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Lesione del Legamento Collaterale Mediale (LCM)

Lesione del Legamento Collaterale Mediale (LCM)

Lesione del Legamento Collaterale Mediale (LCM): come guarire senza complicanze

In questo articolo, descriviamo un particolare evento traumatico: la lesione del Legamento Collaterale Mediale (LCM). Quali sono le cause responsabili di questo trauma e la sintomatologia? Una volta diagnosticata la lesione, come intervenire?

Generalmente, questo tipo di lesione si verifica a seguito di una sollecitazione in valgo del ginocchio a causa di un trauma contusivo sulla parte laterale dell’arto o di una caduta su un fianco. Sono anche altre le cause dell’infortunio che elenchiamo più avanti.

L’obiettivo finale di questo focus? Scoprire la terapia più efficace, rapida e risolutiva per guarire senza complicanze.

Lesione del Legamento Collaterale Mediale (LCM): cenni di anatomia

lesione del legamento collaterale mediale

Prima di parlare di lesione, descriviamo brevemente cos’è il Legamento Collaterale Mediale o LCM.

Il legamento collaterale mediale è una larga e spessa banda di tessuto fibroso, lunga 4-6 cm circa.

Passa lungo la parte interna del ginocchio, dal femore alla tibia.

Ha la funzione di impedire alla gamba di piegarsi eccessivamente verso l’interno (in adduzione), di consentire la rotazione contribuendo a mantenere stabile il ginocchio.

Si tratta di un legamento molto innervato e vascolarizzato.

A differenza dei legamenti crociati del ginocchio che necessitano di intervento chirurgico per risolvere le lesioni, il legamento collaterale mediale può guarire grazie alla Fisioterapia e Riabilitazione nell’arco di 3-4 settimane.

Cause della Lesione del Legamento Collaterale Mediale (LCM)

lesione lcm

La lesione del Legamento Collaterale Mediale si verifica generalmente a seguito di traumi o sforzi ripetuti.

Sono principalmente due i movimenti che creano tensione al collaterale mediale: la torsione e le forze in valgo sul ginocchio (dall’esterno verso l’interno) eccessive o una combinazione di questi due movimenti.

Nella maggioranza dei casi, avviene in ambito sportivo, precisamente negli sport di contatto (calcio, rugby, lotta, ecc.) o che richiedono bruschi cambi di direzione.

Le cause  principali sono:

  • Torsione del ginocchio con il peso del corpo a carico del piede che resta fisso a terra (ad esempio, quando si atterra da un salto) con trauma contusivo sulla parte laterale dell’arto;
  • Trauma diretto sulla parte esterna del ginocchio che costringe l’arto a piegarsi nella direzione opposta (ad esempio, se un altro giocatore cade contro il lato esterno del ginocchio);
  • Caduta su un fianco con il ginocchio saldamente poggiato al suolo;
  • Trauma contusivo a livello del ginocchio in catena cinetica aperta (con il piede non a contatto con il suolo);
  • Overuse, sovraccarico funzionale che porta un’estensione ‘a frusta’ ripetuta dell’articolazione del ginocchio. Può verificarsi a causa di uno specifico gesto atletico ripetuto (come i nuotatori di stile a rana) seppure si tratti di un evento raro.

La lesione del LCM può avere come conseguenza, in casi gravi, la lacerazione del menisco mediale.

Sintomi

Come riconoscere la lesione del Legamento Collaterale Mediale (LCM)?

Per rispondere a questa domanda bisogna classificare le lesioni del collaterale mediale in tre differenti gradi:

  • Grado I, con lesione incompleta, tendine continuo e sintomi minimi (dolore contenuto se non del tutto assente). Resistenza e stabilità dell’articolazione vengono mantenute e l’allungamento è solo del 5% oltre la normale allungabilità del legamento. Il soggetto prova dolore alla pressione sul legamento ma può tornare a fare sport rapidamente (1-2 settimane);
  • Grado II, con lesione incompleta, allungamento che produce lesioni alle fibre. Si ha la compromissione della resistenza meccanica, sensazione di instabilità in fase di rotazione o quando si tenta di alzarsi. Dolore e gonfiore sono più gravi del primo grado, è necessario un periodo di riposo e di astensione delle attività fisiche più lungo (3-4 settimane);
  • Grado III, con rottura completa del legamento, caratterizzata da dolore e gonfiore importanti, instabilità e sensazione di cedimento, perdita della funzionalità e continuità delle fibre, difficoltà a piegare il ginocchio. In questo caso, è necessario indossare un tutore (ginocchiera) e si guarisce in 6 settimane.

Un video interessante di Massimo de Filippo di Fisioterapia Rubiera

In sostanza, un trauma di una certa gravità si riconosce dai seguenti sintomi:

  • Dolore acuto sulla parte interna del ginocchio che può durare diversi giorni rendendo impossibile qualsiasi tipo di movimento;
  • Gonfiore importante alla parte interna del ginocchio;
  • Ematoma più o meno esteso;
  • Instabilità o sensazione di cedimento;
  • Zoppia;
  • Impossibilità del ginocchio nel sostenere il peso corporeo.

Diagnosi

distorsione ginocchio con lesione legamento collaterale

Il medico ortopedico, in fase di anamnesi, chiederà al paziente di descrivere in che modo è avvenuto l’infortunio, se ha subito altri traumi in passato e che genere di sintomi avverte.

Durante l’esame obiettivo eseguirà test specifici: in base alla gravità del dolore o alla rigidità dell’articolazione del ginocchio, classificherà una lesione di grado I, II o III. Lo specialista valuterà anche un’eventuale lassità del ginocchio ed il grado di limitazione funzionale.

Se, a causa del dolore e gonfiore, al soggetto non sarà possibile eseguire il test, dovrà indossare un tutore, applicare ghiaccio e mantenere sollevato il ginocchio per 3-5 giorni.

Lo specialista può prescrivere i seguenti esami strumentali:

  • Ecografia utile per valutare il decorso del legamento e le lesioni dei tessuti molli;
  • Risonanza Magnetica Nucleare, più precisa, la proceduta diagnostica d’elezione in grado di mostrare la gravità della lesione, valutare eventuali lesioni associate, fornire dettagli in caso di lesione parziale o danni a carico di altre strutture legamentose o cartilaginee. Con questo esame non è possibile determinare il grado dello strappo.

Lesione del Legamento Collaterale Mediale: trattamento conservativo

tutore-ginocchio

E’ fondamentale procedere con le manovre di primo soccorso del protocollo RICE che prevede:

  • Riposo:
  • Applicazione di ghiaccio sulla parte colpita dal trauma;
  • Elevazione della gamba tenendo il ginocchio lievemente flesso per ridurre la pressione sulla parte lesionata;
  • Compressione con bendaggio elastico mantenendo fermo il ginocchio per almeno 7 giorni (lesioni di grado I) o 15 giorni (lesioni di grado II) prima di sottoporsi alla Riabilitazione.

Il medico prescriverà farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) per ridurre dolore, infiammazione e gonfiore e l’utilizzo di una ginocchiera che blocca l’arto consentendo movimenti più o meno ampi in base alle condizioni del paziente. Questo tutore è prescritto per le prime 72 ore: se, in questo lasso di tempo, dolore e gonfiore migliorano si può iniziare un programma riabilitativo.

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Raramente, si ricorre all’intervento chirurgico per la riparazione del legamento danneggiato (lesione di terzo grado e persistente instabilità) attraverso la sutura del legamento collaterale mediale con fili riassorbibili. La Riabilitazione post-operatoria consentirà la ripresa dell’attività sportiva dopo 4 mesi.

In genere, si opta per la terapia conservativa: i i legamenti collaterali, contrariamente ai legamenti crociati, vanno incontro ad un processo spontaneo di cicatrizzazione, favorito inizialmente dall’immobilizzazione.

E’ consigliabile rimuovere il tutore il prima possibile ed iniziare i trattamenti di Fisioterapia e Riabilitazione per prevenire la rigidità del ginocchio.

Lesione del Legamento Collaterale Mediale: la soluzione fisioterapica

tecarterapia costi

Il Centro Ryakos offre una prima visita gratuita con valutazione globale e distrettuale allo scopo di pianificare un programma terapeutico personalizzato. Il Fisioterapista qualificato, oltre ad esaminare la diagnosi medica, esegue una propria valutazione. Il suo obiettivo è risolvere la causa reale di ogni patologia, non limitarsi ad eliminare i sintomi.

Una volta rimossa la ginocchiera, il paziente verrà sottoposto ai seguenti trattamenti fisici strumentali d’avanguardia;

Successivamente, il Fisioterapista procederà con la Riabilitazione per:

  • rieducare il paziente a deambulare eseguendo il movimento corretto;
  • recuperare e mantenere i movimenti di flessione ed estensione (leg extension);
  • recuperare il range di movimento;
  • aumentare la forza muscolare;
  • recuperare il controllo propriocettivo;
  • aumentare gradualmente i carichi.

Nella fase di rieducazione motoria, introdurrà gradualmente esercizi di velocità, di rinforzo dei muscoli (vasto mediale, adduttori, flessori mediali, gemello mediale e della zampa d’oca), resistenza muscolare, equilibrio, stabilità e propriocezione per ripristinare il controllo neuromuscolare e recuperare il gesto sportivo.

Mediamente, il completo recupero dell’articolazione avviene in 30-40 giorni mentre per il ritorno all’attività sportiva sono necessari circa 3 mesi.

Una volta lesionato, il legamento collaterale mediale è particolarmente esposto alle recidive. Ecco perché il Fisioterapista raccomanderà al paziente di eseguire costantemente un programma di rinforzo della muscolatura del ginocchio.

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Roberto Franzese

Massofisioterapista specializzato in terapia fisica strumentale, nel trattamento delle sindromi dolorose e in rieducazione posturale Mezieres. Iscritto all'Ordine TSRM delle Professioni Sanitarie Guarda il profilo completo

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