Skip to main content

La scoliosi

La-scoliosi

Scoliosi: l’importanza della prevenzione in età evolutiva.

La scoliosi è un dismorfismo della colonna vertebrale che interessa adolescenti e adulti.

La prevenzione è informazione; il movimento e l’attività motoria è uno degli strumenti più efficaci contro l’insorgenza di patologie a carico del rachide quale la scoliosi.

L’uomo è un sistema vivente aperto in continua interrelazione con l’ambiente esterno e quello interno ed oscilla tra cambiamento e stabilità.

Fondamentale per l’equilibrio e l’efficienza del sistema uomo è l’interdipendenza dei vari apparati tra loro :

  • Apparato scheletrico miofasciale per l’aspetto biomeccanico;
  • Il sistema tonico posturale per l’aspetto neurologico;
  • Il sistema neuro-endocrino per l’aspetto psicologico.

I rapporti tra forma, funzione e struttura a livello osseo, articolare, muscolare e fasciale hanno una propria specificità sia a livello posturale che motorio.

La stazione eretta e l’andatura bipede a livello strutturale ha determinato la formazione di curve vertebrale e a movimenti pendolari degli arti superiori.

La postura è l’espressione della migliore integrazione possibile tra le funzioni psichiche, biochimiche e somato – sensoriale di un individuo, che si traduce, nei tre piani dello spazio, in una posizione corporea che può essere fisiologica o patologica.

Gli atteggiamenti  posturali in cifolordosi, dorso piatto, sway-back (sbilanciamento del bacino posizionato più anteriore del torace) sono determinati dalle catene muscolari con compensi sia a livello della distribuzione delle forze di carico che a livello dell’equilibrio delle tensioni scheletro – miofasciale.

Asse portante del corpo umano è la colonna vertebrale; rettilinea sul piano frontale, mentre sul piano sagittale presenta quattro curve che vanno dall’alto in basso con : la lordosi cervicale, la cifosi dorsale, la lordosi lombare e la curva sacrale. Per cause più disparate se anche solo una delle disposizioni di dette curve viene a mancare, le vertebre si dispongono in modo anomale producendo una curva difforme che prende il nome di scoliosi.

Termine che indica una deformità strutturale del rachide  con conseguente modificazione dell’asse fisiologico nei tre piani dello spazio:

  • Sul piano frontale si verifica un assetto di flessione laterale;
  • Sul piano sagittale un’alterazione delle curve fisiologiche;
  • Sul piano assiale una rotazione vertebrale.

Di fondamentale importanza distinguere la natura della scoliosi che può essere:

  • non strutturata (scoliosi funzionale o atteggiamento scoliotico) con caratteristiche di deviazione del rachide sul piano frontale, senza rotazione delle vertebre e senza gibbosità, il tutto prodotta da errata postura, infiammazione, dismetria degli arti inferiori, lombo sciatalgia;
  • strutturata (scoliosi organica) con caratteristiche di deviazione del rachide sul piano frontale, rotazione delle vertebre e gibbosità, il tutto prodotto da spondilo lisi, idiopatica, congenita, neuromuscolare ecc. … .

Nell’ultimo decennio si è ipotizzato che esiste una relazione tra propriocezione e difetti di allineamento delle vertebre. Un difetto del controllo posturale su base propriocettiva è messo in relazione con l’eziologia della scoliosi, ipotizzando una modificazione della rappresentazione dello schema corporeo come causa. Difatti nello studio effettuato i pazienti con scoliosi strutturata avevano una significativa difficoltà della qualità propriocettiva degli arti superiori rispetto ai soggetti con scoliosi non strutturata.

Comunque nella cura della scoliosi è di fondamentale importanza la diagnosi precoce e in ambito di una scoliosi strutturata idiopatica, che si presenta prima dell’adolescenza ( infantile – giovanile) insorgendo e sviluppandosi senza sintomi sono da tenere sotto stretta sorveglianza con una collaborazione tra familiari, pediatra e riabilitatore onde evitare una deformità e progressione della malattia.

Oggi si è concordi nel ritenere la scoliosi idiopatica una complessa deformità strutturale della colonna vertebrale nei tre piani dello spazio. In età di accrescimento una complessa deformità strutturale della colonna vertebrale può riflettersi pesantemente anche dal punto di vista psicologico sul soggetto, in quanto lo stesso vive un’importante momento di confronto con i cambiamenti fisiologici nel proprio corpo.

Su tale problematica che si presenta sarà il pediatra che effettuerà una prima valutazione generale con un controllo della schiena del bambino in flessione, con i piedi leggermente divaricati e le braccia tese e rivolte verso la punta dei piedi, osservando se il rachide è diritto e se vi è simmetria delle due metà del torace. Eventuali anomalie chiameranno in causa il fisiatra con una valutazione anamnestica, esame clinico posturale, misurazione delle asimmetrie e una valutazione radiologica.

Nella valutazione anamnestica vengono raccolti tutti i dati personali del paziente su precedenti malattie, interventi chirurgici e traumi.

L’esame clinico posturale viene effettuato con il paziente svestito e senza scarpe in stazione eretta, flesso in avanti e supino sul lettino.

In stazione eretta si valuta la simmetria delle spalle, la posizione delle varie curve, l’altezza delle scapole, il bacino e i triangoli della taglia.

In stazione curva si valuta la presenza di eventuale gibbo.

In stazione supina si valuta la conformazione globale del rachide, il tono dei muscoli paravertebrali e la lunghezza degli arti inferiori.

Le varie valutazioni e misurazioni saranno riportate su scheda clinica per un confronto nel tempo.

Una valutazione radiologica in toto , nelle due proiezioni antero- posteriore e latero-laterale è necessaria per un’adeguata prescrizione terapeutica.

Attraverso tale indagine si valuta :

  • la sede delle curve, la presenza di deviazioni della colonna;
  • l’entità della curva scoliotica in gradi Coob;
  • l’età ossea del rachide.

Una rotazione dei corpi vertebrali è tanto più grave quanto più precoce è l’età di comparsa e più evolutiva si presenta a livello toraco-lombare, mentre la presenza della curva nella zona lombare è meno progressiva specie dopo la pubertà.

Diversi gradi di scoliosi

In riferimento ai gradi Coob, specie nelle patologia scoliotiche idiopatiche infantili, si ritiene seguire alcune linee guida di trattamento :

  • sotto i 10° Coob necessita un’osservazione periodica con controllo a 3-6 mesi con radiografia;
  • tra 10° e 20° Coob, con scarsa spinta evolutiva, sono previsti trattamenti di Kinesiterapia e rieducazione posturale;
  • tra 20° e m40° Coob, con spinte evolutive importanti, è previsto l’utilizzo di un corsetto e rieducazione posturale;
  • oltre 40° Coob è necessario il trattamento chirurgico di artrodesi vertebrale onde evitare complicazioni cardiorespiratorie e gravi deformità.

Oltre tali figure professionali, su menzionate, la presa in carico del soggetto si avvale:

  • valutazione posturale che prevede la somministrazione di test specifici e l’utilizzo del baropodometro e di tecnologie più avanzate;
  • consulenza dello specialista gnatologo per evidenziare probabili problemi di mala occlusione dentale;
  • tecnico ortopedico se necessario.

Trattamento: metodo mezieres scoliosi

In considerazione della presenza di tali e tanti specialisti del settore si elabora un progetto riabilitativo, tenendo conto dei bisogni, menomazioni, disabilità e abilità del paziente, dei limiti imposti dalle situazioni ambientali e si individuano le figure necessarie per l’intervento medico e tecnico specialistico della riabilitazione.

Senza soffermarci sulle tecniche fisioterapiche o posturologiche(mezieres), definite in sede di equipe, l’evoluzione della patologia scoliotica e i trattamenti eseguiti necessitano di una verifica periodica e costante.

Sicuramente non possiamo sottoporre il soggetto a continue esposizioni di radiografie (RX) per le verifiche, ma possiamo utilizzare ciò che la tecnologia ci fornisce senza produrre danno per la salute e ripetibile in qualsiasi momento per un confronto nel tempo dei trattamenti fisioterapici o posturologici sostenuti.

Il laboratorio di analisi posturale computerizzato è un nostro alleato.

I suoi strumenti sono :

  • baropodometro elettronico ultrasensor 3D (7 sensori per cm. quadrato). Ultrasensor è una pedana baropodometrica ad alta risoluzione per una precisa analisi delle pressioni plantari da fermo e in deambulazione. Permette lo studio dell’equilibrio corporeo fine (stabilometria clinica);
  • podoscanalyzer (scansione del piede sotto carico).L’esame di morfometria plantare computerizzata evidenzia aree di ipercheratosi, deformità digitali e condizione dell’arco plantare. Un’attenta misurazione di lunghezze e larghezza podaliche ( retro piede, mesopiede, avampiede), con geometria degli angoli (arco interno ed estyerno) e con calcolo in mm dell’effettiva altezza della volta plantare, utile per valutare grado di piattismo / cavismo;
  • Optoelettronica (simmetrie strutturali e articolari). Telecamere ad alta risoluzione auto calibranti monitorano la morfologia strutturale del paziente e i valori acquisiti sono confrontati all’I.B.P. (valori di normalità);
  • Optoelettronica 3D (ricostruzione ossea del corpo). Un sofisticato algoritmo di calco elabora tridimensionalmente la struttura scheletrica in ciascuna proiezione analizzata. Questo studio permette di quantificare disallineamenti e deviazioni della colonna vertebrale (in gradi Coo), con rotazione delle singole vertebre, nonché lunghezza e rotazione degli arti inferiori, per determinare eventuali accorciamenti, frequenti nell’adoloscenti;
  • 3D Bak Body Analysis Kapture. Valutazione analitica della struttura corporea in quattro proiezioni contemporanee per evidenziare asimmetrie corporee, nei piani frontali e sagittali. Una ricostruzione vettoriale del corpo con misura di inclinazioni, lunghezze e angoli. Test fondamentale per un attento studio della postura, per valutare affaticamenti articolari e dispendio energetico del paziente.

I referti conseguiti con tale strumentazione sono completamente sovrapponibili al l’indagine radiologica.

A fronte di tali indagini strumentali, senza uso di Raggi X (RX) , ripetibili in qualsiasi momento e indicate in qualsiasi età, il laboratorio di analisi posturale computerizzato,può essere preso in uso per quantificare la progressione della scoliosi in età evolutiva e la sua eventuale remissione.

Prenota una Valutazione Gratuita allo 0813419278


Roberto Franzese

Massofisioterapista specializzato in terapia fisica strumentale, nel trattamento delle sindromi dolorose e in rieducazione posturale Mezieres. Iscritto all'Ordine TSRM delle Professioni Sanitarie Guarda il profilo completo