla parte colpita per ridurre gonfiore e dolore e limitare la formazione di un ematoma;
– Assoluto riposo;
– Utilizzo di un tutore;
– Farmaci antinfiammatorii non steroidei (FANS) come ibuprofene, ketoprofene o diclofenac per riassorbire l’ematoma o limitarne la formazione il più possibile, soprattutto in caso di contusione al ginocchio ed articolari in genere;
– Fasciatura compressiva con bendaggio elastico;
– Disinfettanti, antisettici in caso di necrosi dei tessuti;
– Antibiotici in caso di infezione dell’articolazione colpita.
Un consiglio: evitate di assumere aspirina perché rallenta la coagulazione del sangue e rischia di prolungare il sanguinamento.
Le contusioni ossee sono molto dolorose e possono provocare danni ed infiammazione al periostio, la membrana che circonda l’osso; un ematoma sotto il periostio potrebbe richiedere l’incisione e il drenaggio per scongiurare qualsiasi rischio di infezione. Si ricorre all’incisione (artrocentesi) anche in caso di contusione articolare con versamento grave.
Fisioterapia e riabilitazione delle contusioni
Il fisioterapista interviene sulla contusione per ridurre e minimizzare il dolore, il gonfiore ed il sanguinamento. Un trattamento elettoterapeutico può servire a riassorbire il coagulo di sangue.
Oltre ad eventuali esercizi di stretching per ripristinare la mobilità articolare e di potenziamento muscolare per tornare, ad esempio, a praticare sport, i trattamenti più indicati per combattere e risolvere le conseguenze da contusione sono:
- Crioterapia, la terapia del freddo per trattare contusioni articolari, tendinee ed ossee;
- Tecarterapia che interviene efficacemente sull’infiammazione favorendo la riparazione dei tessuti compromessi dal trauma
- Terapia manuale eseguita direttamente dall’Osteopata;
- Laser Yag, un metodo rigenerante di Laserterapia ad Alta Potenza che interviene per risolvere dolore ed infiammazione anche in caso di contusione.
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Massofisioterapista specializzato in terapia fisica strumentale, nel trattamento delle sindromi dolorose e in rieducazione posturale Mezieres. Iscritto all’Ordine TSRM delle Professioni Sanitarie
