Come curare la periartrite

Come curare la periartrite: risponde la Fisioterapia d’elezione
In questo approfondimento, scoprirai come curare la periartrite.
Chi cerca una cura, rimedi, terapie efficaci sa già a grandi linee cos’è la periartrite, cause, sintomi, qual è l’iter diagnostico, ma riassumiamo velocemente tutto questo per, poi, arrivare al focus principale dell’articolo: la cura.
La periartrite scapolo omerale è l’infiammazione dei tendini della cuffia dei rotatori. Colpisce le strutture attorno all’articolazione della spalla. L’infiammazione non coinvolge l’osso o la parte interna dell’articolazione ma i tendini della cuffia dei rotatori (un insieme di muscoli che avvolge la testa dell’omero) particolarmente soggetti a sovraccarico, quindi più a rischio infiammazione. Principalmente, si tratta dei tendini associati ai muscoli sovraspinato (o sovraspinoso), sottospinato (o sottospinoso), sottoscapolare e il capo lungo del bicipite.
I sintomi tipici sono dolore (anche notturno) che dalla spalla può irradiarsi alla mano e al rachide cervicale e limitazione dei movimenti (in rotazione ed elevazione).
Quali sono le cure più efficaci per risolvere questo doloroso problema? Risponde la Fisioterapia d’elezione.
Come curare la periartrite: primo step, un’accurata diagnosi

La causa numero uno dell’insorgere della periartrite è il sovraccarico dovuto a fattori genetici, a rigidità del rachide cervicale oppure a scarso movimento.
Il ruolo dei muscoli cervicali è determinante: senza di essi (o se poco allenati) il braccio non si solleverebbe oltre i 90 gradi. Persone fuori forma presentano un’articolazione della spalla molto rigida ed una conseguente limitazione funzionale. La periartrite può colpire chiunque, dal sollevatore di pesi alla casalinga.
Altre cause possono essere infortuni, diabete, cattiva postura.
Per intraprendere una cura adeguata e mirata al caso singolo, è fondamentale eseguire una diagnosi accurata.
Innanzitutto, il medico ortopedico eseguirà una serie di test specifici per individuare il tendine responsabile del dolore. In seguito, per approfondire ed avere conferma di una sospetta periartrite, prescriverà l’esame strumentale più preciso ovvero la risonanza magnetica che mostra esattamente le condizioni dei tendini. L’ecografia non sarebbe altrettanto precisa.
Dai risultati della risonanza magnetica si potrebbe scoprire se i tendini sono soltanto infiammati oppure se presentano piccole/medie lesioni (molto comuni) a causa dell’usura. Il dolore, comunque sia, è scatenato dall’infiammazione.
Periartrite: quali cure?

Il dolore scatenato dalla periartrite ha un decorso acuto di 15-20 giorni durante cui può essere avvertito anche a riposo. In seguito, si riduce pur ripresentandosi in fase di movimento.
Questa patologia si rivela abbastanza imprevedibile, capricciosa: il dolore può scomparire in modo spontaneo nell’arco di 1-6 mesi oppure diventare cronico e risolversi soltanto grazie a terapie mirate.
Quali sono le terapie necessarie e più efficaci per intervenire sulla periartrite?
In fase acuta, il medico prescriverà una terapia farmacologica (antinfiammatori non steroidei e antidolorifici per via orale oppure infiltrazioni a base di antinfiammatori, iniezioni di corticosteroidi o di acido ialuronico). I farmaci vanno assunti per un breve periodo: non risolvono il problema definitivamente, possono attenuare i sintomi dolorosi in via temporanea, presentano effetti collaterali e controindicazioni.
Il paziente può trovare giovamento anche dall’utilizzo di un tutore per la spalla.
Una volta superato il momento critico della fase acuta, sarà determinante affidarsi ad un Fisioterapista qualificato che, prima di procedere alla scelta dei vari trattamenti d’elezione, effettuerà un’importante valutazione.
Il nostro Centro Ryakos offre una prima visita gratuita con valutazione globale e distrettuale (comprensiva dei più importanti test) allo scopo di pianificare un programma terapeutico personalizzato, su misura per ogni paziente.
Si tratta di una valutazione fondamentale per la scelta di un trattamento mirato.
Come curare la periartrite: i trattamenti d’elezione più efficaci in Fisioterapia

In base ai risultati della valutazione globale e distrettuale, il Fisioterapista sceglierà tra i seguenti trattamenti strumentali d’elezione, i più efficaci e all’avanguardia per combattere infiammazione e dolore:
- Tecarterapia ad azione antinfiammatoria, analgesica, decontratturante e rigenerante;
- Laser Yag ad alta potenza, terapia rapida ed efficace;
- Ultrasuoni
- Onde d’urto.
Tecarterapia e Laser Yag ad alta potenza restano le due terapie migliori, le più efficaci in assoluto.
Le onde d’urto sono particolarmente indicate nel caso in cui vi siano calcificazioni a carico dei tendini della cuffia dei rotatori.
Una volta superato il dolore, il Fisioterapista procederà con lo sblocco ed il ripristino della funzionalità articolare per recuperare elasticità e forza muscolare attraverso le migliori terapie fisiche:
- Terapia manuale eseguita dall’Osteopata;
- Mobilizzazioni;
- Esercizi terapeutici, allungamento del pettorale, rinforzo muscolare della cuffia, ginnastica riabilitativa e posturale;
- Rieducazione Posturale Globale con metodo Mezieres per correggere eventuali scompensi posturali.
Come curare la periartrite ed evitare recidive: Rieducazione Posturale Globale

Lo scopo principale del Fisioterapista è sicuramente risolvere il dolore, l’infiammazione, la rigidità e la limitazione funzionale muscolare e articolare causati dalla periartrite.
Una volta risolti, è importante puntare su un altro obiettivo per evitare recidive, soprattutto se la causa scatenante della patologia è una cattiva postura.
Per verificare la complessiva condizione posturale del paziente, il Fisioterapista lo sottoporrà all’Esame Baropodometrico. In caso di necessità (ovvero in presenza di deficit posturali), lo specialista consiglierà la Rieducazione Posturale Globale metodo Mezieres. E’ un metodo unico nel suo genere che consente di riequilibrare la postura di tutta la colonna vertebrale attraverso la messa in tensione globale eseguita dalla testa ai piedi. Riallunga tutta la catena muscolare posteriore, permette di recuperare la corretta posizione dei muscoli e ripristina la fisiologica funzionalità delle superfici articolari.
Quando ricorrere all’intervento chirurgico
In certi casi, la degenerazione dei tendini è tale da non rispondere efficacemente a nessuna terapia farmacologica e fisioterapica.
Talvolta, si verifica la rottura dei tendini che provoca notevoli limitazioni nei movimenti del braccio.
In questo caso, è necessario ricorrere all’intervento chirurgico finalizzato a riparare le strutture danneggiate.
L’eventualità di ricorrere all’operazione è abbastanza rara. In gran parte dei casi di periartrite, non è necessario l’intervento chirurgico per migliorare il dolore alla spalla.
Per saperne ulteriormente puoi acquistare il libro che ho scritto per il dolore alla spalla con descrizione di anatomia, patologia, test muscolari, test ortopedici ed esercizi fai da tè per guarire dal dolore della spalla.


Massofisioterapista specializzato in terapia fisica strumentale, nel trattamento delle sindromi dolorose e in rieducazione posturale Mezieres. Iscritto all’Ordine TSRM delle Professioni Sanitarie
